Edizione N° 41 del 8 ottobre 2008

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Edizione N° 41 del 8 ottobre 2008


notizie
Ellen J. Kullman sarà president e director di DuPont e con l’anno nuovo anche Ceo
27/09/2008 Charles O. Holliday, Jr., 60 anni, attuale chairman e Ceo, manterrà le cariche di chairman e director fino all’insediamento della neo eletta in qualità di chairman.

Ellen Kullman è il diciannovesimo Ceo a guidare la società nei suoi 206 anni di esistenza. Da giugno 2006, ha ricoperto la carica di executive vice president, facendo parte del gabinetto del Ceo con responsabilità per quattro delle cinque piattaforme di DuPont e delle funzioni di Marketing & Sales ed Environmental Sustainability. Da febbraio 2002 a giugno 2006, in qualità di group vice president dell’allora neonato settore Safety & Protection, è stata artefice dell’eccezionale crescita dei ricavi, passati da 3,5 miliardi a 5,5 miliardi di dollari. Ellen Kullman è entrata a far parte di DuPont nel 1988 dopo aver lasciato General Electric.

“Gli ottimi risultati, la capacità di focalizzazione sui mercati e le doti di leadership di Ellen sono stati gli elementi decisivi che hanno convinto il CdA a scegliere Ellen come la persona ideale per guidare i nostri straordinari management team e un’azienda che conta ben 60 mila dipendenti verso un futuro brillante” ha spiegato Holliday. “Ellen ha creato quello che è diventato il nostro settore più redditizio, Safety & Protection, facendo leva sulle nostre conoscenze scientifiche per soddisfare le esigenze dei clienti. Persona giusta al posto giusto per trasformare DuPont in azienda scientifica orientata al mercato, Ellen è stata decisiva nell’applicazione della scienza alla soluzione dei problemi dei nostri clienti e strumentale nella forte espansione di DuPont sui mercati emergenti.”

In forza a DuPont da 38 anni, Holliday è Ceo dell’azienda dal febbraio 1998. Durante i suoi dieci anni al timone ha raggiunto diversi obiettivi.

DuPont ha effettuato operazioni strategiche per un valore di oltre 60 miliardi di dollari che l’hanno trasformata in una azienda di prodotti e servizi scientifici a valore aggiunto. Da quando sono state portate a termine tali operazioni nel 2004, il margine operativo lordo è migliorato di 2 punti percentuali, la redditività del capitale investito è cresciuta di 5 punti percentuali, mentre gli utili per azione sono aumentati a un tasso annuo dell’11%.

DuPont ha introdotto l’ultima piattaforma tecnologica, Applied BioSciences, per facilitare la commercializzazione di biomateriali, biocombustibili, bioprodotti specialistici e soluzioni biomedicali a base di fonti rinnovabili e affrontare così la scarsità di energia e risorse che affligge il pianeta.

Nel 2007 il fatturato di DuPont derivante dalla vendita di nuovi prodotti ha rappresentato il 36% dell’intero volume d’affari aziendale, dal 24% nel 2001. Le vendite di nuovi prodotti sono aumentate di oltre 5 miliardi di dollari in cinque anni, con un fatturato di oltre 10 miliardi di dollari relativo a prodotti introdotti negli ultimi cinque anni.

Da novembre 2005, DuPont ha conseguito risparmi sui costi fissi di produzione per 1 miliardo di dollari e riacquistato il 12% delle proprie azioni ordinarie in circolazione per un totale di 5 miliardi di dollari.

Durante il 2008, DuPont ha continuato a mettere in atto la sua strategia di crescita sostenibile e i suoi piani per raggiungere gli obiettivi finanziari stabiliti per il 2010. Nonostante l’impennata record dei prezzi delle merci e la difficile congiuntura dei mercati americani, il posizionamento di DuPont quale azienda scientifica orientata al mercato le ha consentito di ottenere utili record nel primo semestre del 2008, grazie agli ottimi risultati del settore Agriculture & Nutrition e alla sua espansione sui mercati emergenti.

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Ellen J. Kullman sarà president e director di DuPont e con l’anno nuovo anche Ceo
27/09/2008 Charles O. Holliday, Jr., 60 anni, attuale chairman e Ceo, manterrà le cariche di chairman e director fino all’insediamento della neo eletta in qualità di chairman.

Ellen Kullman è il diciannovesimo Ceo a guidare la società nei suoi 206 anni di esistenza. Da giugno 2006, ha ricoperto la carica di executive vice president, facendo parte del gabinetto del Ceo con responsabilità per quattro delle cinque piattaforme di DuPont e delle funzioni di Marketing & Sales ed Environmental Sustainability. Da febbraio 2002 a giugno 2006, in qualità di group vice president dell’allora neonato settore Safety & Protection, è stata artefice dell’eccezionale crescita dei ricavi, passati da 3,5 miliardi a 5,5 miliardi di dollari. Ellen Kullman è entrata a far parte di DuPont nel 1988 dopo aver lasciato General Electric.

“Gli ottimi risultati, la capacità di focalizzazione sui mercati e le doti di leadership di Ellen sono stati gli elementi decisivi che hanno convinto il CdA a scegliere Ellen come la persona ideale per guidare i nostri straordinari management team e un’azienda che conta ben 60 mila dipendenti verso un futuro brillante” ha spiegato Holliday. “Ellen ha creato quello che è diventato il nostro settore più redditizio, Safety & Protection, facendo leva sulle nostre conoscenze scientifiche per soddisfare le esigenze dei clienti. Persona giusta al posto giusto per trasformare DuPont in azienda scientifica orientata al mercato, Ellen è stata decisiva nell’applicazione della scienza alla soluzione dei problemi dei nostri clienti e strumentale nella forte espansione di DuPont sui mercati emergenti.”

In forza a DuPont da 38 anni, Holliday è Ceo dell’azienda dal febbraio 1998. Durante i suoi dieci anni al timone ha raggiunto diversi obiettivi.

DuPont ha effettuato operazioni strategiche per un valore di oltre 60 miliardi di dollari che l’hanno trasformata in una azienda di prodotti e servizi scientifici a valore aggiunto. Da quando sono state portate a termine tali operazioni nel 2004, il margine operativo lordo è migliorato di 2 punti percentuali, la redditività del capitale investito è cresciuta di 5 punti percentuali, mentre gli utili per azione sono aumentati a un tasso annuo dell’11%.

DuPont ha introdotto l’ultima piattaforma tecnologica, Applied BioSciences, per facilitare la commercializzazione di biomateriali, biocombustibili, bioprodotti specialistici e soluzioni biomedicali a base di fonti rinnovabili e affrontare così la scarsità di energia e risorse che affligge il pianeta.

Nel 2007 il fatturato di DuPont derivante dalla vendita di nuovi prodotti ha rappresentato il 36% dell’intero volume d’affari aziendale, dal 24% nel 2001. Le vendite di nuovi prodotti sono aumentate di oltre 5 miliardi di dollari in cinque anni, con un fatturato di oltre 10 miliardi di dollari relativo a prodotti introdotti negli ultimi cinque anni.

Da novembre 2005, DuPont ha conseguito risparmi sui costi fissi di produzione per 1 miliardo di dollari e riacquistato il 12% delle proprie azioni ordinarie in circolazione per un totale di 5 miliardi di dollari.

Durante il 2008, DuPont ha continuato a mettere in atto la sua strategia di crescita sostenibile e i suoi piani per raggiungere gli obiettivi finanziari stabiliti per il 2010. Nonostante l’impennata record dei prezzi delle merci e la difficile congiuntura dei mercati americani, il posizionamento di DuPont quale azienda scientifica orientata al mercato le ha consentito di ottenere utili record nel primo semestre del 2008, grazie agli ottimi risultati del settore Agriculture & Nutrition e alla sua espansione sui mercati emergenti.

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ITT Flygt diventa ITT Water & Wastewater Italia
12/09/2008 La nuova società comprende quattro marchi di punta nel mondo nei rispettivi campi operativi. Flygt, innanzitutto, sinonimo di pompe sommergibili e miscelatori sommersi di qualità che vanta il fatto di avere inventato le pompe sommergibili nel 1948. Sanitarie, nel settore dell’ossigenazione dei liquidi con diffusori a disco e tubolari di cui, in Italia, sono attualmente installati oltre 800.000 diffusori.

Di più recente acquisizione il marchio Wedeco, nel trattamento delle acque senza l’ausilio di prodotti chimici: impianti di trattamento con raggi UV, per l’abbattimento del carico batterico dei liquidi, impianti generatori di ozono per la depurazione delle acque con questa molecola triatomica di ossigeno che permette di depurare e scolorare le acque con alta efficienza.

Ultimo marchio entrato a far parte della “famiglia” Water & Wastewater è Leopold, società americana che detiene una posizione di rilievo nel settore della filtrazione e nella gestione degli impianti di trattamento.

L’accorpamento dei quattro marchi in un’unica entità permetterà di sfruttare al meglio tutte le sinergie possibili, a livello mondiale nel gruppo ITT, integrando tutte le competenze e le tecnologie più innovative nel settore della movimentazione dei fluidi, ponendosi come unico interlocutore per tutto il ciclo integrato delle acque.

Potenziati e razionalizzati naturalmente anche i servizi di assistenza mantenendo, e incrementando, la presenza sul territorio con filiali, centri service diretti e aziende partner in modo da poter fornire un servizio alla clientela più rapido ed efficiente per tutti i quattro marchi.

DuPont dichiara lo stato di “Forza Maggiore” in seguito ai danni causati dall’uragano
20/09/2008 In base a una prima valutazione dei danni effettuata dall’azienda, non si può ancora prevedere la data per la ripresa delle attività produttive a Sabine. DuPont sta lavorando insieme ai propri clienti per diminuire l’impatto sulle loro attività.

“Siamo fortemente impegnati a fare le necessarie riparazioni per poter riavviare le attività a Orange, Texas”, ha dichiarato William F. Weber, vice president e general manager di DuPont Packaging & Industrial Polymers. “Il nostro Operations Team sul posto sta completando la valutazione dei danni provocati dall’uragano per iniziare i lavori di riparazione il prima possibile. Stiamo inoltre lavorando per comunicare in maniera definitiva le informazioni sulle nostre capacità di rispondere alle esigenze dei nostri clienti. Divulgheremo maggiori informazioni non appena saranno disponibili”.

Fiera Milano Editore lancia la rivista Energie Oggi
03/10/2008 In uscita il prossimo mese di gennaio 2009, il primo numero di Energie Oggi è la nuova pubblicazione che Fiera Milano Editore dedica al mondo delle energie e delle relative tecnologie. L’interesse che negli ultimi anni il settore dell’energia ha suscitato nell’opinione pubblica, tra gli addetti ai lavori e -pressoché trasversalmente- in tutto il mondo industriale trova spazio in questo nuovo periodico business-to-business il cui compito sarà quello di fare non solo informazione ma anche divulgazione culturale.

Energie Oggi affronterà i temi di più stretta attualità legati a innovazione tecnologica, metodologie di progettazione, installazione e uso efficiente dell’energia, ospitando articoli di approfondimento, case study, rubriche di normativa e rassegne di prodotto. Ampio spazio sarà offerto alle fonti alternative (fotovoltaico, solare termico, biomasse, geotermia, co-trigenerazione, eolico, minieolico, mini-idroelettrico) e alle problematiche legate all’efficienza energetica (edilizia a basso consumo, energy management, comfort ecc.), non dimenticandosi tuttavia di passare anche attraverso l’idroelettrico, il nucleare e i settori più tradizionali, quali il petrolio, il gas naturale, i combustibili.

Energie Oggi raggiungerà il settore pubblico (funzionari, assessorati, istituzioni territoriali), il settore privato (top management, facility manager ed energy manager di aziende con elevato impatto energetico e ambientale), i grandi prescrittori (studi di ingegneria e architettura), i consulenti del settore energia e le società operanti in ambito di installazione e impiantistica termotecnica, sia civile che industriale.

I quattro numeri di Energie Oggi in uscita nel 2009 avranno anche una sostanziosa diffusione in occasione degli eventi fieristici più importanti dell’anno: Klimahouse di Bolzano (22-25 gennaio 2009), Energethica di Genova (5-7 marzo 2009 ), Solar Expo di Verona (7-9 maggio 2009), EnerSolar+ di Milano (26-30 maggio 2009), Saienergia di Bologna (28-31 ottobre). L’impegno di Fiera Milano Editore si conferma dunque completo, sviluppandosi in maniera capillare anche sul campo direttamente al fianco dei protagonisti che animano questo interessante e brillante comparto.

Per maggior informazioni:
rif. Commerciale: Giuseppe De Gasperis – tel.02.36.6092.523 – Giuseppe.degasperis@fieramilanoeditore.it
rif. Redazione: Antonella Rampichini – tel.02.36.6092.547 – Antonella.rampichini@fieramilanoeditore.it
rif. Marketing: Daniela Asti – tel.02.36.6092.513 – Daniela.asti@fieramilanoeditore.it

Per il secondo anno Juniper Networks sponsorizza Carbon Disclosure Project
03/10/2008 L’organizzazione ospita uno dei più grandi registri di dati sulle emissioni di gas serra da parte delle aziende al mondo.

Questo è il secondo anno in cui Juniper Networks ha sponsorizzato il rapporto CDP ed è il terzo anno in cui, volontariamente, ha raccolto i dati sul proprio impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra.

Juniper ha concretizzato successi e sfide per gestire il suo impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra su scala mondiale. Attraverso il networking a elevate prestazioni, l’azienda è impegnata ad aiutare i suoi clienti a raggiungere i loro target di efficienza energetica.

Un esempio perfetto dell’impegno di Juniper Networks in questo senso, è dato dai nuovi “Dynamic Services Gateway” SRX presentati la scorsa settimana, che grazie a un’architettura innovativa permettono ai clienti di accelerare la distribuzione del nuovo servizio, risparmiando il 75% di spazio e usando il 50% di energia in meno di soluzioni alternative.

Linde e Schmidt collaborano all’incremento della produzione di gas silano
07/10/2008 Il gas proverrà da un nuovo impianto attualmente in costruzione a Schwarze Pumpe, nei pressi di Dresda in Germania. La proprietà e la responsabilità del processo di produzione del gas silano per uso nell’industria elettronica, 540 tonnellate annue (tpa), sarà di Schmidt, mentre Linde sarà proprietaria dell’impianto di riempimento del silano, con una capacità iniziale di 300 tpa, prevista a partire dai primi mesi del 2009.

Il silano prodotto nell’impianto di Schwarze Pumpe accrescerà l’attuale capacità di fornitura di Linde Group, assicurando che i clienti di Linde abbiano una fornitura ininterrotta. Basato sulla nuova tecnologia Monosilano di Schmidt, il processo consente di produrre silano ad alto tasso di purezza per i produttori di celle fotovoltaiche a film sottile, oltre a produrre polisilicio di alta qualità per il mercato delle celle solari cristalline. La capacità produttiva di Schmidt per la deposizione del polisilicio è di circa 250 tonnellate annue.

Le celle fotovoltaiche a film sottile sono prodotte depositando un sottile strato di silicio amorfo su un substrato di grande superficie, di solito in vetro. Oltre al silano, il processo di produzione utilizza altri gas a elevata purezza quali l’idrogeno. Le camere di deposizione richiedono frequenti operazioni di pulizia durante la lavorazione dei substrati, che necessitano di grandi volumi di trifluoruro di azoto o fluoro. Linde è un fornitore primario di tutti questi gas ed è l’unica azienda a fornire fluoro per uso elettronico generato in sito.

Cifra d’affari e risultati semestrali 2008 in forte crescita per Air Liquide
07/10/2008 Nel primo semestre 2008, la cifra d’affari del Gruppo ammonta a 6.370 milioni di euro, in aumento del +13,2% rispetto allo scorso anno (+16,7% a un tasso di cambio costante).

La crescita del Gruppo durante il primo semestre 2008 integra un secondo trimestre record per l’attività gas & servizi (+9,9% in comparazione), dopo un’accelerazione costante nel 2007 e un primo trimestre 2008 già elevato. Questa crescita è dovuta contemporaneamente alla forte domanda di idrogeno e all’avvio di nuove unità in Europa e in Asia per la grande industria, all’ottimo andamento dei mercati industriali, all’attività sanità che mantiene un tasso di crescita elevato e alle vendite elettronica sempre sostenute, dopo diversi trimestri di crescita eccezionale.

L’esecuzione del programma Alma è progredita in maniera significativa. Alma permette al Gruppo di ottenere un dinamico miglioramento della produttività del capitale, dell’efficacia dei costi e dell’accelerazione della crescita. La performance del Gruppo durante il primo semestre 2008 indica che il Gruppo è in linea con gli obiettivi del programma Alma.

La percentuale dei risultati operativi correnti sulla cifra d’affari gas & servizi continua a crescere, con più di 40 punti base escludendo gli effetti del gas naturale, per stabilizzarsi al 18%. L’utile netto del Gruppo ammonta a 601 milioni di euro, un aumento del +11,3% a tasso di cambio costante.

La digestione anaerobica tra le tematiche affrontate durante Crea 2008
07/10/2008 Crea è un evento verticale rivolto a un target altamente qualificato di progettisti, ingegneri, impiantisti, integratori di sistema, prescrittori, distributori, imprese edili e via dicendo. Non è una fiera tradizionale, ma è una manifestazione dal format innovativo che unisce una parte espositiva a una forte componente formativa e di aggiornamento professionale di qualità, concretandosi in tre sole giornate di business, approfondimento e cultura.

L’evento, così strutturato, diventa quindi non solo una vetrina per prodotti, ma anche un appuntamento importante per presentare soluzioni e applicazioni tecnologiche agli operatori, i quali vi troveranno soluzioni per le proprie esigenze.

Per la costruzione del proprio fitto panorama congressuale, Crea si avvale della collaborazione dei principali enti e associazioni di categoria, come Ati (Associazione termotecnica italiana), Cti (Comitato termotecnico italiano), Cogena, Aiat (Associazione degli ingegneri per l’ambiente e il territorio), Anit (Associazione nazionale isolamento termico), Fast (Federazione nazionale associazioni scientifiche e tecniche), H2IT (Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile), Venetoclima, Ais / Isa Italy Section (Associazione italiana strumentisti) e così via.
Tra gli appuntamenti convegnistici che si stanno costruendo con taglio tecnico-applicativo, da segnalare l’approfondimento a cura di Aiat, riguardante la digestione anaerobica e la produzione di energia, previsto per martedì 21 ottobre.

Il seminario si propone di dare una panoramica completa ai principali aspetti della digestione anaerobica presentando la situazione italiana e internazionale, le tecnologie disponibili, la normativa di settore e alcuni interessanti aspetti gestionali ed economici di tali impianti.

Bayer tra le prime aziende al mondo nella protezione del clima
07/10/2008 L’annuncio è stato fatto a New York dal gruppo di investitori del Carbon Disclosure Project (CDP). Questo posiziona Bayer come unica azienda tra le industrie chimiche e farmaceutiche presente nella classifica per il quarto anno consecutivo.

La valutazione delle 500 maggiori aziende mondiali elencate è stata condotta da esperti indipendenti della società di audit PricewaterhouseCoopers (PwC). PwC ha descritto Bayer come un’azienda “esemplare” all’interno del Leadership Index.

Secondo i dati del CDP, in questa iniziativa si sono uniti 385 fornitori di servizi finanziari a livello internazionale, con un volume di investimenti di oltre 57.000 miliardi di dollari. L’anno scorso il volume degli stessi è stato di 41.000 miliardi di dollari.

“Una buona gestione aziendale nei confronti della divulgazione del cambiamento climatico raccoglierà inevitabilmente i suoi frutti. Dal momento che la regolamentazione del carbone aumenta, quelle aziende che hanno implementato strategie legate al cambiamento climatico si troveranno chiaramente in una posizione di gran lunga migliore per affrontare i problemi legati all’aumento dei prezzi del carbone, rispetto alle aziende che hanno procrastinato il problema”, commenta Paul Dickinson, direttore generale del Carbon Disclosure Project. “Buone pratiche divulgative sono sinonimo di buona gestione”.

La graduatoria valuta ogni strategia aziendale volta alla protezione del clima e ad affrontare i cambiamenti climatici, gli obiettivi per ridurre le emissioni di gas serra e l’impegno in questo campo. I fattori chiave comprendono la misura in cui l’azienda considera i problemi legati alla protezione del clima come un’opportunità per la sua attività industriale e cerca di minimizzare i rischi di cambiamento climatico risultanti dalle proprie operazioni. La base per la valutazione è il livello di trasparenza della documentazione aziendale.

Dal 2004 il CDP ha elencato nel Carbon Disclosure Leadership Index le aziende dell’FT500 con le migliori prestazioni nella protezione del clima. Quest’anno ci sono 67 aziende con queste caratteristiche. Gli investitori istituzionali coinvolti nell’iniziativa basano le proprie decisioni di investimento, sulla composizione dell’indice e su altri criteri finanziari.

Il Bayer Climate Program, lanciato alla fine del 2007, raccoglie una varietà di misure per ridurre ulteriormente le proprie emissioni di gas serra e sviluppare nuove soluzioni mirate ad aspetti riguardanti la protezione del clima e i cambiamenti climatici. Ad esempio, Bayer e i suoi partner stanno attualmente implementando in India un nuovo concetto di edifici commerciali a emissioni zero. Noto come EcoCommercial Building, il principio può essere adattato a differenti zone climatiche. Inoltre, Bayer sta lavorando allo sviluppo di impianti resistenti al calore, alla siccità e al freddo, nonché all’utilizzo sostenibile di combustibili derivati da vegetali. Il Gruppo sta attualmente conducendo un “Bayer Climate Check”, specificamente sviluppato per valutare la potenzialità di un’ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra nelle proprie strutture produttive globali.

Il Bayer Climate Program comprende anche attività per ridurre le emissioni di gas serra prodotte dalle auto aziendali e dai viaggi aerei per lavoro. Questi sforzi sono integrati da iniziative rivolte alle scuole e ai ricercatori. Bayer sostiene l’impegno degli studenti nei confronti della protezione del clima con borse di studio per corsi sulla protezione del clima e ha indetto un nuovo “Bayer Climate Award”, che sarà conferito per la prima volta alla fine del 2008. Questo è il primo premio internazionale per la ricerca di base sul clima.

Petrolio sotto i 100$: due diverse dinamiche per benzina e lubrificanti
07/10/2008 Alla luce delle oscillazioni del prezzo del petrolio che avvengono nei grandi mercati internazionali e delle conseguenze che esse comportano sia per l’economia in generale che, in particolare, per la spesa quotidiana delle famiglie, il GAIL-Gruppo delle Aziende della Lubrificazione che fa parte di Federchimica/AISPEC ritiene necessario fare chiarezza sulle variazioni dei prezzi degli oli lubrificanti tuttora in corso ma talora valutati inappropriati dal mercato rispetto alla quotazione del dollaro e del costo del petrolio degli ultimi giorni.

Oggi ogni tipo di consumo subisce in misura sensibile gli effetti del prezzo del barile, il comune cittadino però percepisce questa realtà soprattutto in riferimento al prezzo di due importanti e particolari prodotti: la benzina e il gasolio. Quando il prezzo del barile cala, anche il prezzo alla pompa si avvia a scendere, sia pur con un leggero ritardo.

Questo ritardo è molto più accentuato per i prodotti della lubrificazione e il motivo risiede in svariati fattori:

– La lavorazione del greggio per la produzione di basi lubrificanti rappresenta il ciclo di raffinazione più complesso esistente in raffineria, con la conseguenza che i prodotti ottenuti (circa 500 articoli diversi) sono quelli con il costo di lavorazione più elevato.

– Solo alcuni tipi di greggio sono adatti a essere trasformati in lubrificanti, ed essendo più pregiati e più scarsi la loro quotazione è sempre più elevata rispetto a quella presa a riferimento (Brent oppure WTI) che è poi la più nota, pertanto l’incidenza del costo della materia prima è superiore a quella degli altri prodotti petroliferi.

– Solo alcune raffinerie sono dotate di impianti per la produzione di lubrificanti, e sono sempre in numero minore ad averne, in quanto i costi di investimento e di gestione sono molto elevati.

– Infine, per i lubrificanti, la disponibilità del prodotto finito rispetto al momento dell’acquisto del greggio avviene in un tempo molto più lungo di quello necessario per passare dal greggio alla benzina. Così quando il prezzo del greggio si alza o si abbassa, quello della benzina segue a breve distanza, mentre quello dei lubrificanti ritarda.

Le imprese della lubrificazione aderenti al GAIL/Federchimica osservano che in questi mesi di settembre e ottobre il costo dei lubrificanti di base sta ancora assorbendo l’onda piena degli aumenti verificatisi in estate, e soltanto nel tardo autunno, se non accadranno altri fenomeni negativi, potrà ricollocarsi nella sua naturale posizione rispetto al barile.

Per una corretta interpretazione del mercato attuale e prossimo dei prodotti lubrificanti il GAIL suggerisce di seguire l’andamento a grandi linee del prezzo del barile e attendersi un ragionevole riequilibrio di un mercato normalizzato, augurandosi che ciò possa avvenire stabilmente.

Occorre inoltre tener presente i seguenti fattori: la domanda mondiale di lubrificanti è molto aumentata in questi anni; la frazione lubrificante è una parte molto piccola del barile di greggio, intorno all’1%; l’offerta è attualmente limitata non soltanto dalle quantità di greggio estratte e messe sul mercato, ma anche da capacità di raffinazione tarate sugli standard di una domanda storicamente assai minore di quella oggi; la domanda attuale è alimentata dai cosiddetti paesi emergenti, oggi ormai più che emersi, i quali assorbono quantità tali da generare una inconsueta tensione nel mercato globale dei lubrificanti.

Un solo giorno per installare il primo ponte di plastica presente in Europa
07/10/2008 Il nuovo ponte sorge vicino a Friedberg, nello Stato tedesco di Hesse. È stato costruito per conto dell’”Ufficio Statale Strade e Trasporti” di Hesse e rispetta gli standard Eurocode 2010: quelli del nuovo codice europeo emesso dalla Commissione europea per le costruzioni pubbliche.

La plastica rinforzata avrà un ruolo importante nella costruzione dei ponti. Mentre i tradizionali ponti in cemento armato richiedono tempi di costruzione più lunghi con disagi e limitazioni del traffico altrettanto lunghe, questo ponte è stato prefabbricato e poi trasportato in un blocco unico nel sito in cui è stato collocato. La messa in opera è durata meno di un giorno!

I punti a favore di tali realizzazioni non sono solo quelli economici. Nel caso di ponti tradizionali sono richieste opere di manutenzione abbastanza frequenti, nell’ordine di 15-20 anni. Il ponte di plastica invece, è la soluzione ideale per un progetto di lunga durata, infatti, non si prevedono interventi manutentivi prima di 50 anni in quanto i materiali compositi non sono soggetti a corrosione. I moderni materiali strutturali dovrebbero essere resistenti e durevoli, offrendo allo stesso tempo benefici ambientali e consentendo la massima libertà di progettazione.

L’industria europea delle materie plastiche contribuisce in maniera significativa al benessere in Europa, all’innovazione, ad una migliore qualità della vita dei cittadini, a un uso più efficiente delle risorse e alla protezione del clima. Oltre 1,6 milioni di persone lavorano in circa 50.000 aziende (soprattutto piccole e medie nel settore della trasformazione) con un fatturato superiore ai 280 miliardi di euro l’anno.

L’industria delle materie plastiche comprende i produttori di polimeri – rappresentati da PlasticsEurope, i trasformatori – rappresentati da EuPC e i costruttori di macchine – rappresentati dal Euromap.

Vento in poppa con 350-XL di Testo
08/10/2008 Quando si parla di vento in poppa all’aeroporto Leipzig/Halle, si riferisce principalmente all’enorme incremento nel volume di carico e all’aumento nel numero di passeggeri grazie alle nuove rotte a buon mercato. Tuttavia, l’espressione “vento in poppa” assume in un aeroporto un significato completamente diverso rispetto a quello che ha in una centrale combinata termoelettrica, che garantisce per esempio l’alimentazione di tutte le biglietterie e gli sportelli e la fornitura alle aree aeroportuali di acqua calda, riscaldamento, raffreddamento ed elettricità sulla base del principio della cogenerazione termoelettrica. In combinazione con l’utilizzo di una sostanza ecocompatibile quale il gas naturale, la centrale combinata termoelettrica contribuisce in misura significativa a migliorare il bilancio ambientale dell’aeroporto. Il fulcro della centrale è composto da tre motori a gas collegati a generatori (produzione di un megawatt a motore) per la generazione di energia dedicata.

L’elettricità ottenuta viene immessa nella rete interna dell’aeroporto. Tramite il circuito di raffreddamento e lo scambiatore di calore, il calore rilasciato viene usato per fornire acqua calda e calore all’edificio e per generare energia di raffreddamento in estate per mezzo di un convertitore ad assorbimento. Il livello di utilizzo dell’energia primaria da parte della centrale è quindi elevato. Analisi regolari dei gas combusti assicurano la conformità con i valori limite di emissione prescritti e, al contempo, la massima efficienza di combustione. A tal fine, i tecnici dell’assistenza e manutenzione di August Storm GmbH & Co. KG si affidano ai sistemi precisi e pratici di analisi dei gas combusti 350-XL di Testo.

Testo 350-XL è un analizzatore portatile di gas combusti che effettua misure su base estrattiva e può funzionare anche come dispositivo fisso per un certo periodo di tempo, grazie alle sue particolari caratteristiche (preparazione Peltier integrata del gas di misura con una pompa a tubo flessibile per lo smaltimento controllato della condensa, azzeramento automatico dei sensori, valvola aria fresca per misure prolungate della durata di diverse ore, più altre caratteristiche).

A seconda delle richieste ed esigenze del cliente, il sistema di analisi dei gas combusti testo 350-S/-XL è composto da un’unità di controllo, un analizzatore e una sonda per gas combusti. Sul campo, l’unità di controllo staccabile permette di gestire con facilità le distanze spesso lunghe tra il punto di campionamento dei gas combusti e il motore o il suo terminale di comando. Gli effetti sui gas combusti possono quindi essere letti direttamente dal display durante i lavori di impostazione ed essere documentati dalla stampante integrata.

I tecnici dell’assistenza Storm incaricati della manutenzione permanente garantiscono quindi le impostazioni corrette per un’efficienza ottimale della combustione e il “vento in poppa” ecologico all’aeroporto Leipzig/Halle.

GE Energy: Iberdrola sceglie la tecnologia Low Voltage Ride-Thru
08/10/2008 L’entrata in vigore di nuovi standard mirati a una maggiore affidabilità delle reti di distribuzione elettrica ha portato la società spagnola Iberdrola Renewables a scegliere la tecnologia GE Energy per effettuare l’aggiornamento delle turbine installate presso le centrali eoliche delle regioni di Castilla La Mancha, Murcia e Rioja.

GE Energy monterà sulle 290 turbine eoliche GE da 1,5 Mw, installate nelle tre regioni sopracitate, i nuovi convertitori di frequenza basati sull’innovativa tecnologia proprietaria Low Voltage Ride Thru (Lvrt) che permette il funzionamento ininterrotto delle unità eoliche pur in presenza delle più diverse tipologie di disturbi sulla rete di distribuzione elettrica.

Il progetto avviato con Iberdrola rappresenta il primo aggiornamento alla tecnologia Lvrt da parte di GE per quanto riguarda le unità eoliche distribuite sul territorio europeo. Il team di GE in Spagna preposto alle operazioni sul campo si occuperà delle installazioni.

I componenti elettronici della tecnologia Lvrt di GE sono progettati per garantire capacità ride-through pari o inferiori al 15% del voltaggio di rete per un tempo massimo di 500 ms. La tecnologia LVRT di GE fa parte della famiglia di prodotti WindRide-Thru, che include anche Zero Voltage Ride-Thru. Entrambi i pacchetti sono progettati per rispettare i requisiti attuali e futuri di affidabilità della rete di distribuzione ovunque nel mondo.

Le centrali eoliche di Iberdrola generano energia per 7.608 Mw a livello mondiale, e la Società sta lavorando alla installazione di altri 1.686 Mw di potenza eolica. GE Energy è uno dei maggiori fornitori di turbine eoliche di Iberdrola. Di recente Iberdrola Renewables ha annunciato l’acquisto di altre 200 turbine eoliche GE da 1,5 Mw in grado di generare 300 Mw di potenza, ovvero una quantità di energia sufficiente per 75.000 nuclei famigliari. Queste turbine saranno prodotte e consegnate entro il 2010.

Conergy consegna l’impianto fotovoltaico di Sin An
08/10/2008 Il Gruppo Conergy ha portato a termine con successo la costruzione del più grande impianto fotovoltaico asiatico. L’impianto, con una potenza di picco di 19,6 MW e un valore di 90 milioni di euro, è situato nella Corea del Sud, presso la città di Sin An, a Sud-Ovest della capitale Seul.

Conergy ha completato il progetto sei mesi prima del termine previsto e il committente, Dongyang Engineering & Construction Corporation, ha già affidato a Conergy l’espansione dell’impianto a 24 MW, per un valore di altri 20 milioni di euro, da ultimare entro la fine dell’anno.

Il progetto, iniziato nel maggio 2007, occupa 600.000 m22, ha coinvolto 230 esperti e produrrà 27.000 MWh di elettricità pulita ogni anno, sufficienti per il consumo di oltre 6.000 famiglie. Saranno così evitate le emissioni in atmosfera di 20.000 tonnellate di CO2 all’anno.

Una volta completata l’estensione a 24 Mw, il sistema coprirà un’area di 720.000 m2, pari a 96 campi da calcio, e con una produzione annuale di 33.000 MWh di energia, coprirà il fabbisogno di 7.200 nuclei familiari.

Sia An sarà la città con il più grande impianto fotovoltaico con inseguitori monoassiali del mondo, dove saranno utilizzati 69 sistemi di montaggio a inseguimento Conergy SolarOptimus, che incrementano la resa energetica fino al 20% in più. L’impianto da 24MW ridurrà le emissioni di anidride carbonica di 24.000 tonnellate all’anno, l’equivalente di 168.000 alberi piantati.

Acquisti verdi alla fiera di Cremona il 9-10 ottobre
09/10/2008 Qualcosa si muove. Da poco tempo, anche in Italia, iniziano a crescere le iniziative per integrare le scelte della Pubblica Amministrazione con il rispetto per l’ambiente. A Cremona il 9 e 10 ottobre si terrà la seconda fiera Compraverde-Buygreen, il forum internazionale degli acquisti verdi dedicato al Green Procurement. L’evento è promosso da Provincia di Cremona, Coordinamento Nazionale delle Agende 21 Locali Italiane, Regione Lombardia insieme a Ecosistemi-SDI Group e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c., con numerose altre collaborazioni.

La due giorni proporrà una serie di progetti ed esperienze di comuni, province, scuole, aziende, enti e associazioni, in ambito di efficienza energetica, raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti, di utilizzo di fonti per le energie rinnovabili e promozione del commercio equo per la ristorazione. Le testimonianze esposte durante il forum, proporranno le scelte eco-compatibili operate dagli enti per l’acquisto di beni e servizi. Il titolo della fiera, “Compravende-Buygreen”, punta a sensibilizzare la Pubblica Amministrazione riguardo all’impatto ambientale di ogni bene e servizio nel corso dell’intero ciclo di vita.

“La seconda edizione del Forum è per noi una scommessa già vinta ed è la testimonianza concreta di come il nostro territorio sia ormai riconosciuto anche a livello europeo esempio da seguire per chi vuole acquistare pensando all’ambiente e alla salute – ha esordito così Giuseppe Torchio presidente della Provincia di Cremona – sono numerosi i progetti che ci vedono protagonisti nel promuovere metodologie ed esperienze concrete per la sistematizzazione di criteri ecologici nelle forniture pubbliche”.

L’evento vede in rassegna oltre 100 espositori, 35 appuntamenti culturali tra convegni, seminari e workshop, e più di 200 relatori nazionali e internazionali.

50 anni di Inquinamento – Passato, presente e futuro dell’ambiente
09/10/2008 Quando mezzo secolo fa usciva il primo numero di Acqua Industriale, la rivista che sarebbe diventata l’attuale Inquinamento, la parola ecologia in Italia era quasi sconosciuta. Da allora la rivista ha tracciato una precisa linea di politica ambientale e ha seguito con particolare attenzione i momenti più significativi del dibattito sull’ambiente anche nel nostro Paese fornendo indirizzi puntuali.

Per festeggiare questo anniversario, esponenti di rilievo dell’Università e di Istituti di ricerca ambientale, nonché membri del comitato tecnico-scientifico di Inquinamento, si incontrano per ricordare i 50 anni di storia della Rivista e dell’Ecologia. Di seguito il programma dell’evento:

– ore 12.00 – Introduzione e saluto di benvenuto (Luciano Morselli, Università di Bologna – Polo di Rimini)
– ore 12.15 – Storia di Inquinamento (Paolo Berbenni, DIIAR – Politecnico di Milano)
– ore 12.30 – 50 anni di legislazione ambientale (Pasquale Giampietro, avvocato in Roma, già consigliere di Cassazione)
– ore 12.45 – Evoluzione delle tecnologie per il risanamento e la tutela dell’ambiente (Luigi Campanella, Università La Sapienza – Roma)
– ore 13.00 – Qualità dell’aria: ieri e oggi (Ivo Allegrini, IIA-CNR – Roma)
– ore 13.15 – Quanto vale oggi l’ambiente (Marco Frey, Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa)
– ore 13.30 – Buffet

Mita Biorulli compra Simeco
09/10/2008 Prosegue con questa acquisizione il percorso di sviluppo con l’ampliamento dell’offerta di prodotti iniziato nel 2001 con la scissione di Mita nelle attività relative al trattamento delle acque, che comprende già sistemi per la decantazione e disoleazione a pacchi lamellari, sistemi di filtrazione su sabbia e sistemi di flottazione.

prodotti
Nercos: Flusstronic 3.1, controllori elettronici di flusso di acqua
07/10/2008 L’azienda padovana ha deciso di rendere ancora più intuitivi e rapidi l’utilizzo e il controllo di Flussotronic 3.1 dotandolo di un display digitale per leggere in tempo reale l’andamento della pressione presente nell’impianto.

Con questa nuova funzionalità Flusstronic mantiene inalterate le ottime prestazioni di sempre consentendo al contempo una verifica immediata e continuativa della pressione di lavoro presente nelle tubazioni con tempestiva segnalazione di eventuali loro perdite.

Flusstronic 3.1 Display ha di serie una pressione di partenza preregolabile da 1,5 a 3,5 bar con intervalli di esercizio di 0,5 bar. A richiesta, per impianti di importanti dimensioni, è regolabile da 1,5 a 5,5 bar con intervalli di 1 bar. Inoltre, può essere fornito a richiesta con modalità di switching universale (100-240 V~) per evitare che qualsiasi sbalzo di corrente, anche enorme, lo possa danneggiare.

In aggiunta, è dotato di un sensore ceramico unico sul mercato e, a tutela dell’integrità della pompa su cui è applicato, è impostato con una limitazione della pressione massima di ripartenza di 1 bar inferiore rispetto alla reale pressione massima della pompa riconosciuta dal controllore di flusso. È altresì programmato per riavviare la pompa in presenza di significativi sbalzi di pressione o per arrestarla per assenza di acqua mentre, attraverso la funzione “allarme marcia a secco”, segnala, tramite una spia, l’avvenuta interruzione del funzionamento della pompa e in automatico prova a riavviarsi indefinitamente ogni 20 minuti per 10 secondi fino a che non si ripristini il flusso d’acqua.