Weerg è sempre più green e industrializza la stampa 3D del PA11

Resistenza, elasticità ed ecocompatibilità. Sono questi i plus che caratterizzano il Poliammide 11, meglio conosciuto come PA11, che da oggi entra a pieno titolo tra i materiali stampabili in 3D da Weerg con tecnologia HP Multi Jet Fusion 5210. Il rivoluzionario e-commerce italiano, che offre online lavorazioni CNC e stampe 3D, conferma la propria vocazione all’innovazione industrializzando la lavorazione di questo supporto dall’anima green, finora utilizzato solo per piccole tirature realizzate con tecnologia a Sinterizzazione Laser Selettiva (SLS).
Unico tecnopolimero ottenuto da una materia prima rinnovabile di origine vegetale come l’olio di ricino, il PA11 riduce di oltre il 60% il carbon footprint, ovvero l’impronta climatica che misura l’entità delle emissioni di gas serra nell’atmosfera di un prodotto. Inoltre, assicura un eccellente rapporto di riusabilità dei materiali in surplus in postproduzione fino al 70%.
“Siamo tra i primi service in Italia a proporre la lavorazione di questo materiale a livello industriale con stampanti affidabili e testate come i sistemi HP, che ci permettono di realizzare grandi volumi a prezzi estremamente competitivi” spiega Matteo Rigamonti, CEO e fondatore di Weerg. L’azienda veneta vanta, infatti, una delle più grandi installazioni nel Sud Europa di stampanti 3D industriali Multi Jet Fusion 5210, in grado di raggiungere tirature fino a 5.000 pezzi. Tutte le sei industrial printer HP che compongono il parco macchine di Weerg saranno impiegate per la lavorazione del classico PA12 e del nuovo PA11, offrendo ai clienti maggiore flessibilità e tempi di consegna sempre più rapidi.
Il tutto con il plus della qualità. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, i pezzi realizzati in PA11 da Weerg con le stampanti 3D HP sono esteticamente più curati nei dettagli rispetto alle precedenti tecnologie che fornivano un output più grezzo. Inoltre, a differenza dal PA12, il poliammide 11 garantisce performance più elevate in termini di duttilità: più morbido ed elastico, permette un superiore allungamento alla rottura e una migliore resistenza agli urti. Estremamente stabile alla luce, ai raggi UV e resistente all’acqua e agli agenti atmosferici, questo materiale viene solitamente utilizzato per prototipi funzionali caricati meccanicamente e parti in serie con elementi mobili come le cerniere, destinati a sopportare sollecitazioni prolungate nel tempo.
Numerosi i campi di applicazione del nylon PA11: dal medicale per la realizzazione di protesi, all’aerospaziale per le parti meccaniche di droni e altri dispositivi, fino allo sportwear dove viene impiegato per componenti di articoli sportivi come attacchi a scatto, tacchi, solette, viti e cardini, e all’automotive. “Abbiamo già ricevuto numerose richieste provenienti dai clienti che operano in questo settore, dove questo materiale è utilizzato principalmente per la creazione di componenti interni per parti destinate ad assorbire urti in caso di incidente” conclude Rigamonti.
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