SolarLab: il laboratorio per il fotovoltaico di terza generazione

Pubblicato il 9 dicembre 2008

È stato inaugurato a Urbisaglia, in provincia di Macerata, SolarLab, il laboratorio di ricerca per l’innovazione nel fotovoltaico. Il taglio del nastro è avvenuto all’interno degli stabilimenti di Renergies Italia. Al convegno di presentazione di SolarLab erano presenti ricercatori e istituzioni. Tra i relatori: Roberto Murri, docente di fisica generale presso l’Università di Camerino e direttore SolarLab, Alberto Volontè, amministratore delegato di Renergies Italia, Fabrizio Longa, amministratore delegato del Gruppo Afin, società che controlla Renergies, Paola Cardinali, assessore all’agricoltura della provincia di Macerata, Claudia Bettiol, consigliere delegato Enea e docente all’Università di Roma.

Nel convegno si è parlato di ricerca scientifica avanzata, innovazione tecnologica, qualità e cultura della responsabilità per la competitività del Paese. Attraverso SolarLab, Renergies Italia e Università di Camerino intendono dare impulso alla filiera delle energie rinnovabili dando spazio ai giovani talenti provenienti dal mondo accademico.

La ricerca nel fotovoltaico mira a ridurre i costi di produzione, individuare nuovi materiali a basso impatto ambientale per migliorare la performance e sviluppare le tecnologie che permettano di utilizzare i nuovi materiali studiati.

Con questa iniziativa il mondo accademico entra in azienda per contribuire alle attività di ricerca. SolarLab intende individuare materiali e tecnologie che possano candidarsi a costituire il fotovoltaico di terza generazione. La ricerca sul film sottile ne rappresenta il fulcro. Con questo termine si intendono dispositivi a alta efficienza di conversione, il doppio di quelli oggi disponibili con costi di produzione ridotti del 40-50%. Efficienza e riduzione dei costi sono i due fattori determinanti per la diffusione dell’energia fotovoltaica. La vicinanza dell’azienda al mondo della ricerca significa avere la possibilità di verificare passo dopo passo la fattibilità produttiva dei progetti presentati dai giovani ricercatori.



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