Nuova centrale di cogenerazione Famagosta

Pubblicato il 24 ottobre 2002

Ieri, alla presenza del sindaco di Milano, Gabriele Albertini, e del presidente di Aem, Giuliano Zuccoli, è stata inaugurata la nuova centrale di cogenerazione Aem di Milano-Famagosta. Si tratta di una centrale di cogenerazione di taglia media, particolarmente adatta a servire il fabbisogno di aree urbane con minimo impatto urbanistico oltre che ambientale.

La centrale, ubicata in un’area adiacente la ex cartiera Binda lungo l’Alzaia Naviglio Pavese alla periferia di Milano, è costituita da sei gruppi di cogenerazione basati su motori a ciclo Otto, alimentati a gas naturale, con potenza unitaria di 3,2 MWe, per un totale di circa 20 MWe e 20 MWt, e da quattro caldaie ad olio diatermico per integrazione e riserva anch’esse alimentate a gas naturale, con potenza unitaria di 15 MWt. La potenza termica complessiva erogabile dall’impianto è pari a 80 MWt.

Sulla stessa tipologia la Aem ha già realizzato la centrale di Tecnocity alla Bicocca e impianti di cogenerazione e teleriscaldamento presso Malpensa e diversi quartieri cittadini.

La centrale di cogenerazione produce energia elettrica (circa 20 MW) con dei motori che, bruciando gas metano, sviluppano un calore notevolissimo e i fumi di scarico arrivano a circa 400 °C, calore che viene recuperato e utilizzato per il teleriscaldamento.

L’impianto di Famagosta rappresenta un concreto contributo per il miglioramento della qualità dell’aria. Il suo avvio infatti permette la contemporanea cessazione dell’attività di centinaia di caldaie condominiali che scaricano emissioni non controllate, mentre il monitoraggio cui è sottoposta la Centrale permette un controllo costante delle sostanze emesse e una netta diminuzione delle emissioni inquinanti.