Sfilata di soluzioni per il settore delle acque chiare e reflue

Pubblicato il 21 febbraio 2014

Proprio come la materia di cui si occupa, l’industria delle acque chiare e reflue è sempre in movimento. I prototipi vengono rimpiazzati da prodotti innovativi, mentre aziende e mercati cercano nuovi assesti ed equilibri.

Ad esempio, a novembre dello scorso anno, Siemens ha ceduto la business unit “Water Technologies”, che sviluppa e commercializza sistemi per il trattamento di acque chiare e reflue. Il salone internazionale di tecnologie ambientali Ifat, in programma a maggio, è l’occasione di mostrare al mercato come la multinazionale tedesca abbia focalizzato l’attività nell’industria delle acque sulle soluzioni di automazione, comando, controllo e azionamento per aziende e municipalità. In fiera, Siemens presenterà ad esempio il software modulare per la gestione delle acqua Siwa, che consente di simulare e ottimizzare a computer la gestione delle acque chiare e reflue in reti idriche complesse. Secondo le indicazioni dell’azienda, il modulo “Leak” consente di individuare eventuali perdite nelle reti di trasporto delle acque.

C’è chi vende e chi compra. Con l’acquisizione dell’americana Ashbrook Simon-Hartley nel 2012, Alfa Laval ha completato la propria gamma di soluzioni per il trattamento delle acque di scarico industriali e civili. Uno dei primi risultati dell’acquisizione è il lancio da parte di Alfa Laval del filtro a dischi Iso-Disc, basato sul know-how consolidato dell’azienda acquisita, con applicazioni nella filtrazione terziaria, nel trattamento dei flussi di processo e nella lavorazione delle acque di superficie. Le piastre filtranti quadrate o rettangolari sono compatibili con i serbatoi e le vasche esistenti, quindi particolarmente adatte per modifiche a posteriori, e richiedono una pressione di soli 30 cm di colonna d’acqua.

Le griglie e i vagli Rotamat di Huber SE sono già stati installati in migliaia di esemplari su impianti di depurazione delle acque in tutto il mondo. La novità della gamma presentata a Ifat è l’impianto di vagliatura Rpps Star che, secondo i dati dell’azienda, garantisce grandi portate con volumi di separazione elevati grazie al suo tamburo a forma di stella. Un’altra novità della gamma Rotamat è il vaglio fine RoMem Liquid, con un’ampia superficie che consente di estrarre dal flusso alghe, sostanze intorbidenti e capelli con un grande risparmio energetico. Inoltre, secondo i tecnici di Huber, RoMem Liquid contribuisce alla stabilità operativa degli impianti di attivazione a membrana.

La gestione delle acque è inconcepibile senza pompe. L’offerta di mercato è quindi molto ampia e variegata, così come il numero di aziende presenti a Ifat. Le pompe a vite eccentrica hanno dimostrato la loro efficacia nel trasporto di sostanze con un elevato contenuto secco, ad esempio fanghi o liquami disidratati, foraggi insilati e biomasse per la produzione di biogas. Il funzionamento di queste pompe si basa su un rotore che ruota oscillando all’interno di uno statore fisso. La forma dello statore offre ulteriori margini di miglioramento. La casa costruttrice Netzsch, ad esempio, propone un nuovo statore che agevola la manutenzione. Poiché l’elastomero del modello iFD-Stator 2.0 non è vulcanizzato nello statore, bensì inserito per accoppiamento geometrico, secondo Netzsch può essere facilmente estratto quando si usura e smaltito come semplice rifiuto differenziato, rimpiazzandolo velocemente con un nuovo statore. Inoltre, la struttura riduce la coppia necessaria per l’avvio e il funzionamento, con un conseguente abbattimento dei costi energetici.

Per gli statori delle sue pompe eccentriche, Allweiler ha sviluppato un nuovo materiale, Alldur, specificamente concepito per il trasporto di acque reflue abrasive. La formula di questo elastomero è stata sviluppata per offrire un’altissima resistenza all’usura meccanica, aumentando la vita utile dello statore e quindi dell’intera pompa.

Il trattamento di acque potabili, industriali e reflue richiede la rimozione completa ed efficiente di sostanze indesiderate. Il Gruppo Blücher produce a questo scopo materiali assorbenti ad alte prestazioni costituiti da microsfere con un diametro fra 0,2 e 0,7 mm, con proprietà meccaniche e assorbenti personalizzabili per ogni esigenza. Per ottimizzare le prestazioni del prodotto commercializzato con il marchio Saratech, l’azienda sta lavorando attualmente a un filtro adsorber continuo in controcorrente (Kga). Il nuovo sistema fa circolare le sostanze assorbenti in un reattore in direzione opposta al flusso delle acque. Un impianto di rigenerazione collegato depura poi le microsfere cariche di impurità, creando un ciclo chiuso di depurazione. Secondo l’azienda, i vantaggi principali di questo procedimento sono l’alta velocità di filtraggio, l’ingombro relativamente contenuto e la quantità ridotta di materiale assorbente utilizzato, senza dispersioni di massa. I costi del ciclo di vita vengono così notevolmente abbassati. A Ifat Blücher presenterà per la prima volta al pubblico il modello pilota del Kga.

Basf propone con Zetag Ultra un nuovo coadiuvante di flocculazione per migliorare la separazione fra solidi e liquidi nella depurazione delle acque.

Si tratta di una polvere ultramolecolare con capacità leganti elevate che garantiscono una maggiore stabilità dei fiocchi e, quindi, una capacità di drenaggio superiore. Secondo i dati del colosso chimico, i test condotti in tutto il mondo indicano che il prodotto assicura un incremento medio del 15% del contenuto secco dei fanghi disidratati. Una percentuale maggiore di materia solida all’uscita degli impianti di depurazione consente di risparmiare energia nelle fasi successive di trasporto, smaltimento e termovalorizzazione.

La tecnica di misura è un altro settore molto vasto che è parte integrante dell’industria delle acque chiare e reflue. In questo ambito si può lavorare in particolare sulla facilità d’uso. Smartphone e tablet sono le piattaforme ideali per l’utilizzo user-friendly e il menu a icone del nuovo spettrofotometro Nanocolor UV/VIS II di Macherey-Nagel. La pratica applicativa dimostra che il dispositivo può essere utilizzato anche da personale inesperto per l’analisi delle acque nel campo UV. Grazie alla misurazione integrata del colore e alla funzione per la misura della torbidità, oltre al programma per le analisi su vetrini, il dispositivo può essere impiegato in diverse attività di monitoraggio nell’industria delle acque potabili e reflue.

 

Ifat: http://www.ifat.de



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