Processo per rendere l’acqua contaminata da olio nuovamente pulita

Una tecnologia ultimamente messa a punto da Abb si propone come soluzione per l’estrazione di petrolio e gas naturale dagli impianti

Pubblicato il 1 aprile 2010

Abb ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria per il trattamento delle acque reflue oleose, ad alta concentrazione salina, che consente di ripulire l’acqua contaminata da idrocarburi (il maggior prodotto di scarto nelle fasi di estrazione di petrolio e gas naturale) in modo rapido, economico e a basso consumo energetico, rendendola idonea per essere rilasciata, a impatto zero, nell’ambiente.

Sviluppata per una delle principali compagnie del settore oil and gas, la soluzione è stata applicata a sette impianti nel Nord Africa con eccellenti risultati che superano ampiamente le aspettative del cliente in termini di qualità dell’acqua trattata e rilasciata come “acqua di scarico”. L’acqua oleosa è portata in superficie dal sottosuolo durante le fasi di estrazione di petrolio e gas naturale. Rappresenta il maggior prodotto di scarto dell’industria dell’oil and gas e la sua gestione costituisce una sfida rilevante per gli operatori del settore in termini di costi e di compatibilità ambientale.

Per ogni barile di petrolio prodotto si ottengono in media da sette a dieci barili di acqua oleosa altamente tossica. Generalmente l’acqua reflua contiene sostanze quali residui oleosi ed altri idrocarburi, oltre a metalli e tracce di altri minerali: l’alta salinità ne rende ancora più complessa la depurazione. Rispetto alle attuali tecnologie per il trattamento delle acque oleose, la tecnologia Abb si è rivelata più efficace non solo in termini di risultati di processo, ma anche in aree critiche quali il costo, l’efficienza energetica, velocità di installazione, semplicità d’uso e, infine, una ridotta area di realizzazione.

Sviluppato e brevettato da Abb, il processo ha superato rispettivamente di 7 e 55 volte i livelli fissati dal cliente in merito al contenuto di idrocarburi e alla concentrazione di solidi in sospensione nell’acqua estratta. Questi risultati costituiscono un enorme miglioramento rispetto ai metodi per il trattamento delle acque tradizionalmente impiegati dalle industrie petrolifere e si ritiene possa essere un metodo ottimale per soddisfare i severi requisiti previsti dalla proposta di legge europea in materia di trattamento delle acque oleose.

Questa soluzione include anche altri vantaggi come: le ridotte dimensioni dell’impianto, la produzione di composti chimici deteriorabili a partire da ingredienti base, la semplicità di installazione, essendo la maggior parte dei componenti dell’ impianto realizzati su skid, facilmente trasportabili in sito per l’installazione e la messa in servizio. La soluzione consente inoltre di risparmiare energia grazie a un innovativo design che massimizza l’impiego della forza di gravità per il flusso del fluido fra i vari componenti.

Abb: www.abb.it



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