Trasporti urbani meno inquinanti

Pubblicato il 10 aprile 2006

La circolazione ha un impatto fondamentale sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sulla qualità della vita in città. Il traffico automobilistico è una delle principali fonti di ozono e NO2, e rappresenta quasi la metà delle emissioni di CO2 legate ai trasporti cittadini.

Nel 2000, i due terzi degli incidenti stradali nell’UE con presenza di feriti sono avvenuti proprio all’interno di agglomerati. Allo stesso modo, l’inquinamento acustico in città, causato da circa l’80% del traffico stradale, rappresenta un problema serio. Nel quadro della strategia per l’ambiente urbano, l’esecutivo comunitario vuole indurre ogni città europea con popolazione superiore ai 100 mila abitanti a elaborare, adottare, attuare e periodicamente rivedere piani di trasporto urbano sostenibile che fissino obiettivi di breve, medio e lungo periodo.

Per la Commissione è, inoltre, opportuno sviluppare misure per incentivare l’acquisto di veicoli meno inquinanti e promuovere l’uso di carburanti alternativi. Per far ciò, Bruxelles pubblicherà nel 2007 una serie di orientamenti tecnici che aiuteranno gli enti locali a adottare piani di trasporto urbano innovativi. Questi orientamenti saranno stabiliti in stretta consultazione con le capitali europee e trarranno profitto dai contributi delle città con maggiori performance, dai pareri di esperti, dai risultati del programma ‘Life’, lo strumento finanziario per l’ambiente dei Venticinque, e dall’iniziativa ‘Civitas’.

Lanciata nel 2001, ‘Civitas’ (CIty VITAlity Sustainability), che ha ricevuto dall’UE aiuti pari a 100 milioni di euro per finanziare ricerca e sviluppo in tecnologie per la tutela dell’ambiente, è un elemento chiave della strategia comunitaria per i trasporti puliti. Essa punta ad assicurare un approccio integrato del trasporto urbano e dell’energia negli agglomerati. A oggi, hanno aderito al progetto 80 città UE di cui 36 già attuano strategie e piani d’azione concreti per rivoluzionare la mobilità urbana. Tra queste, si distinguono, in modo particolare, Tolosa (Francia), Debrecen (Ungheria), Lubiana (Slovenia), Odense (Danimarca) e Venezia (Italia). Questa cinquina è a sua volta impegnata nel progetto ‘Mobilis’, l’iniziativa cofinanziata dall’esecutivo UE e patrocinata dalla stessa rete ‘Civitas’, che vede società private e amministrazioni locali ‘fare sistema’ per la realizzazione di politiche integrate nel settore del trasporto cittadino. Il progetto prevede un totale di 46 misure, inserite in un piano di lavoro dettagliato, la cui attuazione si stende su un periodo di quattro anni, dal 2005 al 2009.

Sviluppo di autobus a gas e biodiesel, mezzi pubblici di alta qualità, car-sharing e car-pooling, inclusione sociale ed equità nell’acceso ai trasporti, promozione degli spostamenti in bicicletta: ecco solo alcuni ingredienti della ricetta ‘Mobilis’. Fiore all’occhiello di ‘Civitas’ e della strategia Ue per lo sviluppo sostenibile, l’iniziativa intende inoltre compiere sforzi per mostrare agli altri centri del vecchio continente il valore aggiunto che è possibile trarre dall’adozione di politiche integrate. ‘Mobilis’ riunisce oggi le città europee più all’avanguardia nello sviluppo di un habitat cittadino più sano e pulito, città dove il sistema di trasporto urbano costituisce finalmente una minaccia per l’auto privata.