Edizione N° 18 del 13 settembre 2006

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notizie
Ambiente: è ufficiale, è nato il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
25/07/2006 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è diventata legge la nuova denominazione del dicastero ambientale: “Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”. “Ho voluto dare subito un segnale – spiega il Ministro Alfonso Pecoraro Scanio – di forte attenzione verso la risorsa mare inserendola nella denominazione ufficiale del Ministero”. “Il mare – continua Pecoraro Scanio – pur essendo una risorsa strategica per l’ambiente, l’economia e il turismo non aveva ancora un esplicito riferimento nelle denominazioni ministeriali del nostro Paese”.

L’attenzione che il Ministro Pecoraro Scanio ha voluto riservare al mare nei primi due mesi dall’insediamento è stata in particolare rivolta alla tutela e alla valorizzazione delle aree marine protette a cui presto si aggiungeranno nuovi parchi marini. Il Ministero, infatti, ha concluso l’iter di istituzione dell’area protetta dell’Isola di Bargeggi, in provincia di Savona, e ha contestualmente accelerato il percorso di istituzione per altre aree marine.

“La tutela del mare – spiega Pecoraro Scanio – non può essere al centro dell’attenzione solo con l’approssimarsi dell’estate, ma deve essere un obiettivo da perseguire durante tutto l’anno. L’Italia inoltre non ha ancora leggi per la tutela delle coste ed è necessario che si doti subito quantomeno di linee guida. Insomma, va rilanciata con decisione una politica complessiva a difesa del mare”. Sotto stretta osservazione del Ministero con l’ausilio della Guardia Costiera anche la pesca con sistemi illegali come le spadare e la cattura di specie protette o sottomisura. Il Ministro Pecoraro Scanio è anche intervenuto più volte sulla necessità di una maggiore attenzione e rispetto delle acque internazionali e sull’urgenza di concordare norme di difesa comune contro l’inquinamento nelle acque non territoriali per rendere sempre meno impattante il trasporto marittimo.

Continua il successo strategico e operativo di Bayer
31/08/2006 Bayer chiude il secondo trimetre di quest’anno con un +11,2% di utile per 1,342 milioni di euro. Il risultato è dovuto alle ottime vendite delle divisioni Healthcare e Materialscience. Invece la divisione CropScience ha ottenuto risultati lievemente inferiori rispetto al trimestre precedente.

Nel secondo trimestre 2006 Bayer ha inoltre acquisito Shering AG e questa risulta essere la più grande transazione nella storia di Bayer. L’operazione è costata 17 miliardi di euro.

La divisione CropScience invece subirà un programma di ristrutturazione, con un risparmio annuale di 300 milioni di euro. Questo però comprenderà un taglio di 1500 posti di lavoro, prevalentemente in Nord America, per la fine del 2009.

Chimica: Bersani manifesta contrarietà sulla decisione di Dow di non riavviare l’impianto italiano
02/09/2006 Il ministro Pier Luigi Bersani ha incontrato mercoledì scorso, assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali, i responsabili italiani di Dow, presso il ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso della riunione, il ministro ha mostrato “preoccupazione e sorpresa” rispetto all’improvvisa decisione della ‘The Dow Chemical Company’ di non riavviare l’impianto.

Dow ha anticipato la decisione della casa madre di non riavviare l’impianto di TDI di Porto Marghera. Decisione presa nell’ambito della riconsiderazione della produttività in diverse aree del mondo che la multinazionale sta portando a termine in questi giorni. Il ministro ha manifestato la sua contrarietà sia rispetto alle modalità con cui la decisione è stata presa da parte della The Daw Chemical Company, sia rispetto alla scarsa sensibilità dimostrata in merito ai problemi posti da lui stesso e dalle istituzione territoriali. Il ministro ha, comunque, chiesto a Dow di partecipare al tavolo nazionale sulla chimica e al tavolo di Porto Marghera e di contribuire a garantire la traiettoria industriale dell’area di Marghera e del comparto chimico. Ha, inoltre, chiesto alla società di offrire tutte le garanzie sotto il profilo occupazione. In merito a entrambe le richieste, Dow ha dato la sua piena disponibilità.

Alla riunione, tra gli altri, erano presenti il sottosegretario Paolo Giaretta, il presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia; l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Laura Fincato; l’assessore alle Politiche per il Territorio della Regione Veneto, Renzo Marangon; l’assessore alle Politiche della Mobilità e delle Infrastrutture della Regione Veneto, Renato Chisso; il presidente della Dow Poliuretani Italia, Romberto Lombardi e il responsabile comunicazione di Dow Italia, Paolo Casciato.

Firmato il contratto per l’esecuzione dell’impianto di depurazione di Punta Gratelle
07/09/2006 Il progetto, a servizio dei comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, S. Agnello e Sorrento – comprensivi di circa 140.000 abitanti – servirà a evitare lo scarico a mare dei liquami – in particolare nel periodo estivo – e a minimizzare la produzione dei fanghi, attraverso il riutilizzo delle acque reflue depurate e il trattamento termico dei fanghi della depurazione, così da consentire la salvaguardia del parco marino a cui appartiene Punta Gradelle“.

Il costo complessivo dell’impianto è di 57 milioni di euro e rientra tra le somme previste nell’accordo di programma quadro stipulato dalla Regione Campania con i Ministeri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole, delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico.

Risultati ampiamente positivi per Enel nel primo semestre 2006
08/09/2006 Nel primo semestre 2006 Enel ha proseguito nella strategia di crescita all’estero. In aprile ha perfezionato l’acquisizione del 66% del capitale di Slovenske Elektrarne, il maggior produttore di energia elettrica della Slovacchia e il secondo dell’Europa Centro Orientale che, con una disponibilità di circa 7.000 MW ben bilanciata tra termoelettrico, idroelettrico e nucleare, garantisce una produzione di elettricità a costi molto competitivi.

Sempre nel primo semestre, Enel ha acquisito una partecipazione del 49,5% nel trader russo di energia elettrica RusEnergoSbyt, ha concluso l’accordo per l’acquisizione dell’intero capitale di 11 società concessionarie di 22 impianti di generazione idroelettrici in Brasile con una capacità installata complessiva di circa 98 MW e si è aggiudicata la gara per l’acquisizione del 67,5% del capitale di Electrica Muntenia Sud (la società che distribuisce energia elettrica a oltre 1,1 milioni di clienti nella regione di Bucarest).

A fronte della sua politica di mercato, la società ha conseguito ricavi nel primo semestre 2006 pari a 19.065 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto ai 16.152 milioni di euro del corrispondente periodo del 2005.

L’Ebitda (margine operativo lordo) del periodo si attesta a 4.361 milioni di euro (4.202 milioni di euro nel primo semestre 2005) con un incremento pari a 159 milioni di euro (+3,8%), dovuto essenzialmente alla crescita della Divisione Internazionale, all’andamento positivo registrato dalle Divisioni Mercato Italia e Infrastrutture e Reti Italia, nonché al miglioramento del margine conseguito dalla Capogruppo. La Divisione Generazione ed Energy Management Italia evidenzia invece una contrazione riconducibile sia al minore apporto di partite pregresse, sia agli effetti della valutazione al fair value dei “Contratti per differenza” con l’Acquirente Unico, solo in parte compensati dal miglioramento del margine di generazione.

L’Ebit (risultato operativo) nel primo semestre 2006 ammonta a 3.565 milioni di euro, in crescita di 479 milioni di euro (+15,5%) rispetto ai 3.086 milioni di euro dei primi sei mesi del 2005.

Il Risultato netto del Gruppo è pari a 1.978 milioni di euro, in crescita del 3,3% a fronte dei 1.915 milioni di euro dei primi sei mesi del 2005. Se si esclude dal risultato netto del primo semestre 2005 la plusvalenza realizzata con la cessione del 13,86% del capitale di Terna (pari a 328 milioni di euro) e da quello dei primi sei mesi del 2006 i 256 milioni di euro del provento generato dallo scambio azionario del 30,97% del capitale di Wind contro il 20,9% del capitale di Weather Investments, il Risultato netto ordinario del Gruppo cresce dell’8,5%, passando da 1.587 milioni di euro nel primo semestre 2005 a 1.722 milioni di euro del periodo in esame.

Lo scenario operativo dei primi sei mesi del 2006 ha visto in Italia una crescita della domanda di elettricità del 2,1%: da 163,4 TWh (terawattora, miliardi di chilowattora) a 166,8 TWh (dati statistici di Terna, luglio 2006). La domanda è stata coperta per l’87,7% dalla produzione nazionale e per il restante 12,3% dalle importazioni nette. Le importazioni nette si riducono da 26,7 TWh a 20,6 TWh con una contrazione del 23,1% rispetto al 2005. Tale riduzione è dovuta all’aumento della domanda a livello europeo che ha determinato, di conseguenza, un aumento dei prezzi sui principali mercati esteri. Il consumo di gas è cresciuto dell’1,6%, da 44,7 miliardi di metri cubi a 45,4 miliardi di metri cubi. Il forte incremento delle quantità utilizzate per la generazione termoelettrica, ha più che compensato la flessione del 2,1% nelle vendite ai consumatori finali.

In questo scenario, Enel, pur riducendo le sue vendite complessive da 73,9 TWh a 71,1 TWh (-3,8%), ha aumentato le vendite di elettricità sul mercato libero del 10% (da 9 TWh a 9,9 TWh).

Nel mercato del gas, Enel ha proseguito la sua strategia di focalizzazione sulle offerte alle imprese medie e piccole, aumentando del 10% il numero dei clienti, pur in presenza di una contrazione dei volumi venduti. Nella generazione di energia elettrica, le centrali dell’Enel hanno prodotto nel periodo in esame 53,1 TWh (rispetto ai 55,5 TWh nel primo semestre 2005) con un mix di combustibili flessibile e ben bilanciato: la generazione da fonti rinnovabili è salita dal 28% al 29,1% del totale e quella da carbone dal 25,3% al 25,7%, mentre la minor quantità di elettricità prodotta con gas usato nei cicli combinati (16,7% contro 20,3%) è da imputare alla carenza degli approvvigionamenti di gas verificatasi agli inizi del 2006, che ha imposto un maggior uso dell’olio combustibile. La quota di mercato di Enel nel settore della generazione di energia elettrica (produzione netta più importazioni) si attesta nel primo semestre 2006 al 34,8%, a fronte del 38% del primo semestre del 2005.

I volumi di elettricità distribuita da Enel in Italia sono aumentati dell’1,7%, da 124,2 TWh a 126,3 TWh, sostanzialmente in linea con l’aumento della domanda, mentre i volumi di gas distribuiti (-1,7%) risentono della indicata flessione nelle vendite ai consumatori finali.

I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2006 sono 59.503, in aumento di 7.725 unità rispetto ai 51.778 al 31 dicembre 2005. Tale incremento è dovuto alle variazioni di perimetro del Gruppo e, principalmente, all’acquisizione di Slovenske Elektrarne (7.582 unità), mentre il saldo tra assunzioni e cessazioni è negativo per 1.010 unità.

Alla chiusura del semestre, inoltre, sono avvenuti altri due fatti di rilievo. A luglio è stata acquisita per 14,2 milioni di euro Erelis, società di sviluppo impianti eolici in Francia con un portafoglio progetti di circa 500 MW. Ad agosto è avvenuto l’acquisito per 118 milioni di euro il controllo congiunto di Fortuna, società che dispone di 300 MW di capacità idroelettrica a Panama che generano il 30% della energia elettrica di quel Paese.

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Ambiente: è ufficiale, è nato il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
25/07/2006 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è diventata legge la nuova denominazione del dicastero ambientale: “Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”. “Ho voluto dare subito un segnale – spiega il Ministro Alfonso Pecoraro Scanio – di forte attenzione verso la risorsa mare inserendola nella denominazione ufficiale del Ministero”. “Il mare – continua Pecoraro Scanio – pur essendo una risorsa strategica per l’ambiente, l’economia e il turismo non aveva ancora un esplicito riferimento nelle denominazioni ministeriali del nostro Paese”.

L’attenzione che il Ministro Pecoraro Scanio ha voluto riservare al mare nei primi due mesi dall’insediamento è stata in particolare rivolta alla tutela e alla valorizzazione delle aree marine protette a cui presto si aggiungeranno nuovi parchi marini. Il Ministero, infatti, ha concluso l’iter di istituzione dell’area protetta dell’Isola di Bargeggi, in provincia di Savona, e ha contestualmente accelerato il percorso di istituzione per altre aree marine.

“La tutela del mare – spiega Pecoraro Scanio – non può essere al centro dell’attenzione solo con l’approssimarsi dell’estate, ma deve essere un obiettivo da perseguire durante tutto l’anno. L’Italia inoltre non ha ancora leggi per la tutela delle coste ed è necessario che si doti subito quantomeno di linee guida. Insomma, va rilanciata con decisione una politica complessiva a difesa del mare”. Sotto stretta osservazione del Ministero con l’ausilio della Guardia Costiera anche la pesca con sistemi illegali come le spadare e la cattura di specie protette o sottomisura. Il Ministro Pecoraro Scanio è anche intervenuto più volte sulla necessità di una maggiore attenzione e rispetto delle acque internazionali e sull’urgenza di concordare norme di difesa comune contro l’inquinamento nelle acque non territoriali per rendere sempre meno impattante il trasporto marittimo.

Continua il successo strategico e operativo di Bayer
31/08/2006 Bayer chiude il secondo trimetre di quest’anno con un +11,2% di utile per 1,342 milioni di euro. Il risultato è dovuto alle ottime vendite delle divisioni Healthcare e Materialscience. Invece la divisione CropScience ha ottenuto risultati lievemente inferiori rispetto al trimestre precedente.

Nel secondo trimestre 2006 Bayer ha inoltre acquisito Shering AG e questa risulta essere la più grande transazione nella storia di Bayer. L’operazione è costata 17 miliardi di euro.

La divisione CropScience invece subirà un programma di ristrutturazione, con un risparmio annuale di 300 milioni di euro. Questo però comprenderà un taglio di 1500 posti di lavoro, prevalentemente in Nord America, per la fine del 2009.

Chimica: Bersani manifesta contrarietà sulla decisione di Dow di non riavviare l’impianto italiano
02/09/2006 Il ministro Pier Luigi Bersani ha incontrato mercoledì scorso, assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali, i responsabili italiani di Dow, presso il ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso della riunione, il ministro ha mostrato “preoccupazione e sorpresa” rispetto all’improvvisa decisione della ‘The Dow Chemical Company’ di non riavviare l’impianto.

Dow ha anticipato la decisione della casa madre di non riavviare l’impianto di TDI di Porto Marghera. Decisione presa nell’ambito della riconsiderazione della produttività in diverse aree del mondo che la multinazionale sta portando a termine in questi giorni. Il ministro ha manifestato la sua contrarietà sia rispetto alle modalità con cui la decisione è stata presa da parte della The Daw Chemical Company, sia rispetto alla scarsa sensibilità dimostrata in merito ai problemi posti da lui stesso e dalle istituzione territoriali. Il ministro ha, comunque, chiesto a Dow di partecipare al tavolo nazionale sulla chimica e al tavolo di Porto Marghera e di contribuire a garantire la traiettoria industriale dell’area di Marghera e del comparto chimico. Ha, inoltre, chiesto alla società di offrire tutte le garanzie sotto il profilo occupazione. In merito a entrambe le richieste, Dow ha dato la sua piena disponibilità.

Alla riunione, tra gli altri, erano presenti il sottosegretario Paolo Giaretta, il presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia; l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Laura Fincato; l’assessore alle Politiche per il Territorio della Regione Veneto, Renzo Marangon; l’assessore alle Politiche della Mobilità e delle Infrastrutture della Regione Veneto, Renato Chisso; il presidente della Dow Poliuretani Italia, Romberto Lombardi e il responsabile comunicazione di Dow Italia, Paolo Casciato.

Firmato il contratto per l’esecuzione dell’impianto di depurazione di Punta Gratelle
07/09/2006 Il progetto, a servizio dei comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, S. Agnello e Sorrento – comprensivi di circa 140.000 abitanti – servirà a evitare lo scarico a mare dei liquami – in particolare nel periodo estivo – e a minimizzare la produzione dei fanghi, attraverso il riutilizzo delle acque reflue depurate e il trattamento termico dei fanghi della depurazione, così da consentire la salvaguardia del parco marino a cui appartiene Punta Gradelle“.

Il costo complessivo dell’impianto è di 57 milioni di euro e rientra tra le somme previste nell’accordo di programma quadro stipulato dalla Regione Campania con i Ministeri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole, delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico.

Risultati ampiamente positivi per Enel nel primo semestre 2006
08/09/2006 Nel primo semestre 2006 Enel ha proseguito nella strategia di crescita all’estero. In aprile ha perfezionato l’acquisizione del 66% del capitale di Slovenske Elektrarne, il maggior produttore di energia elettrica della Slovacchia e il secondo dell’Europa Centro Orientale che, con una disponibilità di circa 7.000 MW ben bilanciata tra termoelettrico, idroelettrico e nucleare, garantisce una produzione di elettricità a costi molto competitivi.

Sempre nel primo semestre, Enel ha acquisito una partecipazione del 49,5% nel trader russo di energia elettrica RusEnergoSbyt, ha concluso l’accordo per l’acquisizione dell’intero capitale di 11 società concessionarie di 22 impianti di generazione idroelettrici in Brasile con una capacità installata complessiva di circa 98 MW e si è aggiudicata la gara per l’acquisizione del 67,5% del capitale di Electrica Muntenia Sud (la società che distribuisce energia elettrica a oltre 1,1 milioni di clienti nella regione di Bucarest).

A fronte della sua politica di mercato, la società ha conseguito ricavi nel primo semestre 2006 pari a 19.065 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto ai 16.152 milioni di euro del corrispondente periodo del 2005.

L’Ebitda (margine operativo lordo) del periodo si attesta a 4.361 milioni di euro (4.202 milioni di euro nel primo semestre 2005) con un incremento pari a 159 milioni di euro (+3,8%), dovuto essenzialmente alla crescita della Divisione Internazionale, all’andamento positivo registrato dalle Divisioni Mercato Italia e Infrastrutture e Reti Italia, nonché al miglioramento del margine conseguito dalla Capogruppo. La Divisione Generazione ed Energy Management Italia evidenzia invece una contrazione riconducibile sia al minore apporto di partite pregresse, sia agli effetti della valutazione al fair value dei “Contratti per differenza” con l’Acquirente Unico, solo in parte compensati dal miglioramento del margine di generazione.

L’Ebit (risultato operativo) nel primo semestre 2006 ammonta a 3.565 milioni di euro, in crescita di 479 milioni di euro (+15,5%) rispetto ai 3.086 milioni di euro dei primi sei mesi del 2005.

Il Risultato netto del Gruppo è pari a 1.978 milioni di euro, in crescita del 3,3% a fronte dei 1.915 milioni di euro dei primi sei mesi del 2005. Se si esclude dal risultato netto del primo semestre 2005 la plusvalenza realizzata con la cessione del 13,86% del capitale di Terna (pari a 328 milioni di euro) e da quello dei primi sei mesi del 2006 i 256 milioni di euro del provento generato dallo scambio azionario del 30,97% del capitale di Wind contro il 20,9% del capitale di Weather Investments, il Risultato netto ordinario del Gruppo cresce dell’8,5%, passando da 1.587 milioni di euro nel primo semestre 2005 a 1.722 milioni di euro del periodo in esame.

Lo scenario operativo dei primi sei mesi del 2006 ha visto in Italia una crescita della domanda di elettricità del 2,1%: da 163,4 TWh (terawattora, miliardi di chilowattora) a 166,8 TWh (dati statistici di Terna, luglio 2006). La domanda è stata coperta per l’87,7% dalla produzione nazionale e per il restante 12,3% dalle importazioni nette. Le importazioni nette si riducono da 26,7 TWh a 20,6 TWh con una contrazione del 23,1% rispetto al 2005. Tale riduzione è dovuta all’aumento della domanda a livello europeo che ha determinato, di conseguenza, un aumento dei prezzi sui principali mercati esteri. Il consumo di gas è cresciuto dell’1,6%, da 44,7 miliardi di metri cubi a 45,4 miliardi di metri cubi. Il forte incremento delle quantità utilizzate per la generazione termoelettrica, ha più che compensato la flessione del 2,1% nelle vendite ai consumatori finali.

In questo scenario, Enel, pur riducendo le sue vendite complessive da 73,9 TWh a 71,1 TWh (-3,8%), ha aumentato le vendite di elettricità sul mercato libero del 10% (da 9 TWh a 9,9 TWh).

Nel mercato del gas, Enel ha proseguito la sua strategia di focalizzazione sulle offerte alle imprese medie e piccole, aumentando del 10% il numero dei clienti, pur in presenza di una contrazione dei volumi venduti. Nella generazione di energia elettrica, le centrali dell’Enel hanno prodotto nel periodo in esame 53,1 TWh (rispetto ai 55,5 TWh nel primo semestre 2005) con un mix di combustibili flessibile e ben bilanciato: la generazione da fonti rinnovabili è salita dal 28% al 29,1% del totale e quella da carbone dal 25,3% al 25,7%, mentre la minor quantità di elettricità prodotta con gas usato nei cicli combinati (16,7% contro 20,3%) è da imputare alla carenza degli approvvigionamenti di gas verificatasi agli inizi del 2006, che ha imposto un maggior uso dell’olio combustibile. La quota di mercato di Enel nel settore della generazione di energia elettrica (produzione netta più importazioni) si attesta nel primo semestre 2006 al 34,8%, a fronte del 38% del primo semestre del 2005.

I volumi di elettricità distribuita da Enel in Italia sono aumentati dell’1,7%, da 124,2 TWh a 126,3 TWh, sostanzialmente in linea con l’aumento della domanda, mentre i volumi di gas distribuiti (-1,7%) risentono della indicata flessione nelle vendite ai consumatori finali.

I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2006 sono 59.503, in aumento di 7.725 unità rispetto ai 51.778 al 31 dicembre 2005. Tale incremento è dovuto alle variazioni di perimetro del Gruppo e, principalmente, all’acquisizione di Slovenske Elektrarne (7.582 unità), mentre il saldo tra assunzioni e cessazioni è negativo per 1.010 unità.

Alla chiusura del semestre, inoltre, sono avvenuti altri due fatti di rilievo. A luglio è stata acquisita per 14,2 milioni di euro Erelis, società di sviluppo impianti eolici in Francia con un portafoglio progetti di circa 500 MW. Ad agosto è avvenuto l’acquisito per 118 milioni di euro il controllo congiunto di Fortuna, società che dispone di 300 MW di capacità idroelettrica a Panama che generano il 30% della energia elettrica di quel Paese.

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Produttori e riciclatori di rifiuti sul web
15/07/2006 L’incontro avviene sulla base di annunci di offerta e di richiesta che le aziende iscritte pubblicano all’interno del portale. Gli utenti interessati possono entrare in contatto con l’inserzionista rispondendo agli annunci, ed esprimendo il proprio interesse al ritiro o alla fornitura dei “materiali/rifiuti” in oggetto. Le risposte agli annunci sono inviate direttamente al destinatario che, a sua completa discrezione, sulla base delle informazioni fornite dal “rispondente”, potrà decidere di mettersi in contatto con lui per proseguire nella trattativa commerciale.

Per la gestione dei contatti generati dalle proprie operazioni sulla borsa (annunci inseriti, risposte inviate e ricevute, contatti inviati), ogni azienda accreditata su Borsarifiuti.com ha a disposizione un suo pannello di controllo dove sono presenti tutte le principali funzioni di visualizzazione, modifica, cancellazione, invio di messaggi, aggiornamento del proprio profilo, iscrizione e disiscrizione dai servizi opzionali e molto altro ancora.

Grazie a questo semplice sistema, l’inserimento di un annuncio all’interno della borsa può generare, a seconda della tipologia di materiali cercati o offerti, fino a diverse decine di contatti commerciali, sia in Italia sia all’estero, ampliando in modo strategico il proprio bacino di approvvigionamento o di vendita e il proprio potere “contrattuale” sul mercato. È in questo modo che migliaia di tonnellate di materiali scartati dai processi di produzione e di consumo trovano ogni giorno la strada del recupero: plastiche, metalli ferrosi e non ferrosi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, pneumatici fuori uso, ma anche ceneri, scorie, fanghi di depurazione delle acque reflue urbani e industriali, rifiuti destinati al recupero energetico sono solo alcune delle oltre 230 categorie merceologiche scambiate sul sito.

A complemento e integrazione del servizio di borsa, il portale offre a tutti gli utenti, registrati e non una grande varietà di servizi di promozione e un’ampia gamma di servizi di informazione sul tema dei rifiuti: news, eventi, un’ampia raccolta di link tematici alle migliori risorse del web, sezioni specifiche per il download delle principali normative italiane ed europee oltre a una rassegna di documenti di interesse organizzati per aree tematiche.

Siemens investe nel mercato dell’acqua e acquista l’italiana Sernagiotto Technologies
18/07/2006 La nuova realtà assumerà la denominazione di Siemens Water Technologies e sarà centro di eccellenza europeo del settore per il Gruppo Siemens.

Dopo aver ampliato il proprio portfolio di sistemi per la distribuzione ed il trattamento delle acque (da quelle potabili a quelle reflue) con l’acquisizione del leader mondiale US Filter, avvenuta a livello internazionale nel luglio del 2004, Siemens acquista l’italiana Sernagiotto Technologies, azienda che si occupa deltrattamento dei fanghi e della filtrazione delle acque con un fatturato di 15 milioni di euro, una profittabilità del 5% e oltre 70 collaboratori attivi nel centro di Casteggio (Pavia).

Grazie a competenze approfondite nel settore delle risorse naturali sviluppate a partire dal 1974, Sernagiotto rappresenta uno dei principali player nazionali nelle tecnologie e nei sistemi per i segmenti della disidratazione e dell’essiccamento dei fanghi. Oltre alle soluzioni tecnologiche sviluppate internamente, l’azienda ha saputo raggiungere posizioni di primo piano nel mercato della filtrazione attraverso accordi e concessioni esclusive con produttori internazionali, tra i quali la stessa US Filter.

Il mercato italiano è caratterizzato dal notevole fabbisogno di sistemi di depurazione e di trattamento delle acque, con prospettive di crescita del 7-8% l’anno per i prossimi dieci anni.

Obiettivi di Kyoto: il ruolo dei carburanti gassosi
27/07/2006 Rendere più vivibile l’ambiente urbano soffocato dall’inquinamento atmosferico, rientrare nei limiti imposti a livello internazionale per contenere le emissioni da traffico, contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Traguardi importanti per il cui raggiungimento i carburanti gassosi GPL e metano costituiscono un’importante risorsa.

Questi temi sono stati affrontati a Roma nell’ambito dell’iniziativa promossa da Assogasliquidi e Consorzio Ecogas: Convegno “Politiche di incentivazione dei carburanti gassosi: competitività e ambiente” – Tavola Rotonda “Iniziative e proposte per uno sviluppo strutturale dei carburanti gassosi”.

I lavori sono stati aperti dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze con Delega all’economia ambientale On. Pier Paolo Cento: “Promuoverò un tavolo di lavoro, coinvolgendo altri Ministeri competenti, affinché già a partire dalla prossima finanziaria si individuino gli strumenti per lo sviluppo di GPL e metano”. Tale iniziativa si inquadrerebbe nell’ambito delle azioni legate agli obiettivi del Protocollo di Kyoto, parte integrante, per la prima volta, anche del DPEF. Il Sottosegretario ha inoltre ricordato che oggi il parco circolante a GPL e metano è pari al 4% circa del totale, ma sarebbe possibile più che raddoppiarlo con importanti benefici per la salute pubblica e per l’ambiente.

“L’ultimo rifinanziamento di 40 milioni di euro – ha sottolineato Lucio Ariemma del Ministero dello Sviluppo Economico – è andato esaurito in due mesi, per un totale di oltre 50.000 interventi (conversione e acquisto). Più di 10.000 le richieste in lista d’attesa, a dimostrazione che la domanda c’è”. Ariemma ha auspicato inoltre che si possa andare verso un accordo di programma nazionale che coinvolga Governo, amministrazioni locali e operatori, con la costituzione di un fondo unico al quale attingere per le iniziative di sviluppo.

Accanto agli incentivi dello Sviluppo Economico, quelli del Ministero dell’Ambiente, che diede vita nel 2001 al Progetto ICBI – Iniziativa Carburanti a Basso Impatto per la conversione a gas di mezzi più datati, che dispone ancora di circa 7 milioni di euro e incentiva i mezzi appartenenti alle classi ambientali Euro I ed Euro II.

Emanuele Moruzzi, Direttore Convenzione ICBI, nel ribadire il successo dell’iniziativa e la necessità di nuovi fondi, ha parlato dei progetti collaterali nati accanto al finanziamento della costruzione di nuove stazioni di rifornimento e della conversione a gas di autoveicoli. “ICBI ha stanziato 100 mila euro per la conversione a gas delle due ruote, fondi ai quali per il momento possono accedere gli scooter che vengono trasformati a GPL. Inoltre, per ogni mezzo che usufruisce degli incentivi ICBI è in arrivo un bollino identificativo da apporre sul lunotto, ottenibile comunque da chiunque ne faccia richiesta, e un buono da 25 euro – il grattino Gas & Park – per parcheggiare gratuitamente nei Comuni ICBI che aderiscono all’iniziativa.”

Alla Tavola Rotonda hanno preso parte l’On. Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici Camera, l’On. Stefano Saglia, Vice Presidente Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo Camera, il Sen. Massimo Polledri, Commissione Bilancio, Luciano Calvarese della Regione Marche ed Emanuele Montini in rappresentanza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma Dario Esposito. Tutti hanno concordato sulla necessità di collaborare per favorire una soluzione che ha riscosso il consenso di tutti: maggiore diffusione dei carburanti gassosi attraverso interventi sulla fiscalità, sulla competitività e sulle politiche di incentivazione.

Con il Convegno e la Tavola Rotonda, le associazioni hanno anche voluto portare all’attenzione delle Istituzioni, degli Enti e del mondo politico una propria proposta di Piano di sviluppo strutturale, incentrato su forme di incentivazione finanziaria e fiscale.
In sintesi:

· al Ministero dell’Ambiente si chiede innanzi tutto un impegno finanziario che dia agli incentivi ministeriali la necessaria continuità nell’anno e negli anni, avvalendosi dei fondi previsti dal DL n. 16/2005, pari a 70 milioni di euro annui.

· in accordo con il Protocollo di Kyoto, si propone la conversione ecologica del parco auto per la distribuzione delle merci in ambito urbano, prevedendo un contributo speciale per l’acquisto di veicoli nuovi alimentati a GPL, così come già avviene per il metano nello specifico “Progetto Metano”;

· in linea anche con gli orientamenti del Disegno di legge per il settore energetico, le associazioni auspicano che il Governo, nell’esercizio della delega, rifinanzi gli incentivi statali gestiti dal Ministero dello Sviluppo Economico e preveda dei nuovi interventi in materia sia di fiscalità sull’auto sia di fiscalità sui prodotti energetici; due in particolare gli strumenti suggeriti: estensione della riduzione della tassa automobilistica regionale – attualmente pari al 75% per i soli veicoli monofuel – a tutti i mezzi a GPL e a metano; riduzione dell’accisa che grava sul GPL autotrazione, molto elevata rispetto ai livelli indicati dalla Direttiva europea in materia.

Inaugurati i nuovi gruppi a gas della Centrale Edipower a Piacenza
29/07/2006 Edipower, tra i maggiori produttori italiani di energia elettrica, ha inaugurato la Centrale Termoelettrica di Piacenza, completamente rinnovata e trasformata in un moderno ciclo combinato alimentato a gas metano.

Il nuovo impianto, entrato in esercizio nel dicembre 2005, è composto da due sezioni di produzione con turbina a gas e da una turbina a vapore, per una potenza complessiva di 800 MW e un rendimento globale superiore al 56%. Inoltre, grazie all’innovativo sistema di post-combustione installato nelle due caldaie a recupero, è possibile incrementare la produzione di vapore, ottenendo un aumento di 50 MW sulla potenza generata dalla turbina a vapore.

Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Onorevole Pier Luigi Bersani, ha presieduto la cerimonia di inaugurazione, alla quale hanno portato il loro saluto Roberto Reggi, Sindaco di Piacenza, Gian Luigi Boiardi, presidente Provincia Piacenza, Vasco Errani, presidente Regione Emilia Romagna e Giuliano Zuccoli, presidente di Edipower.

Giulio Del Ninno, amministratore delegato di Edipower, nel suo intervento, ha posto l’accento sullo stato di avanzamento del piano industriale di Edipower: “A distanza di quattro anni, possiamo dire che il piano è in gran parte realizzato. Il repowering di Sermide è stato completato nel 2004, quello di Chivasso nel 2005 e oggi inauguriamo Piacenza. A Turbigo è ormai da mesi avviato il cantiere per la realizzazione di un nuovo gruppo che si affiancherà ai tre gruppi convenzionali. Nell’idroelettrico, sono in corso i lavori presso i Nuclei di Mese, in Valtellina, e Tusciano, in Campania. La sfida per i prossimi tre anni sarà costituita dall’ammodernamento della Centrale di Brindisi e dal completamento dell’ambientalizzazione della Centrale siciliana di San Filippo del Mela. Complessivamente, si tratta di 2 miliardi di euro di investimenti, dei quali circa 1,5 già spesi o impegnati”.

Del Ninno ha voluto inoltre sottolineare l’impegno di Edipower per la sicurezza e l’ambiente nonché l’attenzione verso i territori in cui l’Azienda è presente: testimonianza di questo impegno è anche la recente pubblicazione del secondo Rapporto di Sostenibilità, che riporta in modo ampio e con dovizia di dettagli quanto viene fatto da Edipower in questi ambiti.

Paolo Gallo, direttore generale di Edipower, è intervenuto sul tema specifico della Centrale di Piacenza, sottolineando che “la realizzazione della Centrale ha comportato 21 mesi di attività di cantiere con circa 1.400.000 ore di lavoro diretto, per un investimento complessivo di circa 290 milioni di euro (comprensivi di attività svolte direttamente da Edipower). I lavori sono stati eseguiti da una ATI (Associazione Temporanea di’Impresa) costituita da Siemens, quale capofila, e dal Consorzio Piacenza 800, costituito daMaire Engineering e Techint Spa.”

Gallo ha poi illustrato i sistemi adottati per il contenimento delle emissioni in atmosfera: la Centrale è infatti dotata di sistemi di combustione “a basso NOx” per ridurre le emissioni di ossidi di azoto. Le emissioni in atmosfera di ossidi di azoto e monossido di carbonio sono controllate e registrate in continuo tramite un Sistema di Monitoraggio Emissioni, le cui misure sono trasmesse settimanalmente all’Arpa.

La centrale adotta un Sistema di Gestione ambientale certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001. Infine, per promuovere il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e la trasparenza nell’informazione, la Centrale ha aderito al rigoroso sistema comunitario di ecogestione e audit “EMAS”, ottenendone la registrazione nel 2003.

Nel febbraio 2005 Edipower ha sottoscritto una convenzione con il Comune di Piacenza in virtù della quale la Centrale – dal 2006 al 2010 – fornirà calore a servizio del sistema di teleriscaldamento cittadino per una potenza termica pari a 20 MWt, che raggiungerà i 160 MWt dopo il 2010. Grazie al sistema di teleriscaldamento potranno essere dismesse caldaie civili a gasolio e a gas con notevoli benefici ambientali.

La convenzione tra Edipower e il Comune di Piacenza prevede inoltre un contributo per la realizzazione del progetto Integrato Centrale Emilia, il “vecchio” impianto realizzato tra il 1925 e il 1926 dall’Architetto Piero Portaluppi. Il progetto prevede il recupero parziale della Centrale Emilia per ospitare il Consorzio Leap, laboratorio di efficienza e compatibilità ambientale delle tecnologie energetiche, e uno spazio museale dedicato alla città.

Sistema di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico europeo basato sul web
10/08/2006 L’ozono a livello del suolo rappresenta uno dei principali problemi di inquinamento in Europa. I dati raccolti da oltre 500 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sono inviati all’AEA a Copenaghen con cadenza oraria e sono presentati pressoché in tempo reale sul nuovo sito Internet.

Introducendo il nome di una località oppure cliccando su una carta dell’Europa, gli utenti saranno in grado di seguire l’evoluzione della qualità dell’aria sia a livello locale sia su scala europea. Il sito conterrà anche informazioni sulle conseguenze per la salute corrispondenti ai livelli di ozono rilevati nella zona di residenza degli utenti.

L’ozono in concentrazioni elevate costituisce un rischio per la salute. L’ozono, infatti, irrita le vie aeree causando difficoltà di respirazione e danneggiando i polmoni già dopo poche ore di esposizione. Una percentuale della popolazione urbana europea che può toccare il 30% è esposta a concentrazioni di ozono che superano le soglie fissate dall’UE. L’inquinamento da ozono è responsabile di 20.000 morti in Europa ogni anno.
Nella stratosfera, la fascia atmosferica compresa tra i 10 e i 50 chilometri di altitudine, l’ozono protegge la vita sulla terra dai raggi ultravioletti del sole. Tuttavia in prossimità della superficie terrestre le attività dell’uomo producono concentrazioni di ozono molto superiori ai livelli naturali.

L’ozono in concentrazioni elevate può combinarsi con altri inquinanti dell’aria come ossido di azoto (NOx) e particolato, formando uno smog nocivo. Tuttavia le concentrazioni più alte non sono rilevate sempre nel centro delle città, dove avvengono di solito le emissioni degli inquinanti che formano l’ozono. Ciò avviene poiché l’abbondante quantità di ossido di azoto emesso dalle autovetture spesso impedisce la formazione dell’ozono.

Dato che l’ozono può essere trasportato dal vento per 400-500 chilometri al giorno, il superamento dei livelli di allerta può intervenire anche in aree periferiche o rurali molto distanti dalle fonti delle emissioni inquinanti.

Gemellaggio multimediale tra scuole per imparare a conoscere e rispettare l’ambiente
01/09/2006 Cesvi, in collaborazione con l’ong Ucodep e il Cepad (Centro di Ateneo per l’educazione permanente a distanza dell’Università Cattolica di Milano), propone alle classi IV e V di 100 scuole primarie italiane il progetto didattico “Giangukai:la nostra scuola, il nostro futuro”, un gemellaggio on line rivolto a studenti e insegnanti per favorire l’educazione allo sviluppo sostenibile e l’uso più responsabile della risorsa acqua.

Il progetto nasce e dà continuità al precedente omonimo, avviato nel 2003, che ha coinvolto 30 scuole elementari di Italia, Regno Unito, Brasile, Uganda, Senegal e India in un gemellaggio multimediale sul tema dell’interculturalità.

Questa nuova fase dell’iniziativa, dedicata all’ambiente e rivolta a istituti in tutta Italia, sarà sviluppata nel corso del prossimo anno scolastico ed è completamente gratuita grazie al sostegno del Ministero Affari Esteri Italiano – Direzione Generale Cooperazione Sviluppo.

Con Giangukai il tradizionale gemellaggio tra scuole è reinterpretato facendo di Internet un luogo virtuale di apprendimento e di scambio per favorire un dibattito aperto e critico sul valore della risorsa acqua nell’immaginario dei bambini italiani, focalizzando l’attenzione su usi e abusi quotidiani e sulla presenza di questa preziosa risorsa nelle comunità. Attraverso il sito i giovani utenti, accompagnati dagli insegnanti, potranno condividere ricerche, elaborati e progetti confrontandosi con situazioni reali e scambiando in modo diretto ed immediato opinioni, punti di vista e proposte di consumo responsabile di tale risorsa.

Benché in Italia il problema della carenza idrica sia meno diffuso che altrove, esistono differenze notevoli a causa del clima, dell’ambiente, dell’inquinamento e delle condizioni delle infrastrutture idriche. Giangukai si propone di fare leva sulla scuola come luogo di confronto immediato tra realtà e situazioni diverse, cercando nella stessa scuola uno strumento di trasformazione sociale e individuale alla portata di bambino.

È previsto un percorso di formazione propedeutico per gli insegnanti e il supporto nel corso del progetto di consulenti pedagogisti e informatici.

Le adesioni, aperte dal 15 settembre al 7 ottobre, dovranno essere effettuate dagli insegnanti direttamente on line sul sito. Per ulteriori informazioni sul progetto: Lylen Albani, tel. 035 2058049; e-mail: lylenalbani@cesvi.org.

Aqualia assume la gestione del ciclo integrale dell’acqua a Caltanissetta
01/09/2006 Il contratto, che avrà la durata di 30 anni, suppone un volume d’affari di 1.500 milioni di euro, dei quali 247 milioni saranno investiti nella realizzazione di nuovi impianti e nel miglioramento di quelli già esistenti per ottimizzare le risorse idriche e offrire il servizio migliore.

Con questa nuova concessione, aqualia entra nell’affare del ciclo integrale dell’acqua in Italia, un mercato di 58 milioni di abitanti, di cui solo il 10% della popolazione è servita da aziende private.

Questo progetto si inquadra nella strategia di internazionalizzazione di aqualia e di apertura verso l’estero. In Spagna aqualia ha una una penetrazione nel mercato del 33% ed è presente in più di 800 comuni, servendo una popolazione di più di 11.000.000 di abitanti in Spagna. All’estero, alla sua presenza in Sicilia, si sommano i contratti ottenuti in Algeria, Portogallo, Repubblica Ceca o in Cina.

Aqualia gestión integral del agua ha sperimentato una continua crescita nel volume di affari sin dalla sua nascita. Possiede un portfolio di più di 5.000 milioni di euro e il suo volume d’affari si aggira intorno ai 600 milioni di euro. La compagnia ha iniziato un processo di diversificazione e internazionalizzazione della sua attività ed attualmente è una delle poche aziende capaci di offrire i servizi completi di gestione dell’acqua secondo i suoi usi: irriguo, industriale e urbano.

Air Liquide aumenta la produzione di idrogeno negli Stati Uniti
07/09/2006 Air Liquide Large Industries ha annunciato l’attivazione, dal 28 luglio scorso, della sua nuova unità di produzione di idrogeno. Questa, collocata a Bayport (Texas), avrà una capacità produttiva di 1.600 milioni di metri cubi al giorno (100 milioni di piedi cubi) e sarà completamente integrata con Air Liquide’s Texas Gulf Coast Pipeline.

Il nuovo impianto di Bayport, deputato alla produzione di idrogeno attraverso il sistema di trasformazione del gas naturale (SMR – steam methane reformer) è, per Air Liquide, uno degli elementi più importanti di un più vasto programma di espansione delle attività riguardanti l’idrogeno in questa regione.

Una nuova unità di depurazione che utilizza le tecnologie brevettate da Air Liquide è stata impiantata a Freeport (Texas), e 37 chilometri di rete di distribuzione supplementare sono stati costruiti tra Bayport e Texas City.

Più della metà della capacità della nuova unità SMR servirà ad alimentare un’importante raffineria. La rete di canalizzazione di Air Liquide fornirà l’idrogeno necessario per produrre un innovativo diesel a basso contenuto di zolfo. Il nuovo SMR risponderà inoltre al crescente bisogno di idrogeno e vapore dei clienti di Air Liquide presenti a sud di Huston.

Air Liquide ha dato inizio inoltre al progetto di un altro grande impianto SMR in California. Questa unità, il cui completamento è previsto nel terzo trimestre del 2008, risponderà alla domanda di idrogeno prevista nel bacino industriale di San Francisco.

Caratterizzazione della biomassa: corso di formazione e aggiornamento professionale
13/09/2006 Il corso, rivolto a professionisti e tecnici che operano nel campo della depurazione delle acque, si propone quale momento di formazione e approfondimento su temi riguardanti il controllo dei processi biologici a fanghi attivi, l’efficacia delle diverse metodologie di controllo del processo, le disfunzioni legate alla struttura del fiocco di fango e le possibili attività di prevenzione o trattamento delle stesse.

Particolare attenzione sarà rivolta all’osservazione microscopica del fango attivo e al valore indicatore di alcune specie batteriche. Una parte rilevante del corso sarà dedicata a esercitazioni tecnico-pratiche, che permetteranno di valutare diversi possibili scenari, rispetto ai quali i corsisti dovranno individuare i problemi e prospettare le possibili soluzioni. Sarà questo un momento di discussione e di scambio di esperienze tra tutti i partecipanti, per mettere in pratica da subito le nozioni acquisite in precedenza. Il corso è destinato a 30 persone e avrà luogo al raggiungimento di un numero minimo di 15 partecipanti.

DuPont investe nel lancio di nuovi materiali per pannelli solari fotovoltaici Tedlar
14/09/2006 Per soddisfare le esigenze del mercato dell’energia solare fotovoltaica in rapida crescita, DuPont ha annunciato il potenziamento della capacità produttiva di film PVF (polivinil-fluoruro) DuPont Tedlar. Il nuovo impianto, per un investimento di 50 milioni di dollari USA, sarà completato entro il 2007.

La società ha anche annunciato il lancio dei film DuPont Tedlar Serie PV2100, una linea di prodotti più ampia da utilizzarsi sui fogli protettivi dei pannelli solari, elementi fondamentali per l’efficienza, la durata e il funzionamento dei pannelli. I film DuPont Tedlar Serie PV2100 offrono maggiore stabilità dimensionale, resistenza ad abrasione e perforazione e un superiore indice di riflessione, che a sua volta determina un aumento della potenza e dell’efficienza del pannello.

DuPont stima che il mercato dei film Tedlar crescerà a un ritmo di oltre il 30% all’anno, trainato dall’aumento della produzione e dell’installazione di pannelli solari fotovoltaici in tutto il mondo.

I film Tedlar sono utilizzati anche in applicazioni chiave nel settore aerospaziale, dell’edilizia e delle arti grafiche, grazie alla loro durata e resistenza agli agenti atmosferici.

L’annunciata espansione è già stata avviata presso gli impianti di DuPont di Fayetteville, N.C. La società continuerà ad aumentare la propria capacità produttiva anche in altri siti: Louisville, KY. e Buffalo, N.Y. L’investimento complessivo previsto, compreso il potenziamento della capacità produttiva di altri materiali fotovoltaici di DuPont, è di oltre 100 milioni di dollari (USA).