Cellulari, computer ed elettrodomestici: a Milano e provincia sono circa 12.000 le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici raccolti nel 2015. Una quantità in aumento del 6% rispetto al 2014 (11.000). Boom in sette anni, +32% rispetto alle 9.000 tonnellate raccolte. Al secondo posto dopo l’organico che è aumentato del 52% e pari alla plastica. Anche per quanto riguarda la raccolta differenziata in generale i numeri crescono, con un aumento dell’8%, da 846.000 nel 2014 a 913.000 nel 2015, che registra il numero più alto tra gli anni presi in esame. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sulle dichiarazioni Mud del 2015 e 2014.
Il convegno sui rifiuti elettrici ed elettronici e le nuove norme è stato promosso dalla Camera di commercio di Milano con Assolombarda, Centro di Coordinamento Raee, federazione Anie, Assofluid e Assofoodtec). Il seminario è volto a comprendere sia l’ambito di applicazione delle norme che hanno recepito le Direttive Raee e RoHS, sia l’interpretazione dei diversi criteri di esclusione previsti. È necessario, infatti, capire quali sono gli obblighi ambientali di chi fabbrica, importa o commercializza apparecchi elettrici ed elettronici. Ad esempio come devono organizzarsi per garantire che nei prodotti non ci siano sostanze pericolose o per assicurare il recupero degli apparecchi dismessi dalle imprese e dai consumatori. Si parlerà inoltre dell’“open scope”, cioè il periodo a partire dal quale la disciplina relativa ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche si applicherà a tutti i prodotti finiti salvo alcune eccezioni. Problemi e soluzioni nell’individuazione delle direttive Raee e RoHS presso la Camera di commercio di Milano, oggi in Sala Consiglio dalle 14 alle 17.30.
I rifiuti che sono stati maggiormente raccolti sono quelli organici (312.000). Seguiti da carta (178.000), vetro (138.000), plastica (64.000), ingombranti (63.000), altro (48.000), legno (44.000), inerti (41.000), elettrici (12.000) e metalli (9.000).
L’organico è il settore che è cresciuto maggiormente anche dal 2008 al 2015 (+52%), seguito da plastica ed elettrici (+32%), altro (+13%), inerti (+12%), legno (8%), vetro (3%). Hanno invece registrato una diminuzione carta (-7%), ingombranti (-20%) e metalli (-32%).
Dal 2014 al 2015 i settori che sono cresciuti maggiormente sono organico (+17%), inerti (+13%), legno (+8%), ingombranti ed elettrici (+6%), plastica e altro (+5%), metalli (+4%), vetro e carta (+1%).