Terra Futura: oltre 94.000 i visitatori

Pubblicato il 24 maggio 2011

Più di 94.000 visitatori sono arrivati a Terra Futura, alla Fortezza da Basso a Firenze, per conoscere dal vivo le numerose buone prassi di sostenibilità diffuse nel Paese. Quelle di un’Italia che sceglie le rinnovabili, che sposa il turismo responsabile, che per la casa acquista arredi ecocompatibili; e ancora che fa parte di un gruppo di acquisto solidale, evita gli sprechi di cibo o mangia biologico, che ricicla gli oggetti e li riusa dando loro nuova vita, che beve l’acqua pubblica, che non guarda con paura al Mediterraneo e apprezza la ricchezza dell’incontro con le diversità. Che si impegna in prima persona per la tutela di diritti degli uomini e di popoli e per il governo partecipato dei territori, che crede nell’informazione libera e democratica. In un’area espositiva con 13 sezioni, 600 aree, 5.000 realtà rappresentate hanno avuto luogo oltre 280 convegni e seminari con quasi 1.000 i relatori intervenuti, 250 i momenti di animazione e i laboratori per adulti e bambini.

Tra i temi al centro dei diversi dibattiti si è parlato anche di energie rinnovabili, un settore che produce reddito, occupazione e un giro d’affari che si stima possa arrivare, nei prossimi dieci anni, ad oltre 100 miliardi di euro. Dal 2008 il fatturato è cresciuto più del doppio, passando dai 5,2 miliardi di euro agli oltre 13 miliardi del 2010. Eolico, fotovoltaico e biomasse hanno quindi retto bene alla recessione del 2009, dando prova che l’energia pulita può essere uno dei traini per l’uscita dalla crisi. Si tratta di potenzialità anche economiche, di cui si è accorto pure il mercato finanziario: sempre più numerosi, infatti, sono i prodotti e gli strumenti di investimento ad hoc, i cosiddetti green fund (fondi verdi), che costituiscono una parte crescente degli investimenti socialmente responsabili (Sri), circa 35 miliardi di euro nella sola Europa.

In un settore così strategico il rischio che le organizzazioni criminali si inseriscano con i loro traffici illeciti non può essere trascurato. La difesa della legalità e la tutela della “pulizia” diventano così azioni prioritarie. Da qui nasce il progetto “Score” (Stop Crimes On Renewables and Environment, “Fermare la criminalità organizzata nel settore ambientale e in quello delle energie rinnovabili”), avviato dalla Fondazione culturale Responsabilità etica (Gruppo Banca Popolare Etica) e finanziato dall’Unione europea. Già partita la prima fase del progetto, che prevede la ricognizione e l’analisi dei casi noti di infiltrazione; dopo l’estate la ricerca delle soluzioni: ricercatori, attivisti di ong, funzionari di banca, esperti in valutazioni etico-finanziarie, esponenti di imprese e associazioni di categoria, lavoreranno per fornire alle aziende oneste strumenti concreti per evitare le trappole del denaro facile o sporco. Tra le esperienze virtuose individuate da “Score”, il grande parco di energie rinnovabili nato a Messina e promosso dalla Fondazione di Comunità-Distretto sociale evoluto e dall’azienda sanitaria locale con la collaborazione di diverse realtà, tra cui Banca Etica e Caritas che unisce green economy e welfare.

Come sempre Terra Futura è stata anche un’opportunità di social e green business: 700 incontri one to one alla “Borsa delle imprese responsabili”, che ha messo in contatto aziende, realtà della pubblica amministrazione, associazioni e cooperative, intervenute per proporre i propri servizi e prodotti, creare partnership, cercare fornitori socialmente e ambientalmente responsabili. Promotori dell’evento Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente, che danno appuntamento alla prossima edizione dal 25 al 27 maggio 2012.

Terra Futura: www.terrafutura.info



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