Patheon Italia sceglie la cogenerazione di AB
Patheon Italia ha selezionato AB per razionalizzare l’utilizzo delle fonti di energia fossile, con risparmio economico e miglioramento della condizione ambientale relativamente ai gas serra, per i suoi poli produttivi.
La cogenerazione industriale, in particolare l’alta tecnologia ingegneristica offerta da AB, si dimostra un’ottima soluzione per aziende di diversi settori che pongono grande attenzione, oltre che alla qualità e all’eccellenza dei propri prodotti, anche al risparmio economico, all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale.
Patheon Italia opera in un settore molto specializzato come quello della produzione farmaceutica ed è una realtà industriale strettamente legata al territorio, con un’impronta significativamente internazionale. Nonostante la congiuntura economica contingente, Patheon va controcorrente consapevole che sono gli investimenti una delle leve più importanti su cui agire. Non solo per resistere alla crisi, ma anche per continuare a crescere in termini di fatturato e di impatto positivo sullo sviluppo del territorio, sia per quanto riguarda l’indotto e l’occupazione sia in termini di una politica attenta all’efficienza energetica e all’impatto ambientale. L’azienda opera in strutture dotate di macchinari e impianti altamente sofisticati e all’avanguardia, costantemente rinnovati e arricchiti di ogni possibile innovazione tecnologica che possa ottimizzare la produzione, migliorare la qualità dei processi e dei prodotti finali, anche in un’ottica green.
Per questo motivo Patheon Italia ha scelto, all’interno dei propri stabilimenti produttivi di Monza e Ferentino, di realizzare un impianto di cogenerazione della Linea Ecomax Natural Gas. L’impianto, un Ecomax 20 HE, è alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 2.004 kWe, con potenza termica cogenerata pari a 1.835 kW, riferita a una potenza termica introdotta di 4.477 kW. Il nuovo impianto di cogenerazione produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie di centrale, viene utilizzata per integrare il fabbisogno energetico dello stabilimento, mentre l’energia termica cogenerata verrà sfruttata per utilizzi tecnologici e produttivi mediante la produzione di acqua surriscaldata (circa 175°C) e acqua calda (circa 90°C). Tale investimento si è reso necessario per soddisfare le esigenze energetiche dell’azienda (che lavora su 24h), economiche e, non di meno, nell’ottica di sostenibilità ambientale. Con il nuovo impianto è previsto un risparmio di circa 3.300 tonnellate di CO2 emesse all’anno e un’operatività del gruppo pari a circa 8.000 ore/anno.
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