Smilearth: sorridere è il modo più sostenibile di fare impresa

Pubblicato il 11 novembre 2014

Smilearth, il nuovo protocollo di sostenibilità, sviluppato da Cloros e di cui Dnv GL ne attesta l’applicazione è stato presentato ufficialmente a Ecomondo nei giorni scorsi. Nato con l’obiettivo di favorire l’efficienza e l’innovazione nelle aziende, soprattutto le Pmi, sostenendone la competitività sui mercati, Smilearth è anche un marchio attraverso il quale ogni azienda potrà comunicare ai propri stakeholder l’impegno per un agire d’impresa sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico.

Nel corso dell’incontro l’Amministratore Delegato di Cloros Riccardo Caliari ha spiegato che “il progetto si rivolge a tutte le aziende, ma è tagliato in modo particolare per rispondere alle esigenze di quelle medio-piccole. Ci siamo infatti resi conto che, rispetto alle grandi imprese che hanno già compreso come la sostenibilità possa rappresentare un elemento di competitività, le PMI hanno bisogno di un supporto e di linee guida per imparare a beneficiare degli strumenti e delle opportunità del business sostenibile, con l’obiettivo di accedere a nuovi mercati e diventare più efficienti”.

Smilearth si pone dunque sia come un marchio che identifica in modo chiaro e riconoscibile l’impegno di un’azienda che ha deciso di percorrere un cammino orientato alla sostenibilità, sia, prima di questo, come un protocollo, un percorso autorevole di miglioramento che le aziende devono seguire al fine di individuare, monitorare e ridurre gli impatti in ambito sociale, ambientale ed economico.

Decidere di adottare il protocollo Smilearth per un’azienda significa dunque iniziare un percorso completo, perché gli indicatori calcolati, cioè i parametri sintetici che descrivono le prestazioni di sostenibilità e identificano gli ambiti di miglioramento, copriranno tutte le tre aree della sostenibilità: ambientale, sociale, economica; è inoltre un percorso trasparente e credibile in quanto le aziende che lo intraprendono hanno accettato di misurarsi e impegnarsi pubblicamente rispettando regole scritte e ben definite; è semplice, perché in grado di esprimere in modo immediato e conciso i punti di forza e il commitment dell’azienda; è competitivo, perché effettuando l’analisi del ciclo di vita di un’organizzazione e basandosi su obiettivi, Smilearth è motore di innovazione ed efficienza. Inoltre rappresenta una leva strategica di marketing che sarà sostenuta da Cloros attraverso azioni di comunicazione finalizzate a diffondere la visibilità del marchio e valorizzare il percorso e i traguardi raggiunti.

“Prima l’impegno, poi il sorriso!” – spiega Riccardo Caliari, rimandando al significato del nome Smilearth – “L’impegno va sempre riconosciuto e soprattutto capitalizzato”. Chi aderisce al protocollo Smilearth sceglie di adottare un approccio strategico al futuro, assumendo l’impegno di creare competitività e sviluppo attraverso la sostenibilità.

Il percorso Smilearth è delineato in ogni suo punto nel disciplinare al quale l’azienda partecipante deve attenersi ed è sintetizzabile in quattro fasi principali:
– individuazione degli specifici indicatori, sulla base di quattro diversi driver (settore merceologico di appartenenza, tipologia di cliente finale, tipologia di catena di approvvigionamento, tipologia di mercato);
– calcolo degli indicatori e adozione di un piano di miglioramento;
– concessione all’utilizzo del marchio Smilearth e costruzione del piano di comunicazione;
– monitoraggio periodico dell’attuazione del piano di sostenibilità.

Smilearth si basa su indicatori riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale come ad esempio gli indicatori GRI (Global Reporting Initiative), in grado di descrivere in modo completo, ma semplice, le 3 aree della sostenibilità: ambientale (consumi energetici, emissioni di CO2, gestione della risorsa idrica, gestione dei rifiuti); sociale (pratiche lavorative e gestione della diversità, diritti umani, società); economica (Green Economy, Social Economy).

L’azienda sarà poi tenuta a rivalutare, con frequenza annuale, l’adeguatezza del set di indicatori applicato, modificandolo ed integrandolo qualora cambino le proprie condizioni (es. ripartizione fatturato o acquisti, nuovi business ecc.).



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