Raee in Italia: “Weeelabex” ai blocchi di partenza

Pubblicato il 19 febbraio 2014

A Milano, si è recentemente tenuto l’incontro promosso da Ecodom – il Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici – insieme a Erp, Raecycle e Remedia per la presentazione del progetto europeo “Weeelabex” (acronimo di Weee Laboratory of Excellence, ovvero “Laboratorio di eccellenza dei Raee”) ai responsabili degli impianti di trattamento italiani.

Il progetto, ideato dal Weee Forum in collaborazione con i principali stakeholder della filiera Raee e co-finanziato dall’Ue nell’ambito del programma Life+, ha avuto il duplice obiettivo di mettere a punto nuovi standard di qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento delle varie tipologie di Raee e di individuare e realizzare una modalità seria e strutturata di verifica del rispetto di tali standard in tutti i Paesi europei, attraverso il training di auditors particolarmente qualificati.

A tale proposito, Ecodom è stato tra i soci fondatori della Weeelabex Organisation (Wxo), un organismo internazionale no-profit costituito nell’aprile scorso da 26 Sistemi Collettivi con l’obiettivo di formare auditors capaci di verificare l’effettiva applicazione, da parte degli impianti, dei nuovi standard di qualità europei.

Per la prima volta, Ecodom ha deciso di collaborare con Erp, Raecycle e Remedia – insieme ai quali gestisce l’80% di tutti i Raee trattati in Italia – per avviare un processo di miglioramento della qualità del trattamento dei rifiuti elettronici, chiedendo agli impianti che effettuano tale attività di iniziare il percorso verso la conformità allo Standard Weeelabex.

“Riteniamo che tale certificazione, in Italia, sia efficace perché potrà consentire di valutare in maniera oggettiva e con uniformità di giudizio le prestazioni degli impianti”, commenta Marco Sala, responsabile Operations di Ecodom. “Inoltre, l’adozione di Weeelabex porterà prestigio e riconoscimento alla qualità italiana in Europa e consentirà agli impianti di non subire le stesse verifiche quattro volte, ma di essere sottoposti a un solo audit, condotto secondo lo schema previsto dalla Weeelabex Organisation”.

“A partire dal mese di aprile e fino alla metà di novembre 2014”, aggiunge Luca Campadello, componente del team Operations di Ecodom, auditor e docente dei corsi di formazione Weeelabex, “verranno eseguite le verifiche in più di 20 impianti di trattamento. Ecodom condurrà le verifiche attraverso l’utilizzo di 4 auditor Weeelabex interni al proprio team Operations”.

“Il perseguimento di una sempre migliore qualità ambientale, unito alla costante attenzione all’efficienza operativa ed economica”, conclude Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom, “sono da sempre i principi ispiratori dell’attività del nostro Consorzio. Nel 2013, abbiamo trattato oltre 70.400 tonnellate di Raee, che ci hanno consentito di riciclare 43.723 tonnellate di ferro, 1.684 di alluminio, 1.974 di rame e 6.840 di plastica. Inoltre, il corretto smaltimento delle sostanze inquinanti contenute nei Raee (come i gas CFC e HCFC) ha permesso una riduzione delle emissioni nell’atmosfera di oltre 760.000 tonnellate di CO2 equivalenti (pari alla quantità di CO2 assorbita in un anno da un bosco esteso quanto la provincia di Lodi) e determinato un risparmio energetico di oltre 73 milioni di kWh di energia elettrica, corrispondenti al consumo energetico annuo di oltre 60.000 persone”.

 

Ecodom: http://www.ecodom.it

Weee Forum: http://www.weee-forum.org

Weeelabex Organisation: http://www.weeelabex.org

 



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