Smart City e smart lighting per città più efficienti e sostenibili
Uno dei paradigmi della sostenibilità sostiene che superando il concetto tradizionale di città si sviluppi un sistema cittadino interconnesso, efficiente e sicuro: si tratta delle smart city, delle quali l’illuminazione intelligente può diventare una parte fondamentale. Altrettanto importante è conoscere le normative dei mercati in cui queste tecnologie sono più sviluppate, un ambito in cui TÜV Italia svolge un ruolo chiave.

Con il rapido sviluppo economico e la crescita demografica, le città stanno diventando sempre più grandi e complesse, offrendo opportunità uniche ma anche sfide per la gestione delle risorse e la qualità della vita di chi vi abita. L’urbanizzazione influisce sulla vita delle persone, sull’economia, sull’ambiente e sulle comunità, rendendo importante una gestione responsabile e sostenibile in modo da garantire un futuro per tutti.
In questo contesto, la città intelligente o “smart city”, sta diventando sempre più una realtà. Con l’utilizzo di tecnologie avanzate come l’Internet delle Cose (Internet of Things) e la connessione in tempo reale ai dati, le città possono diventare più efficienti, sostenibili e vivibili per i cittadini. Un esempio di questo è il cosiddetto “smart lighting“, ovvero l’illuminazione pubblica che utilizza sensori e tecnologie per adattarsi alle esigenze della città e delle persone, riducendo i costi energetici e migliorando la sicurezza e la qualità della vita.
Questi due concetti, urbanizzazione e smart city, sono strettamente legati alla sostenibilità, poiché la crescita e lo sviluppo delle città hanno un impatto significativo sull’ambiente e sulla qualità della vita delle persone. La creazione di smart city sostenibili richiede una progettazione e una gestione efficiente delle risorse, come l’energia, l’acqua e i rifiuti, e l’utilizzo di tecnologie innovative come, ad esempio, lo “smart lighting”.
Attraverso servizi e infrastrutture efficienti e sicure, e azioni mirate alla salvaguardia ambientale e al risparmio energetico, il concetto di smart city supera quello tradizionale di città e offre un modello più vivibile, digitalizzato e condiviso.
“Grazie all’implementazione di una luce intelligente e connessa, è possibile rilevare inefficienze, intervenire in modo tempestivo nelle attività di manutenzione e adattare luminosità e intensità di ogni lampione o corpo illuminante alle reali necessità di utilizzo”, dichiara Maria del Mar Canabate Ariza, Project Manager GMA di TÜV Italia. “Questo può tramutarsi in significativi risparmi economici legati ad attività di gestione e manutenzione che incidono sulle spese delle Pubbliche Amministrazioni”.
Secondo un recente studio dell’analista Berg Insight, il mercato dello smart lighting in ambito urbano sta crescendo a un ritmo molto veloce, pari al 24,8% l’anno, e si stima possa raggiungere entro il 2025 un numero pari a 48,8 milioni di lampioni connessi.
I lampioni smart possono integrare nuove tecnologie ed erogare nuovi servizi, come: sistemi di monitoraggio del traffico e gestione della mobilità urbana; sistemi per l’invio di informazioni ai cittadini; soluzioni per la rilevazione di situazioni critiche o di emergenza; dispositivi per il monitoraggio ambientale (inquinamento, qualità dell’aria ecc.); sistemi di videosorveglianza urbana; soluzioni per la raccolta e la gestione dei rifiuti.
“Grazie alla connettività IoT, i lampioni possono trasformarsi anche in colonnine e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, che, come sappiamo, sono ancora insufficienti sul territorio”, aggiunge Maria del Mar Canabate Ariza.
In Italia sono già diverse le città che hanno deciso di investire nel rifacimento in chiave smart dell’illuminazione cittadina, ma è ancora lontana dalle Nazioni più virtuose da questo punto di vista. Secondo la Top 50 smart city government 2021, infatti, sono Singapore e Seul le città più intelligenti del mondo, seguite da due città europee: Londra e Barcellona.
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