Siemens acquisisce il 28% delle quote azionarie di Archimede Solar Energy

Pubblicato il 3 aprile 2009

Archimede Solar Energy (ASE) è l’unico produttore al mondo di tubi ricevitori solari a sali fusi per le centrali del solare termodinamico, la tecnologia sviluppata e brevettata nei laboratori Enea della Casaccia Roma e di Portici. Siemens opera nel mercato nelle turbine a vapore per centrali solari a concentrazione. Combinando queste due tecnologie sarà possibile aumentare l’efficienza degli impianti riducendo al contempo i costi di produzione.

“L’ingresso nel capitale di Archimede Solar Energy rappresenta un passo importante nella nostra strategia di sviluppo,“ ha detto René Umlauft, CEO mondiale della divisione Renewable Energy di Siemens a margine dell’incontro avvenuto oggi presso l’Enea. “Nei prossimi anni l’interesse per questa nuova promettente tecnologia è destinato a rafforzarsi”. Entro il 2015, il mercato delle centrali solari termodinamiche farà segnare – secondo stime Siemens – una crescita a due cifre anno su anno per un valore complessivo di oltre 10 miliardi di euro.

“Prima della fine di questo anno si darà inizio alla costruzione di uno stabilimento per la produzione di tubi solari che entrerà in funzione nel 2010” affermano Gianluigi e Federica Angelantoni, rispettivamente presidente e Ceo di Archimede Solar Energy.

Le centrali solari termodinamiche lavorano con lo stesso principio delle centrali convenzionali con la differenza che il calore per la generazione del vapore non è prodotta dai combustibili fossili ma dall’energia solare. Il solare termodinamico è una tecnologia basata sulla concentrazione, attraverso specchi parabolici, dell’energia solare e sul conseguente riscaldamento di un fluido la cui energia termica è accumulabile e in grado di produrre vapore, attivare le turbine e generare elettricità.

Tale processo, basato sull’intuizione del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, sfrutta come fluido termovettore non un olio, ma una miscela di sali fusi che elimina quasi totalmente i rischi ambientali e raggiunge temperature di 550 °C superiori a qualsiasi altro fluido utilizzato in questo settore.

Confrontato con gli impianti che ricorrono all’abituale olio minerale l’efficienza delle centrali solari termodinamiche è decisamente più alta. Il sale fuso ha, infatti, costi contenuti e permette di aumentare la capacità di stoccaggio sopperendo alle discontinuità di irraggiamento solare. In tal modo l’impianto può erogare potenza elettrica anche di notte. Archimede Solar Energy è la sola società al mondo a usare sale fuso come fluido termovettore.



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