Obiettivo decarbonizzazione: Casa Siemens a Milano è sostenibile

Smart microgrid e autoconsumo: in esercizio nel quartier generale di Siemens a Milano una microrete da oltre 1 megawatt (MW), combinazione di energie rinnovabili ed accumulo

Pubblicato il 3 luglio 2019

Il progetto della microrete intelligente, della capacità complessiva di oltre 1 megawatt (MW), rientra nel programma globale di decarbonizzazione di Siemens (Carbon Netutral Program) del valore di 100 milioni di euro e che prevede la riduzione dell’impatto energetico dei propri stabilimenti produttivi ed edifici. Pioniere anche in Italia nel campo dell’elettrificazione, Siemens è impegnata da tre anni in questo programma con una serie di interventi di efficientamento energetico che hanno dimezzato il fabbisogno di energia dei collaboratori presenti in sede fino a raggiungere circa 1.100 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio).

La microrete è un’ulteriore tappa, la più importante, di questo percorso. Con la sua messa in esercizio il fabbisogno energetico di Casa Siemens sarà soddisfatto in modo ancora più sostenibile, riducendo le emissioni di CO2 del 50% entro il 2020, arrivando a zero emissioni entro il 2030. Nei prossimi anni Casa Siemens continuerà ad utilizzare un mix di fonti energetiche tra elettricità e gas che vedrà progressivamente la riduzione del fabbisogno di energia primaria fino ad una generazione elettrica completamente rinnovabile e sostenibile

Il nuovo modello di generazione energetica distribuita permetterà di massimizzare l’autoconsumo e ridurre il carico sulla rete nazionale grazie ad una gestione bilanciata ed accurata dei carichi elettrici e della produzione. Caso concreto di integrazione di tecnologie e building diversi, la microrete intelligente alimenterà due edifici, uno smart building nuovo certificato Leed Gold e uno storico degli anni ’60 completamente rinnovato, per circa 32.000 m2 complessivi e 1.800 persone.

Colonnina di ricarica

“In uno scenario caratterizzato dalla transizione energetica, diventa indispensabile realizzare infrastrutture sostenibili e più sicure” ha affermato Claudio Picech, Presidente e Amministratore Delegato di Siemens Italia. “La digitalizzazione rappresenta un grande vantaggio per le reti, è essenziale alla decentralizzazione e consente di offrire sistemi energetici flessibili e resilienti. Oggi inauguriamo un nuovo modello di sistema energetico distribuito che in futuro sarà a beneficio di utility, imprese e società. Ci crediamo così tanto che lo facciamo innanzitutto a casa nostra con l’inaugurazione di una microrete che renderà la nostra sede sostenibile e a emissioni ridotte”.

Si calcola quindi che in alcuni periodi dell’anno, la sede autoprodurrà tutta l’energia di cui necessita tramite il solo impianto fotovoltaico. In questi periodi Casa Siemens sarà pienamente autosufficiente e ad emissioni 0. Nei fine settimana potrà addirittura produrre un surplus di energia rinnovabile che il sistema immetterà automaticamente prima nello storage e poi nella rete nazionale diventando per periodi limitati Carbon Positive. Ogni anno saranno immessi nella rete nazionale 40.000 kWh, che rappresentano il 4% di quello che producono gli impianti fotovoltaici in un anno.

Impianto di trigenerazione

Infine un sistema di accumulo elettrochimico (energia 135 kWh, potenza 270 kW) consente di immagazzinare parte dell’energia rinnovabile prodotta in eccesso e di riutilizzarla all’interno della microrete incrementando la quota di energia rinnovabile autoconsumata. Il picco massimo di energia generata dal fotovoltaico e dal trigeneratore è di 1.163 kW. Le analisi compiute in fase di progettazione prevedono un consumo giornaliero tipico di 850 kW in inverno e di 1.300 kW in estate.

EnergyIP DEOP

L’intelligenza che governa tutto e prende decisioni in tempo reale sulla base delle informazioni che riceve è un sistema centrale di gestione dell’energia (Energy IP – Distributed Energy OPtimization) che in modo intuitivo e flessibile consente all’energy manager di avere una supervisione completa sull’uso dell’energia degli impianti. Raccoglie i dati provenienti dai dispositivi di campo collocati sui vari impianti; si interfaccia con il building management system (Desigo) che a sua volta gestisce gli impianti tecnologici (HVAC, illuminazione, clima, controllo accessi, antincendio) e invia misure dettagliate alla piattaforma di monitoraggio dei consumi (Navigator). Infine, crea un algoritmo di pianificazione per ottimizzare i sottosistemi di energia e quindi i consumi finali. In tal modo, questo ecosostema elettrico raggiunge sempre la massima efficienza.



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