Più sicurezza alimentare in ortofrutta con l’imballaggio in cartone ondulato
La contaminazione microbiologica di frutta e verdura è uno dei maggiori problemi per la distribuzione. La cross contamination può essere causa di due effetti caratteristici. In caso di contaminazione da batteri patogeni, è a rischio la salute dei consumatori. In caso di contaminazione da batteri sporigeni, la shelf life dei prodotti viene “significativamente” ridotta. In entrambi i casi il ruolo degli imballaggi è un fattore critico.
Bestack, il consorzio non profit di ricerca dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, ha realizzato uno studio universitario, condotto dallo staff della professoressa Rosalba Lanciotti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Bologna, per analizzare lo scambio microbico che avviene fra imballaggio e prodotto contenuto e viceversa, focalizzandosi sulle differenze fra diverse tipologie di contenitore. I risultati hanno rilevato differenze statisticamente significative fra prodotti confezionati in imballaggi in cartone ondulato e quelli in plastica a sponde abbattibili riutilizzabili (RPC) per quel che riguarda la qualità microbiologica. In particolare, è stato dimostrato che i frutti confezionati in imballaggi in cartone ondulato hanno una shelf life dalle 48 alle 72 ore superiore rispetto ai prodotti confezionati in RPC.
Oggi i risultati di questo studio vengono ripresi e veicolati a livello internazionale da FEFCO, l’associazione europea dei produttori di imballaggi in cartone ondulato, che cita lo studio realizzato da Bestack come case history di successo nella ricerca sulla sicurezza alimentare in ambito ortofrutticolo. A conclusione della ricerca, la professoressa Lanciotti e il suo team (dott.ssa Francesca Patrignani e dott. Lorenzo Siroli), visti i risultati dei test, sono certi che gli imballaggi in cartone ondulato siano la tipologia di confezione che garantisce maggiore sicurezza per la salute del consumatore e aiuta il mantenimento della freschezza dei prodotti ortofrutticoli.
Jan Gramsma, Market and Environment Director di FEFCO, ha sottolineato come questa sia solo una delle tante ricerche che confermano che gli imballaggi in cartone ondulato sono i più puliti e i più sicuri. “Quando si tratta di prevenire la contaminazione microbiologica, la scienza non ha dubbi: gli imballaggi in cartone ondulato sono di gran lunga superiori alle RPC, ” ha dichiarato. “Sia l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) che il Centro Statunitense per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie sostengono che i prodotti freschi possono essere una fonte di contaminazioni patogene che possono portare a malattie di origine alimentare. Fino alla conclusione della ricerca dell’Università di Bologna, non era stato dimostrato un nesso causale fra tipologia di imballaggio e grado di contaminazione dei prodotti contenuti. Il nostro messaggio ai rivenditori è semplice e chiaro: gli imballaggi in cartone ondulato mantengono i prodotti più freschi e sicuri“.
Per lo studio sono state confezionate pesche in imballaggi in cartone ondulato e RPC deliberatamente contaminati con Escherichia coli, Saccharomyces cerevisiae and Pseudomonas spp. E’ stato poi analizzato il trasferimento di questi microorganismi dagli imballaggi al prodotto contenuto. Il test ha dimostrato che i frutti confezionati in imballaggi in cartone ondulato raggiungono un livello di contaminazione tale da renderli non più commestibili in media dalle 48 alle 72 ore più tardi rispetto ai prodotti confezionati in RPC. Tutte le pesche sono state lavate con acqua, poi sterilizzate con una soluzione di sodio, sciacquate con acqua “sterilizzata” e completamente asciugate ad aria prima di essere confezionate per il test. Sono stati considerati anche la temperatura di stoccaggio, il periodo medio di commercializzane di questo prodotto e eventuali danni superficiali sui prodotti analizzati. I risultati dei test hanno evidenziato come in tutti i frutti analizzati ci sia stato un trasferimento di microorganismi dagli imballaggi, ma questo trasferimento risulta significativamente più lento negli imballaggi in cartone ondulato. I test hanno anche dimostrato come in alcune condizioni (per esempio su prodotti conservati a temperature più elevate), il 95% delle pesche confezionate in RPC risulta contaminato da E. coli dopo sole 24 ore. Al contrario, alle stesse condizioni, la contaminazione da E. coli non si è mai propagata oltre al 25% dei prodotti confezionati in imballaggi in cartone ondulato.
Contenuti correlati
-
Bottiglie green e di design, i nuovi packaging per gli spirits sono sempre più sostenibili
Berlin Packaging, il maggiore Hybrid Packaging Supplier a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, propone una nuova collezione per gli amari, Bitter Mania, e un ampliamento della...
-
Packaging sostenibile: impianto firmato Angelini per la spagnola BlueSun
Angelini Technologies-Fameccanica, azienda di Angelini Industries, gruppo industriale italiano attivo nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, ha progettato e commercializzato la sua prima macchina per la produzione automatizzata di confezioni eco-sostenibili, realizzate interamente in cartone...
-
Aziende ortofrutticole alimentate dal sole con gli inverter SMA
Forty Fruit, azienda ortofrutticola in provincia di Taranto (San Giorgio Jonico) fondata nel 2000, ha ottimizzato il proprio impianto fotovoltaico. In particolare, il produttore ha investito in un revamping dell’impianto già esistente e contemporaneamente in un repowering,...
-
Packaging connesso, l’85% dei brand prevede di aumentare gli investimenti in NFC e QR code
SharpEnd, in collaborazione con Fedrigoni, rilascia il nuovo Rapporto sulle Connected Experiences, una ricerca condotta tra i top manager di oltre 1.000 marchi globali nei settori beverage, wellness&beauty e beni di largo consumo, in USA e UK,...
-
Fino al 95% di plastica riciclata per un packaging sostenibile
Marchio noto a livello mondiale nel campo degli adesivi, sigillanti e rivestimenti funzionali, Henkel compie un ulteriore passo in avanti in termini di sostenibilità ambientale con le nuove confezioni Pattex in plastica riciclata post-consumo (PCR) fino al...
-
BTicino vince il Bando Conai per l’ecodesign 2023
Il nuovo imballo “WrapEasy Universal Packaging” sviluppato da BTicino e pensato per gli accessori dei canali serie P31 è stato premiato tra i vincitori del Bando Conai per l’ecodesign 2023. Il riconoscimento rappresenta un nuovo importante traguardo...
-
-30% di emissioni di CO2 con gli imballaggi premiati dal Bando Conai
219 casi di imballaggi rivisti in chiave sostenibile premiati, su un totale di 373 presentati da 107 aziende. È il bilancio in numeri della decima edizione del Bando Conai per l’ecodesign, patrocinato dal Ministero dell’ambiente e della...
-
Semicon Europa 2023, si parlerà di packaging avanzato e gestione delle fab
Semicon Europa 2023 si terrà dal 14 al 17 novembre presso la Fiera di Monaco, in parallelo a productronica. Semicon Europa è l’evento di riferimento per l’intera filiera di progettazione e produzione dell’elettronica, e offre una fitta...
-
La seconda vita delle bucce di arancia grazie a Cyrkl
Nel corso della produzione di prodotti alimentari, le aziende si trovano spesso nella situazione di dover scartare alcune risorse poiché non direttamente impiegabili nella loro produzione. È il caso delle bucce di arancia che, sebbene non possano...
-
Uno studio di Bonfiglioli Consulting conferma la plastica quale regina degli imballaggi
Plastica rigida, metallo rigido e carta e cartone sono i materiali più usati per imballaggi dalla produzione industriale. Fra questi, spicca ancora la plastica, che occupa oggi da sola il 36,4% del mercato e continuerà a dominare...