Rapporto Bes 2014: il benessere equo e sostenibile in italia
La seconda edizione del Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile riprende l’analisi degli elementi fondanti del benessere e del progresso in Italia e nei suoi territori. Nella sua continuità, il Bes aspira a diventare un punto di riferimento per i cittadini, la società civile, i media e la politica al fine di avere un quadro complessivo dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che caratterizzano il nostro Paese.
Il quadro di analisi proposto è frutto di un lungo lavoro svolto tra il 2011 e il 2013 da rappresentanti delle parti sociali, riunite nel Comitato d’Indirizzo, e dalla comunità scientifica, coinvolta nella Commissione scientifica. Negli anni sono stati anche ampiamente consultati i cittadini al fine di raccogliere osservazioni e suggerimenti tramite un’indagine campionaria, raccogliendo opinioni sul sito, e durante decine di incontri territoriali.
Tra la presentazione del primo rapporto e oggi il dialogo con i cittadini non si è concluso: si sono tenuti oltre 100 incontri pubblici durante i quali abbiamo continuato a mettere insieme critiche, commenti, suggerimenti, in modo da poter affinare ulteriormente gli indicatori proposti e le analisi di essi. Dalla pubblicazione del primo rapporto a oggi, la base informativa del Bes è stata consolidata e sono stati resi disponibili indicatori non presenti nel precedente rapporto o presenti in modo parziale.
Bisogna ricordare, infatti, che il Bes è un work in progress. Parallelamente al lavoro di analisi del benessere in Italia, si svolge anche un complesso lavoro metodologico e tecnico per disporre di un quadro sempre più completo e aggiornato sulla qualità della vita dei cittadini. Oltre al costante lavoro di miglioramento della qualità e tempestività delle fonti informative, si sta lavorando per affrontare il problema della misurazione della sostenibilità futura (economica, sociale e ambientale) dell’attuale livello di benessere nel nostro Paese.
Il rapporto Bes2014 si basa sull’analisi dei 12 domini del benessere in Italia attraverso 134 indicatori. Ogni capitolo propone una lettura dei fenomeni nel tempo e nei diversi territori del Paese e, ove possibile, anche nel confronto con gli altri paesi europei. Inoltre, in maniera sistematica, si guarda alle differenze esistenti per quanto riguarda il genere, l’età e il territorio.
I dati utilizzati, provenienti da numerose fonti, in alcuni casi consentono un‘analisi della evoluzione degli indicatori fino ai primi mesi di quest’anno, in altri casi fotografano la situazione al 2013 o talvolta anche a date precedenti, a seconda della metodologia di raccolta. Dominio per dominio la ricchezza delle informazioni consente un esame dei mutamenti della qualità della vita in Italia vista da 12 punti di vista differenti.
All’analisi per dominio si affianca una sintetica introduzione al rapporto che cerca di sintetizzare le tendenze del benessere dei cittadini attraverso questi anni di crisi economica proponendo una narrazione cronologica di come si è evoluta la società e di come è cambiata la qualità della vita nei dieci anni dal 2004 a oggi.
Il quadro che ne emerge mostra luci ed ombre, tendenze positive di lungo periodo meno condizionate dalla congiuntura e aspetti profondamente segnati dal ciclo come il lavoro e la condizione economica delle famiglie.
L’obiettivo del “Rapporto Bes” è di rendere il Paese maggiormente conscio dei propri punti di forza e delle difficoltà da superare per migliorare la qualità della vita dei cittadini ponendo tale concetto alla base delle politiche pubbliche e delle scelte individuali.
Il dibattito internazionale sulla misurazione del benessere e del progresso vede continui passi avanti e una sempre maggiore istituzionalizzazione degli strumenti di questo tipo. Assieme all’Italia, anche il Regno Unito si è dotato di un set di indicatori molto simile al Bes, e diversi altri paesi stanno intraprendendo strade analoghe.
A livello comunitario la Commissione Europea ha recentemente pubblicato un documento di monitoraggio dei progressi nell’ambito dell’iniziativa “GDP and Beyond” rinnovando la roadmap per l’armonizzazione di queste iniziative. Eurostat sta portando a termine i lavori del gruppo di esperti per la misurazione della Qualità della vita affinché tutti i paesi arrivino a misure condivise.
L’informazione statistica per la misurazione del benessere è ormai disponibile (benché sempre migliorabile) e il percorso che ci attende è la sua adozione, con continuità, da parte della politica per individuare le sfide della nostra società.
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