Polis Manifatture Ceramiche, di Modena, si evidenzia soprattutto per essere un buon esempio di collaborazione tra Università e mondo produttivo. Da una tesi di laurea di uno studente circa la possibilità di riutilizzo delle lampade fluorescenti dismesse come additivo per la produzione di smalti per ceramiche, è stato introdotto dall’azienda un ciclo produttivo di gres porcellanato. La tecnologia “Relux” ha prodotto un miglioramento delle prestazioni aziendali: riduzione dello sfruttamento di materie prime, di trasporti, di energia consumata e recupero di materiali di alta qualità, altrimenti destinati allo smaltimento in discarica.
Robur: l’azienda, di Verzellino in provincia di Bergamo, propone una linea di macchine per il condizionamento ambientale che, utilizzando il principio della pompa di calore basata sul delta termico tra il terreno e l’aria, riesce ad ottenere eccellenti prestazioni dal punto di vista del risparmio energetico. Le macchine funzionano a gas metano e possono essere utilizzate per produrre caldo d’inverno e freddo d’estate.
Categoria migliore innovazione di processo/tecnologia
In questa sezione è stata premiata l’effettiva ricaduta in termini di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale del ciclo di vita del prodotto (risparmio energetico e dei materiali, utilizzo di risorse rinnovabili, non utilizzo di sostanze nocive e riduzione delle emissioni tossiche); e l’impatto sociale conseguente all’adozione di una tecnologia ecosostenibile, come la crescita dell’occupazione, le migliori condizioni di lavoro, le ricadute positivi sulla comunità locale, anche in termini economici.
Vincitrice è l’azienda Endura di Bologna, industria chimica che ha brevettato un processo sintetico di produzione del PBO (Piperonil butossido): materiale usato come sinergico nella produzione di insetticidi. La valenza ambientale del brevetto consiste nel fatto che tale processo sostituisce quello finora in uso che utilizza la corteccia di alberi d’alto fusto estraendone il cosiddetto olio di Sassofrasso, con grande utilizzo di legname per estrarre piccole quantità di tale olio. Il processo, brevettato, ha ottenuto un notevole successo a livello internazionale.
Menzionati
Agrikenaf Volturno di Caserta propone un impianto interamente basato sulla coltivazione, lavorazione e commercializzazione di prodotti derivanti dalla pianta di Kenaf. Il sistema risulta innovativo poiché utilizza la pianta al 100%, proponendo una filiera senza residui: 25% come utilizzo di fibra, 70% come utilizzo della parte legnosa ricca di cellulosa, e il restante 5% costituito dalle polveri di lavorazione per la confezione di compost e ammendanti organici.
Cereal Docks, azienda di Camisano Vicentino in provincia di Vicenza, è il terminale di una filiera agricola per la produzione di oli vegetali a uso alimentare. L’azienda riceve una menzione speciale perché, invece di produrre rifiuti, utilizza i residui della lavorazione per rendersi autonoma dal punto di vista energetico.
Irigom – Industria Riciclaggio Gomma: l’azienda pugliese (Massafra-TA) propone un impianto integrato di recupero di materiale dagli pneumatici dismessi con il quale riesce a generare, tra gli altri prodotti, un granulo colorato che può essere utilizzato per pavimentazioni sportive. Il processo industriale è stato messo a punto in collaborazione con l’Università di Bari. Sono stati attivati anche altri utilizzi legati all’abbattimento dei rumori, sempre in collaborazione con strutture universitarie.
Vincitore del Premio Speciale Giovane Imprenditore è Silvio Gentile (34 anni), socio fondatore e amministratore delegato di Green Utility: azienda che in poco tempo ha saputo imporsi come uno dei protagonisti dello sviluppo del settore fotovoltaico. Green Utilità mette in opera sistemi integrati, anche in forme di Project financing, utilizzati per la realizzazione di impianti per soggetti terzi. È il caso, ad esempio, della Fiera di Roma, dove è stato realizzato il più grande impianto fotovoltaico a film sottile d’Europa. Avvocato e dottore di ricerca in diritto dell’energia, Silvio Gentile ha inoltre specifiche competenze in materia di concorrenza, acquisite presso l’Autorità Antitrust Italia.
Una menzione speciale per questa categoria va inoltre a due giovani imprenditrici: Silvia Assolari e Elisa Tomat di SemeNostrum, azienda che produce e commercializza sementi di specie vegetali erbacee selvatiche, le più adatte per ripristini ambientali in quanto non richiedono particolari forme di coltivazione, irrigazione e sfalcio. L’azienda nasce come spin-off universitario dell’Università di Udine e pone attenzione agli aspetti ecologici delle piantumazioni, proposte che si caratterizzano per una elevata diversità genetica e sono perciò notevolmente resistenti a patogeni o parassiti presenti negli ecosistemi locali.
Nessun premio, né menzione, è stato invece assegnato per la categoria Migliore Cooperazione Internazionale.