Edizione N° 25 del 11 aprile 2007

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 25 del 11 aprile 2007


prodotti
Crowcon: due nuove versioni per il rivelatore monouso per gas più semplice al mondo
12/04/2007 Un’altra esclusiva di questi prodotti è che non richiedono alcun tirocinio di tipo speciale. I rilevatori Eikon sono ideali per l’uso temporaneo da parte di visitatori e appaltatori presso cantieri di lavoro, oppure per le operazioni di manutenzione dopo lo spegnimento degli impianti.

Ora la gamma di rivelatori Eikon consente di appurare la presenza di cinque gas pericolosi, compresi solfuro di idrogeno, ossigeno e monossido di carbonio. Offre tutta la comodità del rilevamento dei gas senza richiedere alcuna manutenzione, in tutta una serie di nuovi settori come il trattamento delle acque potabili e di scolo e applicazioni presso impianti chimici, raffinerie, impianti di refrigerazione, distillerie, cartiere e nella produzione di fertilizzanti.

Eikon è lungo meno di 70 mm ed è un dispositivo di controllo personale, robusto e intrinsecamente sicuro, in grado di operare in modo continuo non appena l’utente lo accende staccando l’apposita striscia di attivazione. Poiché non è possibile spegnere l’unità ed essa non presenta comandi esterni, Eikon è totalmente a prova di manomissione.

I rivelatori Eikon sono sigillati a norma IP65 e avvertono l’utente della presenza di gas generando un potente allarme di 94 dBA e attivando quattro Led ad alta intensità, visibili da qualsiasi posizione. Inoltre, l’unità è impostabile per generare un segnale acustico e per attivare una spia lampeggiante, con cui l’utente ha sempre la sicurezza della funzionalità del rivelatore. Il corretto funzionamento è comunque verificabile in qualsiasi momento, avviando la procedura di autodiagnostica. Verso la fine della vita utile, sull’unità iniziano a lampeggiare tre volte i Led corrispondenti al numero di settimane di funzionalità residua. Infine, se desidera l’utente può specificare accessori per bump test, calibrazione e rintracciabilità.

Al termine della vita utile, i rivelatori Eikon possono essere resi a Crowcon per il riciclo.

Ingersoll Rand: paranco pneumatico conforme Atex per applicazioni agroalimentari
12/04/2007 Il motore brevettato Rotorair, motore a ingranaggi in due parti sviluppato da Ingersoll Rand, associato a una regolare manutenzione, garantisce al paranco una durata di oltre 10 anni. È in grado di sollevare carichi compresi tra 250 e 980 kg.

Nello sviluppo della versione conforme Atex di Palair Premium, il team tecnico di Ingersoll Rand è riuscito a mantenere le proprietà iniziali del paranco progettato per ambienti sterili: assenza di lubrificazione dell’aria, catena elettrozincata, carter in acciaio inox, possibilità di pulizia ad alta pressione. Palair Premium è stato il primo paranco pneumatico a catena a essere approvato dall’Usda (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti). Nella versione Atex, l’insieme degli elementi meccanici in movimento è stato riprogettato in bronzo o in acciaio inox, il motore e i sistemi meccanici sono stati ricoperti da un carter a tenuta stagna ed è stato aggiunto un sistema di ventilazione al motore, in modo da eliminare il rischio di formazione di sacche di gas sotto pressione; le ruote del carrello sono disponibili in bronzo o acciaio inox, mentre dadi e bulloni sono in acciaio inox. In alternativa, è stata proposta una versione conforme Atex zona 1.

Il paranco Palair Premium Atex supporta la pulitura a pressione (ad acqua o vapore), in quanto tutte le zone incavate soggette a possibile ritenzione di acqua sono dotate di canalette di scolo. Dispone di un limitatore di carico come standard, nonché di un freno a disco automatico a compensazione d’usura, protetto da un carter a tenuta stagna. Un’impugnatura ad alta sensibilità consente di modificare con la massima sicurezza la velocità di salita o discesa del carico. L’impugnatura è dotata inoltre come standard di un tasto di arresto di emergenza. L’operatore è quindi in grado di controllare la velocità con una mano e guidare lateralmente il carico con l’altra. A richiesta, sono disponibili inoltre numerose opzioni, quale il guidacatena in polimero ad alta densità.

notizie
L’acqua è uguale per tutti, un diritto naturale dell’umanità
21/03/2007 L’acqua, la più importante risorsa del nostro pianeta, è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra ed è patrimonio dell’umanità. L’accesso all’acqua è un diritto fondamentale
e inalienabile, che va garantito a tutti. Eppure l’abitudine allo spreco e la noncuranza ci fanno spesso perdere di vista la necessità di proteggere questa risorsa.

L’acqua è uno degli elementi che maggiormente subiscono l’impatto del cambio climatico: lo scioglimento dei ghiacciai è aumentato dell’1% annuo negli ultimi 35 anni, con una conseguente riduzione delle riserve di acqua potabile. Ma anche la diminuzione della portata dei fiumi e delle precipitazioni nell’area mediterranea – che favorisce i processi di desertificazione – sono fenomeni che sempre più assottigliano le riserve di acqua potabile.

Una responsabilità dei paesi ricchi e industrializzati, che rappresentano meno del 20% della popolazione mondiale e consumano oltre il 60% dell’energia prodotta; con ricadute ambientali che si fanno sentire in maniera più catastrofica nei paesi più poveri del Sud del mondo, meno preparati ad adattarsi agli impatti.

Il 22 marzo 2007 Legambiente Liguria, Cospe ed Amref con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Liguria organizzano una giornata dedicata a una corretta gestione della risorsa “ACQUA” come bene comune e diritto di tutti. I temi analizzati saranno quelli dei cambiamenti climatici, dei conflitti collegati a una sbagliata gestione dell’oro blu, del diritto e dell’accesso a un bene così importante e prezioso.

La giornata si aprirà alle ore 10.30 presso la Sala Sivori con lo spettacolo teatrale dedicato alle scuole elementari “L’albero del deserto” organizzato dal Teatro del Piccione.

Nel pomeriggio alle ore 16.30 presso l’Associazione Culturale Satura si terrà invece il convegno “Clima, deserti, salute… non c’e’ acqua da perdere al quale parteciperanno l’Assessore all’Ambiente della Regione Franco Zunino, Cospe, Amref, Legambiente Liguria e il Comitato Nazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua.

Al termine dell’incontro sarà dedicato uno spazio al Coordinamento ligure per la raccolta di firme per la legge di ripubblicizzazione dell’acqua.

Cina: Fiera per il trasferimento di tecnologie e la collaborazione economica
12/04/2007 Le autorità dell’industria informatica presso il Governo della Provincia di Fujian faranno formale invito alla delegazione italiana e ospiteranno la stessa durante l’evento.

I settori di particolare interesse per la collaborazione con l’Italia nel 2007 sono: tecnologie informatiche in generale (prodotti per usi civili), impianti di telecomunicazioni, automazione industriale, apparecchi e strumenti con tecnologia elettronica. Le modalità di collaborazione con le società italiane riguardano: trasferimento di tecnologia, cooperazione commerciale, joint venture, impresa totalmente a capitale straniero.

Entro il 15 maggio 2007 E.C.I.C. preparerà una sintesi in lingua cinese della “desiderata” di ogni azienda italiana partecipante che sarà inoltrata alla autorità dell’industria informatica della Provincia di Fujian in modo da incrementare la possibilità di trovare i partner cinesi desiderati.

La delegazione sarà composta da un massimo di 20 persone selezionate da E.C.I.C. in funzione della più alta probabilità di chiudere rapporti con le controparti cinesi sulla base delle informazioni fornite dalle aziende interessate.

Le aziende la cui richiesta di adesione alla missione a Fuzhou sarà confermata da E.C.I.C. dovranno firmare un accordo di partecipazione entro il 10 maggio 2007. I dettagli saranno comunicati alle aziende preselzionate da E.C.I.C. entro la fine aprile 2007.

Bosch riconferma il proprio impegno per la tutela dell’ambiente
05/11/2007 Bosch sostiene il piano proposto dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel, che prevede di ridurre le emissioni di anidride carbonica in Germania del 40% entro il 2020. Un impegno a 360 gradi, quello di Bosch che, oltre le tecnologie per l’automotive, si concentra anche nello sviluppo e nella produzione di tecnologie che sfruttano l’energia solare, eolica e geotermica.

Nel 2006, l’azienda tedesca ha investito 3,3 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo, equivalenti al 7,7% del fatturato. Più del 40% di tale ammontare (1,4 miliardi di euro) è direttamente correlato alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia delle risorse naturali. In termini di brevetti, sempre nel 2006, ne sono stati depositati circa 3 mila, dei quali il 36% inerenti all’ecologia. Circa il 50% di questi ultimi, contribuisce a ridurre l’utilizzo di carburanti, contenendo le emissioni di CO2.

Massimo Guarini, amministratore delegato di Bosch in Italia, dichiara: “Forniamo tecnologie e servizi a livello globale e riteniamo di essere sulla giusta via per affrontare le sfide della globalizzazione economica ed ecologica. La nostra presenza a livello internazionale e a livello settoriale è talmente ampia”, continua Guarini “da consentirci di fornire risposte tecnologiche che vanno ben oltre i confini europei e al di là del settore automobilistico.

Il business dei sistemi volti all’ultizzo delle energie rinnovabili è in significativo aumento. Bosch prevede, con i suoi marchi Junkers, e.l.m. lebanc, Buderus e Rexroth, di incrementare il fatturato di questi sistemi, raggiungendo più di un miliardo di euro entro il 2010 e raddoppiando così il valore del 2006.

Nei prossimi anni, a livello mondiale, Bosch investirà circa 300 milioni di euro nell’espansione della produzione di turbine eoliche. Entro il 2009, invece, le vendite di pannelli solari Bosch, sempre con i marchi Junkers, e.l.m. leblanc e Buderus, supereranno le 300 mila unità, più del triplo rispetto al 2006.

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L’acqua è uguale per tutti, un diritto naturale dell’umanità
21/03/2007 L’acqua, la più importante risorsa del nostro pianeta, è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra ed è patrimonio dell’umanità. L’accesso all’acqua è un diritto fondamentale
e inalienabile, che va garantito a tutti. Eppure l’abitudine allo spreco e la noncuranza ci fanno spesso perdere di vista la necessità di proteggere questa risorsa.

L’acqua è uno degli elementi che maggiormente subiscono l’impatto del cambio climatico: lo scioglimento dei ghiacciai è aumentato dell’1% annuo negli ultimi 35 anni, con una conseguente riduzione delle riserve di acqua potabile. Ma anche la diminuzione della portata dei fiumi e delle precipitazioni nell’area mediterranea – che favorisce i processi di desertificazione – sono fenomeni che sempre più assottigliano le riserve di acqua potabile.

Una responsabilità dei paesi ricchi e industrializzati, che rappresentano meno del 20% della popolazione mondiale e consumano oltre il 60% dell’energia prodotta; con ricadute ambientali che si fanno sentire in maniera più catastrofica nei paesi più poveri del Sud del mondo, meno preparati ad adattarsi agli impatti.

Il 22 marzo 2007 Legambiente Liguria, Cospe ed Amref con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Liguria organizzano una giornata dedicata a una corretta gestione della risorsa “ACQUA” come bene comune e diritto di tutti. I temi analizzati saranno quelli dei cambiamenti climatici, dei conflitti collegati a una sbagliata gestione dell’oro blu, del diritto e dell’accesso a un bene così importante e prezioso.

La giornata si aprirà alle ore 10.30 presso la Sala Sivori con lo spettacolo teatrale dedicato alle scuole elementari “L’albero del deserto” organizzato dal Teatro del Piccione.

Nel pomeriggio alle ore 16.30 presso l’Associazione Culturale Satura si terrà invece il convegno “Clima, deserti, salute… non c’e’ acqua da perdere al quale parteciperanno l’Assessore all’Ambiente della Regione Franco Zunino, Cospe, Amref, Legambiente Liguria e il Comitato Nazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua.

Al termine dell’incontro sarà dedicato uno spazio al Coordinamento ligure per la raccolta di firme per la legge di ripubblicizzazione dell’acqua.

Cina: Fiera per il trasferimento di tecnologie e la collaborazione economica
12/04/2007 Le autorità dell’industria informatica presso il Governo della Provincia di Fujian faranno formale invito alla delegazione italiana e ospiteranno la stessa durante l’evento.

I settori di particolare interesse per la collaborazione con l’Italia nel 2007 sono: tecnologie informatiche in generale (prodotti per usi civili), impianti di telecomunicazioni, automazione industriale, apparecchi e strumenti con tecnologia elettronica. Le modalità di collaborazione con le società italiane riguardano: trasferimento di tecnologia, cooperazione commerciale, joint venture, impresa totalmente a capitale straniero.

Entro il 15 maggio 2007 E.C.I.C. preparerà una sintesi in lingua cinese della “desiderata” di ogni azienda italiana partecipante che sarà inoltrata alla autorità dell’industria informatica della Provincia di Fujian in modo da incrementare la possibilità di trovare i partner cinesi desiderati.

La delegazione sarà composta da un massimo di 20 persone selezionate da E.C.I.C. in funzione della più alta probabilità di chiudere rapporti con le controparti cinesi sulla base delle informazioni fornite dalle aziende interessate.

Le aziende la cui richiesta di adesione alla missione a Fuzhou sarà confermata da E.C.I.C. dovranno firmare un accordo di partecipazione entro il 10 maggio 2007. I dettagli saranno comunicati alle aziende preselzionate da E.C.I.C. entro la fine aprile 2007.

Bosch riconferma il proprio impegno per la tutela dell’ambiente
05/11/2007 Bosch sostiene il piano proposto dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel, che prevede di ridurre le emissioni di anidride carbonica in Germania del 40% entro il 2020. Un impegno a 360 gradi, quello di Bosch che, oltre le tecnologie per l’automotive, si concentra anche nello sviluppo e nella produzione di tecnologie che sfruttano l’energia solare, eolica e geotermica.

Nel 2006, l’azienda tedesca ha investito 3,3 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo, equivalenti al 7,7% del fatturato. Più del 40% di tale ammontare (1,4 miliardi di euro) è direttamente correlato alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia delle risorse naturali. In termini di brevetti, sempre nel 2006, ne sono stati depositati circa 3 mila, dei quali il 36% inerenti all’ecologia. Circa il 50% di questi ultimi, contribuisce a ridurre l’utilizzo di carburanti, contenendo le emissioni di CO2.

Massimo Guarini, amministratore delegato di Bosch in Italia, dichiara: “Forniamo tecnologie e servizi a livello globale e riteniamo di essere sulla giusta via per affrontare le sfide della globalizzazione economica ed ecologica. La nostra presenza a livello internazionale e a livello settoriale è talmente ampia”, continua Guarini “da consentirci di fornire risposte tecnologiche che vanno ben oltre i confini europei e al di là del settore automobilistico.

Il business dei sistemi volti all’ultizzo delle energie rinnovabili è in significativo aumento. Bosch prevede, con i suoi marchi Junkers, e.l.m. lebanc, Buderus e Rexroth, di incrementare il fatturato di questi sistemi, raggiungendo più di un miliardo di euro entro il 2010 e raddoppiando così il valore del 2006.

Nei prossimi anni, a livello mondiale, Bosch investirà circa 300 milioni di euro nell’espansione della produzione di turbine eoliche. Entro il 2009, invece, le vendite di pannelli solari Bosch, sempre con i marchi Junkers, e.l.m. leblanc e Buderus, supereranno le 300 mila unità, più del triplo rispetto al 2006.

notizie
Investimenti incoraggiati per il riciclo delle acque industriali.
11/04/2007 La mancanza di acqua sta diventando un problema sempre più pressante a livello globale in particolare nell’Europa del Sud e in Medio Oriente. Le Nazioni Unite parlano addirittura di crisi dell’acqua come del problema più serio tra quelli ambientali. Una delle soluzioni è sicuramente rappresentata dal riciclo dell’acqua. Su questa questione Frost & Sullivan ha condotto una ricerca relativa al mercato del riciclo delle acque industriali e quello del riutilizzo della strumentazione che, secondo le previsioni, potrebbe subire uno straordinario aumento nei prossimi cinque-dieci anni.

Il mercato industriale per il riciclaggio dell’acqua e il riutilizzo delle strumentazioni in Europa e nel Medio Oriente ha permesso di guadagnare 279 milioni di dollari in un periodo di tre anni dal 2003 al 2005. Con una crescita anticipata del 7% circa, questo mercato ha un potenziale stimato pari a 531 milioni di dollari dal 2012 al 2014.

La siccità in Spagna, Portogallo, Italia, Francia e Grecia, la mancanza di acqua nel Regno Unito come anche una fornitura limitata di acqua dolce nel Medio Oriente sono elementi che fanno riflettere sul futuro e dovrebbero spingere i mercati verso il riciclo dell’acqua e il riutilizzo. Ciò potrebbe portare a un aumento della domanda per le soluzioni e la strumentazione necessarie.

Sia i partecipanti dell’industria sia gli utenti finali riconoscono che l’utilizzo di valide soluzioni per il riciclaggio dell’acqua e il riutilizzo delle strumentazioni costituiscono una misura a lungo termine per garantire un miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, molti venditori ritengono che questo tipo di soluzioni siano inaccessibili a causa della mancanza di sviluppo e sono più preoccupati della lunga attesa necessaria per avere un ritorno dei loro investimenti.
“La tendenza attuale dell’utente finale è quella di implementare soluzioni a basso costo di riciclaggio dell’acqua e di riutilizzo della strumentazione almeno per il momento, per poi aggiornarsi con strumentazioni e soluzioni migliori”, spiegano gli analisti di Frost & Sullivan che hanno curato la ricerca.

Per i nuovi partecipanti non è facile penetrare il mercato del riciclaggio delle acque industriali e del riutilizzo della strumentazione. Il costo relativamente basso dell’acqua dolce come anche la mancanza di potere di spesa del capitale degli utenti e il tempo trascorso ad attendere i guadagni di profitti costituiscono un freno. “Anche per i nuovi partecipanti al mercato – spiegano ancora a Frost & Sullivan -, i cicli di vendita sono lunghi e costosi e possono essere necessari anche due anni di ricerca per studiare una soluzione. Inoltre, alla fine, non vi è nessuna garanzia che gli utenti finali adotteranno quella soluzione. Per questo motivo molti partecipanti stanno gestendo il riciclo delle acque industriali e i progetti di riutilizzo in modo mirato. Questo provoca uno sviluppo lento del mercato”.

Mentre le industrie stanno aggiornando gli impianti per il trattamento delle acque reflue, le direttive dell’IPPC (Prevenzione e Controllo integrati dell’Inquinamento Industriale) si stanno concentrando sulla promozione di tecnologie di riciclaggio delle acque e di riutilizzo per una crescita sostenuta.

La mappa della crescita a lungo termine vede inoltre la presenza di misure per la riduzione dell’acqua introdotte in Europa come ad esempio delle limitazioni idriche. Inoltre, il Regno Unito, obbligato dalle restrizioni in materia idrica dovute alle condizioni di siccità, sta offrendo riduzioni delle imposte per quelle industrie che investono in tecnologie che consentano di risparmiare acqua, promettendo così una crescita a doppia cifra per questo mercato.

Se siete interessati a un opuscolo elettronico che possa fornire ai produttori, agli utenti finali e agli altri partecipanti del processo industriale una panoramica secondo l’ultima analisi di mercati del riciclaggio delle acque industriali e del riutilizzo delle strumentazioni in Europa e nel Medio Oriente, inviate una mail a Chiara Carella, della Corporate Communications al seguente indirizzo chiara.carella@frost.com contenente le seguenti informazioni: il vostro nome, il nome della vostra società, la ragione sociale, il numero di telefono, il numero di fax, il vostro indirizzo email; indicate inoltre come siete venuti a conoscenza dell’opuscolo. Dopo aver inviato queste informazioni, riceverete il prospetto informativo via email.

Gestire i rifiuti pericolosi, giornata di studio organizzata da Iswa, International Solid Waste Association
11/04/2007 L’iniziativa propone agli operatori e agli amministratori pubblici, oltre a un aggiornamento sulla situazione in alcuni paesi Europei, anche un momento di confronto aperto con aziende pubbliche e private italiane che operano nel settore, che forniranno ai partecipanti utili indicazioni sulla corretta gestione dei rifiuti pericolosi e sulle opportunità di mercato in questo settore.

La giornata prevede la mattina di lavoro in aula e nel pomeriggio una visita al moderno impianto Ecolombardia®4, con la possibilità di scambio di informazioni tecniche con una delle maggiori società consortili d’Europa per la termovalorizzazione dei rifiuti industriali, i cui soci sono aziende dai cui cicli produttivi derivano rifiuti fluidi e solidi o imprese che svolgono attività di raccolta rifiuti da una pluralità di produttori.

DNV proclamato miglior organismo di verifica indipendente delle emissioni di gas a effetto serra
11/04/2007 DNV (Det Norske Veritas) è il miglior ente di convalida e verifica indipendente per i progetti volti a contrastare i cambiamenti climatici. Il riconoscimento gli è stato assegnato per il terzo anno consecutivo dalla rivista specializzata Environmental Finance, al termine dell’indagine annuale sui protagonisti del mercato dei nuovi servizi per la gestione delle problematiche ambientali. All’indagine 2006 hanno partecipato oltre 900 aziende, che hanno votato i migliori operatori nelle diverse categorie (Best Trading Company, Best Project Developer, Best Broker ecc.) e nei diversi mercati di riferimento: Protocollo di Kyoto, mercato europeo delle emissioni, quelli analoghi di Gran Bretagna e Nord America, ecc.

DNV si è aggiudicata il titolo di Best Validation and Verification Company per i progetti basati sui meccanismi del Protocollo di Kyoto: Clean Development Mechanism (CDM) e Joint Implementation (JI).

DNV è stato tra i primi enti ad ottenere l’accreditamento dall’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) come designated operational entity (DOE) per la validazione e la verifica di progetti CDM in selezionati ambiti settoriali. DNV è leader assoluto di questo mercato con circa il 49% dei progetti registrati dal CDM Executive Board dell’UNFCCC, che recentemente hanno raggiunto quota 500.

Secondo i dati forniti dall’UNFCCC, i progetti CDM sono stati realizzati in più di 40 Paesi e hanno generato finora più di 31 milioni di crediti CER (certified emission reduction), ciascuno dei quali equivalente a una tonnellata di biossido di carbonio, il gas principalmente responsabile del riscaldamento globale. Si prevede che il meccanismo genererà più di 1,8 miliardi di CER nel primo periodo di adempimento degli obblighi del Protocollo di Kyoto – che si concluderà nel 2012 – , un valore equivalente alle emissioni annuali prodotte complessivamente da Canada, Francia Spagna e Svizzera.

Fino ad oggi, per i 500 progetti implementati, sono stati emessi più di 31 milioni di crediti di emissione – CER su un totale atteso di 740 milioni. Altri 950 progetti sono in fase di registrazione e si prevede che entro il 2012 questi forniranno 1,1 miliardi di CER.

Tra i progetti CDM convalidati da DNV citiamo il “Lianoning Zhangwu Wind Farm Project”, che ha l’obiettivo di produrre energia elettrica rinnovabile impiegando le risorse eoliche naturali. Grazie all’utilizzo di 29 turbine eoliche il sistema implementato è in grado di apportare un contributo netto di 51 414 MWh al sistema elettrico della Provincia di Liaoning, nel Nord Est della Cina. Si stima che il progetto genererà la riduzione annua di emissioni pari a 35.119 tonnellate di anidride carbonica. Il progetto inoltre contribuirà allo sviluppo sostenibile della regione non solo diminuendo le emissioni di gas effetto serra e l’uso di inquinanti, ma anche creando nuove opportunità di lavoro.

Costa Crociere formalizza un accordo con il Cial per il riciclo dell’alluminio
12/04/2007 Costa Crociere ha promosso due iniziative che confermano il suo impegno e il suo ruolo di primo piano nella salvaguardia dell’ambiente: un nuovo accordo con il Cial, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’alluminio, per il riciclo dell’alluminio a bordo delle sue navi e la pubblicazione del primo Bilancio Socio – Ambientale.

Grazie al nuovo accordo raggiunto con il Cial partirà in questi giorni a bordo delle navi Costa, per la prima volta in Italia in campo marittimo, una speciale raccolta differenziata. Su tutte le 11 navi della compagnia italiana che faranno scalo nel porto di Savona nel corso del 2007 e del 2008 sarà possibile raccogliere e avviare a riciclo i contenitori e gli imballaggi usati in alluminio: lattine per bevande, scatolette e fogli per alimenti, bombolette e vaschette in alluminio. Tutti i contenitori e gli imballaggi in alluminio saranno raccolti e depositati in appositi contenitori a bordo delle navi Costa e conferiti al Cial, che li avvierà a riciclo dando vita a nuovi prodotti e oggetti di uso comune: articoli per la casa, complementi d’arredo, strutture per edilizia o trasporti e tanto altro ancora, infinite volte.

L’alluminio è infatti riciclabile all’infinito e al 100%. Al momento il riciclo coinvolge le navi in sosta a Savona, ma Costa Crociere e il Cial stanno progettando di estendere l’iniziativa ad altri porti in Italia. Si stima che nel 2007 saranno raccolte a bordo delle navi Costa circa 50 tonnellate di contenitori e imballaggi in alluminio che, riciclate, potranno diventare l’equivalente di 58.000 nuove caffettiere moca, oppure 2.600 biciclette da città o ancora 3.300 cerchioni per auto. Quello che per gli ospiti e i membri dell’equipaggio di Costa Crociere sarà un semplice gesto, per l’ambiente sarà invece un grande contributo. Infatti, il riciclo dell’alluminio permette di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrlo dalla materia prima, la bauxite. Basti pensare che riciclando una sola lattina per bevanda si risparmia tanta energia da tenere acceso per 3 ore un televisore da 14 pollici.

La seconda importante iniziativa di Costa Crociere in tema ambientale e sociale riguarda la pubblicazione del suo primo Bilancio Socio-Ambientale, relativo all’anno fiscale 2005, che sarà disponibile sul sito web della Compagnia. Il bilancio è una pubblicazione volontaria, ed ha come obiettivo quello di comunicare con trasparenza i principali risultati ottenuti da Costa Crociere in materia sociale e ambientale, sia negli uffici italiani sia a bordo delle navi della sua flotta, risultati che vanno oltre il rispetto delle severe normative vigenti in materia.

Il Bilancio Socio-Ambientale di Costa Crociere ha le sue radici nel “BEST4”, il sistema integrato di quattro certificazioni volontarie che Costa, per prima nel mondo, ha ottenuto dal RINA nel 2004. Tale sistema consente di gestire in maniera integrata i diversi aspetti aziendali legati alla qualità (UNI EN ISO 9001 del 2000) , all’ambiente (UNI EN ISO 14001 del 2004), alla sicurezza (OHSAS 18001 del 1999) e alla responsabilità sociale (SA 8000 del 2001), garantendo la misurazione delle prestazioni aziendali e il miglioramento continuo.

Merloni Termosanitari apre nelle Marche un centro di competenza europeo per il solare termico
12/04/2007 MTS Group prevede di investire nello sviluppo di questo sito produttivo più di 5 milioni di euro in tre anni: lo stabilimento a regime occuperà più di 60 persone, fra le attività di produzione e il centro tecnico di ricerca e sviluppo e sarà il punto di riferimento di MTS Group per l’Europa nel settore del solare termico, dove opera coi marchi Ariston, Chaffoteaux&Maury ed Elco.

MTS Group concentrerà in questo stabilimento diverse attività riguardanti il solare termico: sarà sviluppata una produzione di sistemi e pannelli solari piani di differenti tipologie che arriverà in tre anni a una produzione di 300.000 mq annui, con possibilità di ulteriore ampliamento in relazione all’andamento futuro dei mercati; a ciò si affiancherà la realizzazione di un centro tecnico di ricerca e sviluppo, con relativi laboratori e un centro di stoccaggio.

MTS Group è l’azienda più globale nel settore del riscaldamento con oltre l’80% del fatturato generato all’estero. Nel 2005 il gruppo ha raggiunto un fatturato di 1,069 miliardi di euro, ha prodotto 6 milioni di pezzi in 22 stabilimenti situati in 10 Paesi. Conta 7.300 dipendenti, 38 filiali in 25 Paesi, una rete commerciale che copre oltre 150 Paesi in tutto il mondo. È presente come fornitore principale in tre settori di mercato (riscaldamento acqua sanitaria, riscaldamento e climatizzazione ambiente, componenti), offre una gamma completa di prodotti, sistemi e servizi (caldaie murali e a terra, scaldacqua, sistemi solari, climatizzatori, bruciatori, pompe di calore, servizi pre-post vendita, componenti elettrici ed elettronici) principalmente coi marchi Ariston, Chaffoteaux & Maury, Elco, Cuenod, Thermowatt.

Du Pont: una strategia per il lancio dei biocarburanti di nuova generazione
12/04/2007 “La nostra strategia sui bio-materiali parte dal presupposto che i prodotti, per poter avere successo nei mercati globali in cui operiamo oggi, devono offrire sia prestazioni elevate sia sostenibilità ambientale”, ha dichiarato Ranieri. “Grazie a tale strategia, DuPont, è ora in grado di offrire prodotti con elevate prestazioni derivati da materie prime agricole rinnovabili. Il biobutanolo è un perfetto esempio di biocarburante dotato di ottime prestazioni e sostenibilità ambientale”.

La strategia dei biocarburanti di DuPont è articolata in tre fasi: il potenziamento della resa della produzione di etanolo dai chicchi di mais attraverso il know-how scientifico e tecnologico di Pioneer Hi-Bred International, controllata di DuPont; lo sviluppo di tecnologie di conversione di altre materie prime agricole e “raccolti di energia” in biocarburanti; la scoperta di nuove tecnologie per la produzione di biocarburanti avanzati dotati di migliori proprietà energetiche.

La prima fase della strategia di DuPont è incentrata sullo sviluppo di biotecnologie per incrementare la resa del mais per ettaro e quella dell’etanolo dai chicchi, sul miglioramento delle tecniche di coltura nuove e tradizionali, nonchè sull’analisi predittiva della resa dell’etanolo da ibridi di mais.

DuPont e il Dipartimento Statunitense dell’Energia (DOE) finanzieranno un programma di ricerca teso allo sviluppo di una tecnologia in grado di convertire materie prime agricole non alimentari in etanolo. Tale programma prevede l’utilizzo della “paglia” della pianta del mais, ovvero i gambi, i tutoli e le foglie rimaste sui campi dopo la raccolta. Tale tecnologia è stata concessa in licenza a Broin, il maggiore produttore statunitense di etanolo tramite molitura a secco. Il DOE ha destinato ben 80 milioni di dollari al progetto di Broin per accelerare la creazione di una bioraffineria su scala commerciale presso l’impianto di Broin a Emmetsburg, Iowa. Ranieri ha sottolineato quanto il rapporto energetico, ovvero l’energia fornita divisa per l’energia utilizzata per produrre i biocarburanti cellulosici, sia superiore al rapporto energetico di produzione tanto dell’etanolo dai chicchi di mais che della benzina.

La partnership tra DuPont e BP per lo sviluppo di biobutanolo si basa sulla strategia di DuPont volta a immettere sul mercato biocarburanti avanzati al fine di incrementare l’uso dei biocarburanti nella benzina. Il biobutanolo, il primo prodotto con prestazioni avanzate immesso sul mercato dalle due società, risolve i problemi di stabilità del carburante in modo tale che le miscele di biobutanolo-benzina potranno essere distribuite attraverso le esistenti infrastrutture di rifornimento di carburante; accresce la flessibilità d’uso della miscela consentendo l’aggiunta di una maggiore quantità di biocarburante nella benzina; migliora l’efficienza del carburante (più chilometri al litro) rispetto ai biocarburanti di prossima commercializzazione e, infine, ottimizza le miscele etanolo-benzina riducendo la pressione di vapore. Il lancio del biobutanolo nel Regno Unito è previsto alla fine del 2007. La capacità produttiva globale sarà incrementata in base alle richieste del mercato.

Fusione per incorporazione di Schering in Bayer
12/04/2007 Nel 2006 il totale delle vendite delle due realtà ha superato i 10 miliardi di euro, mentre gli investimenti in R&D hanno raggiunto complessivamente 1,4 miliardi di euro.

La nuova realtà Bayer Schering Pharma integra il meglio di Bayer e Schering, aziende farmaceutiche stimate e note in tutto il mondo per i loro prodotti innovativi e di elevata qualità. Con la fusione, aree terapeutiche importanti (quali la ginecologia, la diagnostica per immagini e il sistema nervoso centrale) si aggiungono al portafoglio Bayer.

Snia ha firmato un contratto di acquisizione del gruppo spagnolo Undesa
12/04/2007 Snia ha sottoscritto un contratto per l’acquisizione del Gruppo Undesa, operante nel campo dei prodotti dell’oleochimica, con un’ampia base di primari clienti europei nei settori dei detergenti, cosmetici, pneumatici, coloranti, dei prodotti della chimica, delle materie plastiche e della farmaceutica. Produttore integrato verticalmente, Undesa, con fatturato consolidato 2006 di circa 80,2 milioni di euro, opera attraverso tre stabilimenti situati a Barcellona, Saragozza e Bologna con circa 200 dipendenti.

La transazione, che sarà perfezionata entro il 31 maggio 2007, riguardaa il 100% del capitale delle due società che compongono il gruppo Undesa: Union Derivan S.A. società di diritto spagnolo, attiva nella produzione, commercializzazione e lavorazione dei derivati di prodotti dell’oleochimica ad alto valore aggiunto, quali stearati, esteri, quadri-esteri, stabilizzatori etc; Undesa Italia, società di diritto italiano, attiva in particolare nella lavorazione, dal processo di idrolisi, della glicerina con vari gradi di purezza e nella separazione e distillazione degli acidi grassi.

Snia acquisirà direttamente Union Derivan, mentre Undesa Italia sarà acquisita dalla controllata Caffaro Chimica, le cui attività nell’ambito del biodiesel sono fortemente sinergiche. Il prezzo è stato convenuto in 24,5 milioni di euro e sarà corrisposto entro il 15 giugno 2007.

È previsto che i fondi di private equity spagnoli quali maggiori Soci Undesa (Dinamia Capital Privado, S.C.R.,S.A., Espiga Capital Inversion S.C.R., S.A.), concederanno contestualmente al pagamento, un finanziamento di 2,5 milioni di euro a Union Derivan, al fine di continuare a sostenere gli investimenti previsti nel piano industriale della società che sarà acquisita da Snia. Snia, inoltre, si è riservata la facoltà di far sottoscrivere ai venditori un aumento di capitale di Snia S.p.A. a loro riservato ex art. 2441 4° comma, per 5,5 milioni di eEuro, comprensivo di sovrapprezzo, e le cui azioni saranno sottoposte a un periodo di lock up di 5 mesi.

Il management team Undesa continuerà nella gestione delle due società oggetto dell’acquisizione integrando e interagendo con l’attuale management del Gruppo Snia.

Il Gruppo Undesa ha evidenziato nel 2006 un EBITDA di circa 4,3 milioni di euro e un Patrimonio Netto consolidato pari a circa 23,3 milioni di euro. Il totale delle attività immobilizzate è pari a circa 21,6 milioni di euro mentre l’attivo circolante ammonta a circa 28,1 milioni di euro. Le passività, comprensive del debito verso gli Istituti di Credito, pari a 4,1 milioni di euro, ammontano a complessivi 25,1 milioni di euro circa.

Le risorse finanziarie per l’acquisizione saranno reperite in parte mediante un finanziamento a medio termine (11 milioni di euro) ed in parte attraverso risorse proprie dell’azienda, così come previsto dal Piano Industriale illustrato agli Azionisti nell’Assemblea del 20 dicembre 2006.

DuPont e Honeywell firmano un accordo per lo sviluppo congiunto di refrigeranti
12/04/2007 I nuovi refrigeranti consentiranno alle case automobilistiche di adeguarsi alle nuove norme europee che prevedono l’impiego di refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP) per la climatizzazione (AC) dei veicoli. Gli attuali impianti di condizionamento aria utilizzano ancora idrofluorocarburi (HFC)-134a. La nuova normativa entrerà in vigore nel 2011 per i nuovi modelli di automobile e nel 2017 per tutti i veicoli in circolazione.

Ai sensi del contratto, DuPont e Honeywell lavoreranno insieme per individuare, sviluppare, collaudare e far approvare nuovi refrigeranti a basso GWP per fornire alternative economiche ad altre tecnologie attualmente al vaglio del settore automobilistico. Le case automobilistiche stanno infatti valutando diversi sistemi di climatizzazione al fine di individuare una soluzione economica a base di gas fluorinati, che sia compatibile con la tradizionale tecnologia dei sistemi di climatizzazione auto a base di HFC-134a e consenta una transizione meno onerosa verso la tecnologia a base di CO2.

Secondo le stime del settore, in tutto il mondo esistono oltre 400 milioni di auto dotate di impianto di condizionamento aria, per un consumo di mezzo chilo/un chilo di refrigerante ciascuno. I sistemi di climatizzazione con refrigeranti a base di fluoro, come quelli che Honeywell e DuPont intendono sviluppare, sono più efficienti da un punto di vista energetico rispetto ai sistemi a base di CO2, specialmente a temperature ambiente elevate.

Da un test di confronto condotto da DuPont fra i sistemi di AC mobile a base di refrigerante sostitutivo DuPont a basso GWP e i sistemi a base di CO2, risulta che un diffuso impiego di refrigeranti a base di fluoro potrebbe determinare una riduzione delle emissioni pari a un risparmio globale di carburante di oltre un miliardo di litri l’anno entro il 2017.

Air Liquide Italia sigla con Nestlè Italiana un contratto da 2,1 milioni di euro
12/04/2007 L’accordo, che rappresenta uno dei più importanti contratti del 2006 per Air Liquide Italia, riguarda, oltre alle utenze esistenti, la nuova linea di produzione europea del gelato Maxibon Pops che sarà prodotto presso lo stabilimento di Ferentino, nelle vicinanze di Frosinone. La nuova linea produttiva sostituirà quella attualmente operativa in Spagna, funzionante con sistema di refrigerazione meccanica, e produrrà 3 mila tonnellate di gelato all’anno.

Nestlé ha preferito la soluzione criogenica per diversi motivi, tutti riconducibili alla qualità: miglior aspetto del prodotto, riduzione significativa degli scarti.

L’azoto liquido, simile come aspetto all’acqua limpida, grazie alla sua bassissima temperatura, – 196 °C, è il mezzo refrigerante più rapido, grazie al quale gli alimenti con esso trattati conservano le originarie qualità nutrizionali e organolettiche. Il gelato è uno degli esempi migliori per sottolineare le grandi qualità di questo fluido, che grazie alle sue straordinarie caratteristiche consente di preparare un gelato senza richiedere l’ausilio di nessun macchinario o l’impiego di sostanze chimiche.

Henkel premia l’innovazione con due riconoscimenti
12/04/2007 All’insegna dell’innovazione e del continuo miglioramento dei propri prodotti, Henkel ha istituito il Research/Technology Invention Award che per il terzo anno consecutivo ha premiato i migliori team di ricercatori e ingegneri dell’azienda assieme alle università e agli enti loro partner.

I lavori svolti da questi gruppi di scienziati, caratterizzati da competenze interdisciplinari e da una dimensione fortemente internazionale, garantiscono a Henkel le basi per lo sviluppo di nuovi prodotti. Il successo di Henkel deriva proprio dalla strategia volta a coniugare la ricerca di base allo sviluppo di soluzioni pratiche e innovative con alto valore aggiunto, in grado di soddisfare le reali esigenze di consumatori e clienti.

488 vincitori, 108 progetti premiati: sono solo alcuni dei dati più significativi nei 25 anni di vita del Fritz Henkel Award for Innovation, l’altro autorevole riconoscimento istituito da Henkel per promuovere la cultura dell’innovazione all’interno dell’Azienda.

Dal 1982 ogni anno vengono premiati i prodotti più straordinari e innovativi immessi sul mercato da Henkel.

Reale innovazione e successo tra consumatori e clienti sono i criteri di giudizio fondamentali nel valutare i prodotti.

RichMac 2007: un’edizione ricca di novità e contenuti
12/04/2007 Da oltre 40 anni RichMac rappresenta un momento di aggiornamento, business e incontro tra tutti gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore: la realtà imprenditoriale e associativa, la ricerca e la didattica, le istituzioni e i vari organismi tecnico-scientifici.

“L’acquisizione della rassegna da parte di Fiera Milano Tech coincide con un’edizione della mostra rinnovata e ricca di contenuti – spiega Bruno Boffo, amministratore delegato di Fiera Milano Tech -. È infatti l’unica rassegna italiana che propone, oltre a una vetrina di prodotti, tecnologie, processi e strumentazione per la chimica analitica, che continua a svolgere un ruolo fondamentale come in passato, anche due nuove aree di interesse quali le biotecnologie e le scienze fisiche”.

L’area della chimica analitica, che continua a svolgere un ruolo fondamentale come in passato comprende, tra l’altro, apparecchiature, strumentazione, materiali, sistemi, impianti e servizi per il laboratorio di analisi chimico-fisica e biochimica applicabile, in particolare, all’ambiente (acqua, aria, suolo, rumore), all’industria, alla farmaceutica, all’agro-alimentare.

Tra le nuove aree di RichMac, le biotecnologie continuano a rappresentare la nuova frontiera dell’innovazione e si configurano sempre più come un settore d’interesse strategico per il mondo industriale, con un ritmo di crescita molto significativo e interessanti prospettive di sviluppo. Il nostro Paese vanta, infatti, un potenziale elevato in termini di risorse scientifiche, umane e culturali ancora ampiamente da valorizzare.

Per quanto riguarda le scienze fisiche, va sottolineato che rappresentano una grande opportunità per il mondo produttivo, determinando una rivoluzione nel modo di concepire, progettare e realizzare prodotti e sistemi innovativi.

RichMac 2007 si occuperà, infatti, anche delle novità e delle anticipazioni in settori di eccellenza della ricerca e dell’innovazione quali i materiali innovativi, l’opto e microelettronica e, in particolare, le nanotecnologie.

La mostra sarà anche un’occasione di dibattito e aggiornamento, che ben si coniuga con la parte espositiva dell’evento. Ai numerosi convegni parteciperanno rappresentanti nazionali e internazionali del mondo scientifico, istituzionale, imprenditoriale e associativo.

La vasta offerta dell’insieme di RichMac 2007 è in grado di favorire la competitività di molti settori manifatturieri e costituisce una risorsa preziosa per la tutela della salute e dell’ambiente. Si rivolge, quindi, a diverse tipologie di visitatori tra i quali: responsabili e tecnici di laboratorio; responsabili e funzionari delle aree ricerca e sviluppo, qualità, produzione, acquisti, marketing e vendite di imprese chimiche, farmaceutiche, ambientali, agro-alimentari e manifatturiere in genere; imprese ICT; service di laboratorio; direttori di parchi scientifici e tecnologici; Business Innovation Centres; società finanziarie, Venture Capital; laureati nelle diverse discipline di riferimento della rassegna.

La nuova RichMac è promossa in Italia e all’estero con azioni mirate in Spagna, Inghilterra Francia, Germania, Svizzera, Est Europa, Marocco, Turchia, Algeria, Emirati Arabi, Iran, India, Stati Uniti.

RichMac 2007 è patrocinata dalla Provincia di Milano, dal Comune di Milano – Assessorato Ricerca, Innovazione, Capitale Umano, da Federchimica e dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita – Presidenza del Consiglio ed è organizzata in collaborazione con Gisi (Associazione Imprese Italiane di Strumentazione), Sci (Società Chimica Italiana), Aidic (Associazione Italiana di Ingegneria Chimica), Fast (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche), Ais-Isa (Associazione Italiana Strumentisti – The Instrumentation, Systems and Automation Society – Italy Section), Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie).

Nei laboratori di Ricerca Chinica è stata sperimentata con successo la passivazione multimateriale
12/04/2007 “La nuova formulazione passivante unica nel suo genere è multimateriale” commentano gli ideatori, i ricercatori dei laboratori di Ricerca Chimica Group, “la medesima formulazione consente la passivazione di acciai austenitici (AISI304), acciai derritici e martensitici, attraverso una nuova formulazione esente da nitrati. Un formulazione di nuova generazione in grado di modificare il mercato dell’intero settore del trattamento delle superfici metalliche”.

La passivazione è la terza fase del trattamento della superficie dell’acciaio inox (dopo lo sgrassaggio/disossidazione e il decapaggio). È una fase indispensabile per garantirne l’inossidabilità dell’acciaio inox. nel tempo, infatti dopo aver decontaminato il manufatto da possibili agenti inquinanti (durante le fasi di grassaggio/disossidazione e decapaggio), l’acciaio inox resta senza alcuna protezione, e quindi esposto agli attacchi aggressivi esterni. La passivazione permette di ripristinare lo strato di ossido di cromo superficiale che era stato impoverito o inquinato dalle lavorazioni. La formulazione multimateriale consentirà agli operatori di settore ridurre i costi, potendo utilizzare un unico Prodotto Passivante, esente da Nitrati, su diverse tipologie di Acciaio Inox.

Rinspeed e Bayer MaterialScience costruiscono eXasis, concept car trasparente
12/04/2007 Che il divertimento alla guida possa andare di pari passo con l’ecologia è dimostrato in modo inequivocabile dalla Rinspeed eXasis, che è stata sviluppata congiuntamente dall’azienda svizzera di progettazione automobilistica e da Bayer MaterialScience AG. Grazie alla sua costruzione leggera e trasparente in policarbonato Makrolon, questa vettura pesa solo 750 kg. È equipaggiata con un motore Weber da 750 cc a soli due cilindri. Il suo consumo medio è di 6,3 litri di bioetanolo E85 (=4,5 litri di benzina) per 100 km e, poiché in termini di bilancio ecologico della CO2 l’etanolo è virtualmente neutro, le sua emissione di CO2 è soltanto di 20 g al chilometro. L’E85 è un biocarburante rinnovabile ricavato da biomassa pura che ha precedentemente immagazzinato la CO2 che viene liberata durante la combustione nel motore. Al confronto un’autovettura tipica di classe media emette all’incirca 200 g di CO2 per km.
dinamicità.

Il progetto eXasis ha coinvolto alcune aziende statali ed enti governativi. Il carburante è fornito da Alcosuisse, il settore profit del Comitato Svizzero dell’Alcol. In Svizzera, questo Comitato è responsabile della produzione e della ricerca sul bioetanolo. L’Ufficio Federale Svizzero per l’Energia (BFE) ha scelto la eXasis per partecipare a uno studio su costruzioni leggere ed ecologia. Esistono due importanti motivi per l’interesse del BFE: l’efficienza della vettura in termini di energia, grazie alla sua costruzione a basso peso, e il suo impiego di energia rinnovabile. Secondo il BFE la riduzione della massa dei veicoli è il modo più efficace per ridurre il consumo di carburante.

Sembra che per un’autovettura perdere peso sia altrettanto importante che per un essere umano. Questa è la ragione per cui Bayer MaterialScience ha dedicato così tanti anni a progettare componenti costruiti con materie plastiche innovative. Oltre al policarbonato Makrolon®, la eXasis contiene anche alcune parti in poliuretano, che offrono un’eccezionale libertà di design – e non solo negli autoveicoli – offrendo anche notevoli risparmi in termini di costi.

Anche in altre applicazioni i poliuretani di Bayer MaterialScience costituiscono un importante contributo al risparmio di energia termica e quindi contribuiscono a ridurre le emissioni di anidride carbonica. La schiuma poliuretanica rigida ha la più alta capacità termoisolante tra tutti i materiali convenzionali e viene utilizzata in gran quantità per l’isolamento nella catena di refrigerazione degli alimenti e per i sistemi di isolamento termico negli edifici. Anche nelle tubazioni i manicotti in schiuma poliuretanica rigida proteggono il contenuto delle tubazioni stesse da temperature esterne più basse o più elevate.