Più acciaio recuperato dagli imballaggi

Pubblicato il 18 maggio 2015

Più acciaio recuperato dagli imballaggi. Nel 2014 in Italia sono state avviate al riciclo 335.854 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare ben 2.239 copie dell’Albero della Vita, icona del Padiglione Italia e simbolo di Expo 2015.

Il tasso di recupero, pari al 74,3% rispetto alle quantità immesse a consumo e di molto superiore al raggiungimento dell’obiettivo di legge (50%, DLgs. 152/06), conferma il nostro Paese tra i migliori in Europa.

I dati sono stati resi noti da Ricrea, il consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio, nel corso dell’assemblea annuale.

Dalle scatolette per gli alimenti ai tappi corona, dalle bombolette aerosol ai grandi fusti industriali, contenitori e chiusure in acciaio si confermano ancora una volta amici dell’ambiente.

Rispetto all’anno precedente, gli indicatori operativi segnalano dati positivi sia per la quantità di imballaggi immessi a consumo (+6,9%), sia per la quantità di raccolta (+7,8%) e riciclo (+4,9%).

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti”, commenta Federico Fusari, Direttore Generale di Ricrea, “e pronti ad affrontare il futuro con l’obiettivo di migliorare ancora, a partire dal supporto ai Comuni per agevolare la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio”.

Nel corso del 2014 è stato rinnovato l’Accordo Quadro Anci-Conai, con un aumento medio del 17,5% dei corrispettivi riconosciuti da Ricrea ai Comuni convenzionati per la raccolta degli imballaggi in acciaio.

Inoltre da aprile 2015 è entrata in vigore la riduzione del Contributo Ambientale Conai, che per gli imballaggi in acciaio è passato da 26 a 21 euro/ton. Questa riduzione è un segnale positivo per le imprese produttrici e utilizzatrici in un contesto economico difficile come quello attuale.

“Per Ricrea”, spiega Fusari, “la sfida dei prossimi anni sarà far fronte alle minori entrate dovute alla riduzione del contributo ambientale e al maggior impegno nei confronti dei Comuni. Per vincerla puntiamo su una ulteriore implementazione del sistema delle aste, che abbiamo introdotto a partire dal secondo semestre del 2014 e che ha mostrato da subito la sua validità: le aste garantiscono la massima trasparenza nell’assegnazione agli operatori dei quantitativi oggetto della raccolta differenziata e ci consentono di ottenere una migliore valorizzazione della cessione degli imballaggi raccolti. Inoltre puntiamo sull’incremento della vendita diretta alle acciaierie, in cui i contenitori in acciaio raccolti rinascono a nuova vita”.

Nel 2014 in Italia sono state immesse al consumo 452.298 tonnellate di imballaggi in acciaio, con un aumento del 6,9% rispetto all’anno precedente. Le tonnellate di rifiuti d’imballaggio raccolte sono state 397.386 (+7,8%).

Grazie all’aumento del numero di convenzioni e accordi stipulati, per quanto riguarda il flusso da superficie pubblica si è registrata una crescita del 17% rispetto al 2013, maggiormente marcata nel centro (+34%) e sud Italia (+18%).

Analizzando i dati di raccolta da superficie privata si nota invece una leggera diminuzione delle tonnellate raccolte (-3%), dovuta sia al persistere della crisi dei settori produttivi in cui si utilizzano fusti e general line, sia alla contrazione dei volumi di rottami.

L’acciaio è il materiale più riciclato in Europa: è facile da differenziare e viene riciclato all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità.

Grazie alle 335.854 tonnellate di acciaio recuperato dagli imballaggi in Italia nel 2014 si è ottenuto un risparmio diretto di 638.122 tonnellate di minerali di ferro e di 201.512 tonnellate di carbone, oltre che di 601.178 tonnellate di CO2.



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