Due impianti sul territorio nazionale, uno in Lombardia e uno in Basilicata, per una capacità di trattamento di quasi 30.000 tonnellate all’anno di batterie agli ioni di litio e un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro: questi in sintesi i numeri del progetto di Seval e Riplastic, che saranno i primi operatori industriali in Italia a mettere a punto un sistema per riciclare le batterie agli ioni di litio.
Un brevetto unico
Roberto Ardenghi, amministratore unico di Seval Srl, spiega: “È il più grande investimento di sempre per Seval e Riplastic, che affronteranno insieme questa grande sfida. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento nazionale per il riciclo delle batterie per recuperare e mantenere nel nostro Paese le importanti e rare materie prime critiche di cui le nostre industrie hanno sempre più necessità per restare competitivi”.
L’annuncio segue gli accordi firmati nei giorni scorsi – al termine di quasi due anni di lavoro congiunto – con Duesenfeld GmbH, per lo sfruttamento dei brevetti necessari al processo tecnologico scelto da Seval e Riplastic. Grazie a tale processo il trattamento delle batterie agli ioni di litio è effettuato in completa sicurezza, con emissioni molto al di sotto delle più stringenti soglie, producendo una polvere catodica con ottimo livello di purezza, ricca di nichel, cobalto e litio, nonché metalli nobili come alluminio, rame, ferro.
La tecnologia consente inoltre di raggiungere un altissimo tasso di recupero come richiesto dal nuovo Regolamento Europeo 2023/1542.
I prossimi step
La piena operatività degli impianti è fissata per la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Le prime attività sono fissate per la primavera del 2025.
Alfredo Ardenghi, presidente di Riplastic SpA, illustra che “il nostro Paese è in ritardo nella costruzione dell’infrastruttura di riciclo di questi materiali e rischia di perdere competitività. Grazie alla nostra attività contribuiremo a dare slancio al mercato della mobilità elettrica e dell’accumulo e al contempo realizzare concretamente l’economia circolare”.
Le batterie agli ioni di litio
Il mercato italiano delle batterie agli ioni di litio, nonostante la penetrazione delle auto elettriche sia ancora molto limitata, è in forte espansione e può solo crescere ancora. Solo negli ultimi 3 anni nel nostro Paese sono state vendute quasi 250.000 tonnellate di batterie industriali agli ioni di litio, ma sul territorio ad oggi non sono presenti impianti capaci di trattare questa massa di batterie in circolazione quando giungeranno a fine vita.
Gianluca Imbrogno, amministratore delegato di Riplastic, ricorda che “l’iniziativa consente la creazione di molti nuovi posti di lavoro. Oggi la quasi totalità delle batterie agli ioni di litio viene esportata verso impianti esteri, talvolta anche fuori dall’Unione Europea. Con questi impianti riportiamo nel nostro paese, e in particolare nel sud Italia, una parte importante e strategica della catena del valore, garantendo la crescita di occupazione e delle competenze”.
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