In totale, in Italia, nel 2012 sono andati persi 1,2 miliardi di euro per i mancati benefici da raccolta differenziata. L’allarme di questi giorni non riguarda solo il meridione, ma tutto il Paese.
Il dato è stato calcolato da Althesys. Oltre al danno, la beffa: il costo del non corretto riciclo potrebbe sommarsi alle sanzioni che la Commissione europea ha proposto di infliggere all’Italia nel mese di giugno, per le emergenze rifiuti con il deferimento alla Corte Ue di giustizia (28.090 euro da pagare ogni giorno fino alla sentenza definitiva del 2014, con il rischio di una ulteriore maxi multa da 256.819 euro per ogni giorno di ritardo che il nostro paese accumulerà nel mettersi in regola).
Un costo di 43 euro per ogni cittadino – “Nel 2012 molte regioni, non soltanto il Meridione, sono state caratterizzate da livelli di raccolta differenziata ancora inferiori rispetto agli obiettivi – osserva Alessandro Marangoni, ceo di Althesys e capo del team di ricerca -. Una cattiva gestione che costa fino a 43 euro a testa, per ogni cittadino, nelle regioni con i livelli più bassi di raccolta. Tra tutte, ad esempio, Puglia e Calabria” aggiunge Marangoni.
Nel Lazio il “costo complessivo” più alto – Con 187 milioni “persi” nel 2012 il Lazio guadagna la maglia nera, con un livello di raccolta differenziata basso (22,1%) rispetto ai volumi di rifiuti prodotti (3,2 milioni di tonnellate). Il mancato beneficio è quindi il più elevato e tocca i 187 milioni di euro.