Cresce significativamente e si attesta a oltre 1.500.000 tonnellate la raccolta dei rifiuti di legno gestita dal Consorzio Nazionale Rilegno che, all’interno del sistema Conai, effettua in tutta Italia il ritiro dei rifiuti lignei per valorizzarli come rinnovata materia prima. Lo testimonia un 2014 in crescita con oltre un + 9% rispetto ai valori del 2013.
Compito e cuore del lavoro di Rilegno è la garanzia del riciclo e recupero dei rifiuti di legno: un compito nobile, che comporta numerosi vantaggi, a partire dal minore ricorso alla discarica, base del recupero complessivo dei rifiuti, fino a un impiego di materia prima seconda da legno di recupero, meno CO2 dispersa in atmosfera (in ogni m3 di legno sono stoccati infatti circa 250 kg di carbonio).
La gestione diretta di Rilegno garantisce una destinazione ai rifiuti da imballaggio (pallet cassette per l’ortofrutta, casse e gabbie industriali) e ai rifiuti di legno che provengono dal circuito domestico urbano. Questi vengono valorizzati attraverso le 389 piattaforme convenzionate in tutta Italia alle quali le imprese conferiscono gratuitamente i rifiuti da imballaggio. I rifiuti del circuito urbano (mobili, infissi dismessi, rifiuti da cantieristica, ma anche pallet e cassette provenienti dal circuito domestico) prendono la via del recupero grazie alle quasi 350 convenzioni con Comuni e Gestori dei servizi di Igiene Ambientale.
Rilegno sostiene economicamente questo imponente ed efficiente sistema di recupero del legno: ogni anno il Consorzio investe circa 20 milioni di euro nel sostenere le attività di raccolta dei Comuni, di lavorazione delle piattaforme e di trasporto sino alle industrie del riciclo. Rilegno in particolare ha contribuito nel 2014 al sistema del recupero del legno con ben oltre 2 milioni di euro per il sostegno alle raccolte differenziate urbane, oltre 7 milioni per sostenere il sistema di riduzione volumetrica e lavorazione delle piattaforme e circa 10 milioni per il sostegno dei trasporti dalle regioni centro-meridionali verso le industrie del riciclo concentrate nella pianura padana.
Grazie al lavoro compiuto nel 2014, Rilegno ha garantito, per il tramite delle quasi 350 convenzioni stipulate con i gestori e con i Comuni (+7% rispetto al 2013), la copertura territoriale per 42 milioni e 455.000 abitanti – ovvero il 71,5% dell’intera popolazione italiana. Gli oltre 4.800 Comuni italiani serviti dalle convenzioni hanno permesso l’avvio a recupero complessivo di quasi 400.000 tonnellate di rifiuti raccolte a nord (il 76% sul totale), circa 80.000 tonnellate raccolte al centro (circa il 16% del totale) e quasi 43.000 tonnellate al sud (oltre l’8% del totale).
Questi flussi di rifiuti – provenienti dalle raccolte urbane – sono composti di rifiuti di imballaggi e altri rifiuti legnosi (mobili, porte, complementi d’arredo ecc.) e sono per la quasi totalità destinati al riciclo a rinnovata materia prima.
La filiera dell’imballaggio di legno anche per il 2014 è ampiamente sopra gli obiettivi di riciclo imposti a livello europeo. Lo scorso anno ha visto un quantitativo imponente di immesso al consumo: 2.577.661 tonnellate di imballaggi, tra pallet nuovi e reimmessi al consumo, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli, materiale da imballaggi e altri (compresi i tappi di sughero).
La filiera del legno “pesa”, e per fortuna (e per il buon lavoro di tutti) “pesa” anche il suo avvio al recupero complessivo dei rifiuti – dal riciclo meccanico per la produzione di pannelli a base legno, pasta per carte, blocchi in legno cemento per la bioedilizia, al compostaggio, alla rigenerazione fino ad impieghi a fini energetici. Nel 2014 è stato valorizzato oltre 1.626.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi di legno, che corrisponde al 63% rispetto all’immesso al consumo. Il 34,5 % del totale è stato avviato a riciclo meccanico e il 24,4% a rigenerazione: insieme, fanno il 58,9% di avvio al riciclo. Compostaggio e recupero energetico pesano davvero pochissimo sulla bilancia complessiva: rispettivamente lo 0,77% e il 3,40%.
L’andamento delle raccolte dei rifiuti di imballaggio mostra una curva in rialzo rispetto al 2013, per quel che riguarda la gestione diretta consortile; lo stesso vale per la gestione indipendente, che non aveva subito grandi variazioni e che è tornata alle stesse cifre del 2012, dopo un lieve calo del 2013.