Sì all’agricoltura sostenibile anche grazie alla chimica

Pubblicato il 15 gennaio 2008

Agrofarma e Assofertilizzanti, le associazioni di Federchimica che rappresentano i produttori di mezzi tecnici per l’agricoltura, hanno partecipato a un’audizione parlamentare presso la Commissione Agricoltura della Camera per portare il proprio contributo all’importante dibattito in merito alle proposte di legge sull’agricoltura biologica affinché non venga ulteriormente penalizzato il settore dei mezzi tecnici nella gestione sostenibile dell’agricoltura.

Gli articoli 15 e 16 del testo unificato nell’attuale stesura prevedono infatti che il Fondo istituito con la Finanziaria 2000 (“Contributo per la sicurezza alimentare”) sia destinato unicamente alla ricerca nell’ambito dell’agricoltura biologica e al suo sviluppo, penalizzando fortemente il 95% dell’agricoltura italiana che usa i mezzi tecnici quale strumento indispensabile per una produzione sostenibile sia economicamente sia in termini qualitativi.

“La possibilità di riutilizzo di detti fondi – ha commentato Narciso Salvo di Pietraganzili, presidente di Assofertilizzanti – consentirebbe invece di mantenere un elevato grado di innovazione di prodotto e di ricercare nuove tecnologie di applicazione dei mezzi tecnici.
È oramai riconosciuto che gli obiettivi di tutela ambientale devono essere più specifici, a tal proposito – ha proseguito – le politiche industriali esistenti nonché le misure discrezionali sortiscono una maggiore efficacia rispetto a una generica tassa sugli agrofarmaci e i fertilizzanti. La vera ed efficiente riduzione del rischio si fa attraverso l’innovazione del prodotto, una migliore tecnologia applicativa, la formazione degli agricoltori, il generale miglioramento della preparazione dell’utente e l’adozione di sistemi di gestione integrata delle colture”.

Gli agrofarmaci e i fertilizzanti svolgono un ruolo importante nell’agricoltura moderna, poiché garantendo la protezione delle colture e la loro corretta nutrizione assicurano una costante fornitura di alimenti di alta qualità a prezzi accessibili per tutti i consumatori e sono pertanto indispensabili per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile.

Lo stesso direttore della FAO, Jacques Diouf la scorsa settimana ha affermato che “non esiste ragione di credere che l’agricoltura biologica possa sostituire i sistemi agricoli tradizionali nell’assicurare la sicurezza alimentare del mondo. Si deve certamente utilizzare l’agricoltura biologica e incoraggiarla. Essa rappresenta una crescente fonte di reddito sia per i paesi sviluppati sia per quelli in via di sviluppo, ma non si può fare a meno di un impiego prudente di input chimici per poter raggiungere la sicurezza dal punto di vista alimentare dell’intero pianeta.”

“Per questo motivo Agrofarma è impegnata affinché si sviluppi anche nel nostro Paese un approccio più sereno e condiviso al tema degli agrofarmaci – afferma Luigi Radaelli, presidente di Agrofarma – partendo dalla consapevolezza che proprio dall’agricoltura può venire una risposta decisiva alla crescente domanda mondiale di prodotti alimentari, e che come tale debba essere sostenuta in modo unitario in tutte le sue forme, a partire da quella che impiega gli agrofarmaci.

Agrofarma e Assofertilizzanti sono favorevoli a tutte quelle forme di agricoltura, tra le quali l’agricoltura biologica, che portano all’applicazione delle buone pratiche agricole e al corretto uso dei mezzi tecnici per la difesa e la nutrizione delle colture. Non è invece condivisibile la promozione di tipologie di agricoltura utili unicamente a discriminare l’agricoltura che fa un uso corretto della chimica.



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