Edizione N° 15 del 10 maggio 2006

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 15 del 10 maggio 2006


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L’Unione Europea non ha raggiunto gli obiettivi fissati sui biocarburanti
10-05-2006 La Commissione europea ha adottato una “strategia” in sette punti per promuovere lo sviluppo della produzione di biocarburanti nell’UE: stimolare la domanda, agire in favore dell’ambiente, sviluppare la produzione e la distribuzione, estendere l’approvvigionamento in materie prime, rafforzare le possibilità commerciali e aiutare i Paesi in via di sviluppo.

Per rispondere all’obiettivo di stimolare la domanda in questo settore, la Commissione presenterà, entro la fine dell’anno, una relazione in prospettiva di una eventuale revisione della direttiva sui biocarburanti. La Commissione deciderà a quel punto se sia opportuno proporre di rendere vincolante l’obiettivo di raggiungere nel 2010 una quota di mercato del 5,75% e di rivedere eventualmente in aumento quest’obiettivo, ha indicato il commissario, rispondendo ad alcune domande. Nel 2004, la produzione comunitaria di biocarburanti è stata pari a 2,4 milioni di tonnellate (ossia circa lo 0,8% dei consumi di benzina e di gasolio nell’UeE), di cui 0,5 milioni di tonnellate di bioetanolo (il 10% della produzione mondiale) e 1,9 milioni di tonnellate di biodiesel.

Stando alle stime, la capacità di produzione di biodiesel nell’UE dovrebbe raggiungere circa i 4 milioni di tonnellate verso la metà del 2006. La Commissione raccomanda un approccio “equilibrato” in materia commerciale (sviluppare la produzione europea, mantenendo flussi d’importazione) e ritiene che occorra “puntare sulla ricerca”, specialmente sui biocarburanti della seconda generazione.

Politiche dell’Unione Europea sul cambiamento climatico
10-05-2006 L’obiettivo è assicurare il rispetto da parte dell’UE e dei suoi Stati membri degli obblighi di comunicazione previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e dal protocollo di Kyoto. L’azione della Commissione mira a garantire che il sistema Ue di scambio delle quote di emissione diventi operativo a tutti gli effetti. Cinque Stati membri non hanno ancora stabilito un collegamento con il sistema europeo dei registri elettronici di scambio delle emissioni, nonostante il termine fissato a tale scopo sia scaduto nel dicembre 2004.

La Commissione ha deciso di avviare i procedimenti di infrazione per inadempimento, inviando lettere di costituzione in mora a Cipro, Grecia, Lussemburgo, Malta e Polonia. Le imprese di detti Paesi sono in grado di scambiare le quote a termine, ma viene loro sottratta la possibilità di ricorrere allo scambio a pronti fino alla creazione del collegamento con il sistema.

Per la mancata comunicazione delle informazioni per quanto riguarda le politiche, le misure e le previsioni sulle emissioni e la mancata comunicazione delle informazioni sulle emissioni dei gas a effetto serra, la Commissione ha inviato agli Stati membri negligenti una lettera di costituzione in mora.

Durante il primo periodo di impegno previsto dal protocollo di Kyoto (2008-2012) sarà istituito un sistema internazionale di scambio di emissioni che permetterà ai Paesi con obiettivi di Kyoto di acquistare e vendere crediti di emissione tra loro. L’obiettivo è ridurre i costi di abbattimento delle emissioni.

Inoltre, la Commissione europea ha inviato una prima lettera di diffida a undici Stati membri (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia) che hanno ripetutamente soppresso zone di balneazione (circa 7.000) dagli elenchi ufficiali, evitando di applicare le norme comunitarie a tutela della salute dei bagnanti. L’eliminazione di ogni singolo sito di balneazione dall’elenco ufficiale di uno Stato membro dovrebbe essere adeguatamente motivata e non può rappresentare la soluzione a un problema di inquinamento. Per il momento gli undici Stati membri non hanno fornito motivazioni e per questo la Commissione li ha invitati a spiegare perché hanno eliminato dei siti che precedentemente erano stati riconosciuti come zone di balneazione.

Raccolta differenziata degli imballaggi: un’unica cultura nazionale
10-05-2006 Per questo intervento, sono a disposizione del territorio non solo risorse economiche, ma anche tutte le competenze tecniche del sistema consortile, affinché tutto ciò possa servire a ridurre il divario non più accettabile di queste regioni, in termini di raccolta differenziata degli imballaggi, con il resto del Paese. Nell’auspicio che questo lavoro di sostegno ai decisori e agli operatori locali possa portare risultati importanti nei prossimi tre anni.

Dai risultati raggiunti da Conai nel 2005 si evince che la percentuale complessiva di raccolta differenziata è ormai prossima al 24% a livello nazionale. Questo dato, molto apprezzabile se comparato con l’11% del 1998, è stato raggiunto anche grazie all’aumento delle convenzioni sul territorio che coprono ormai il 75% della popolazione. Le quantità di rifiuti da imballaggio avviati a riciclo provenienti da raccolta urbana hanno superato le 2,7 milioni di tonnellate, con un incremento del 189% nei sette anni di attività del Sistema Consortile. I volumi riciclati complessivamente, da superfici pubbliche e private, hanno supero le 6,6 milioni di tonnellate, con una percentuale sull’immesso al consumo pari al 55,6%. In questo quadro positivo, l’elemento dissonante è la disparità che esiste ancora tra le varie aree del Paese. La visione d’insieme conferma che 40 province superano la soglia considerata di eccellenza dei 65 kg/ab. convenzionato. Di queste, 35 province sono nel Nord Italia, 4 al Centro e una al Sud.

Seminario: tecnologie per la riduzione degli impatti e la bonifica delle discariche
10-05-2006 L’università degli studi di Padova – Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica – IWWG – International Waste Working Group sta organizzando il seminario – workshop “Tecnologie per la riduzione degli impatti e la bonifica delle discariche” che si terrà presso l’Hotel Terme Miramonti a Montegrotto Terme (Padova), dal 7 al 9 Giugno 2006.

Il seminario costituirà un’ottima occasione di approfondimento delle tematiche connesse al problema della bonifica delle discariche contaminanti, particolarmente attuale a seguito dell’approvazione del nuovo testo unico per l’ambiente, che modifica radicalmente l’approccio alla valutazione della necessità di intervento sui siti contaminati.

Il seminario è un importante strumento di lavoro per i partecipanti che a seguito delle relazioni e del successivo dibattito acquisiranno le più aggiornate esperienze tecniche che potranno confortarne ed informarne la quotidiana attività.

Una speciale quota di iscrizione e’ riservata ai partecipanti che si iscrivono all’IWWG, gruppo di lavoro che riunisce alcuni dei più noti esperti a livello internazionale della gestione dei rifiuti e rappresenta un laboratorio per l’elaborazione di nuove idee e la promozione di filoni di ricerca avanzata. L’iscrizione all’IWWG consente riduzioni sulla quota di partecipazione ai convegni che il gruppo promuove (tra cui il Simposio Internazionale Sardinia 2007 sulla gestione dei rifiuti e sullo scarico controllato che si terrà a S. Margherita di Pula – Cagliari – tra l’1 e il 5 ottobre 2007) e include l’abbonamento gratuito a “Waste Management”, che è tra le più autorevoli riviste scientifiche internazionali sulla gestione dei rifiuti.

Per partecipare al seminario “Tecnologie per la riduzione degli impatti e la bonifica delle discariche” occorre iscriversi al più presto in quanto per motivi organizzativi il numero di partecipanti è limitato a 60. È inoltre consigliabile prenotare per tempo per il pernottamento nell’hotel in cui si tiene il seminario dato che i posti sono limitati.

Filtrazione acque reflue: l’impianto di Pero
10-05-2006 L’impianto, con la prima linea di trattamento attualmente in funzione, ha una potenzialità di 360.000 abitanti equivalenti. A completamento di tale prima linea, è stata installata una sezione di filtrazione finale a valle del sedimentatore secondario, in cui Sernagiotto Technologies ha fornito sei filtri a dischi della svedese Hydrotech (Discfilter HSF 3112-2F).

L’impianto di filtrazione garantisce un contenuto massimo di solidi sospesi allo scarico di 10 mg/l (valore fissato dalla Cta Regionale). La Società si è recentemente aggiudicata inoltre la fornitura per ulteriori sei filtri a dischi Hydrotech modello 3112-2F per la realizzazione della seconda linea di filtrazione. La portata totale da trattare è di quasi 10.000 m3/h con una concentrazione di solidi sospesi in ingresso compresi tra 40-60 mg/l. Questo ordine conferma la validità dei filtri a dischi Hydrotech; il numero, le dimensioni dei filtri installati e le portate da trattare pongono questo impianto di filtrazione tra i più grandi a livello mondiale.

Gesteco bonifica le grotte di Castellana
10-05-2006 Gesteco, seguendo un attento progetto di intervento valutato positivamente in sede di aggiudicazione dei lavori, interverrà all’interno della grotta denominata Gravina Grande, una cavità naturale tra le più vaste del mondo, per eliminare i residui di origine antropica accumulatisi durante i decenni nei recessi di origine carsica. I lavori dureranno circa sei mesi e saranno impiegati tecnici e operai specializzati.

L’intervento si è reso necessario poiché nella grotta erano presenti detriti di varia natura abbandonati dall’uomo e il lavoro di Gesteco servirà per rimuovere, caratterizzare, bonificare e smaltire i rifiuti presenti senza intaccare il pregiato substrato naturale. Gesteco nel corso dei mesi di intervento impiegherà tecniche particolari di lavoro non invasive a salvaguardia dell’integrità delle stalattiti e stalagmiti monumentali.

Beacon Conference ISWA
10-05-2006 La Beacon Conference Iswa, che si tiene presso la Facoltà di Agraria di Perugina, a partire da oggi e fino al 12 maggio, intende descrivere scenari sia a livello macro sia su specifiche tematiche, permettendo al tempo stesso ai manager responsabili della gestione dei rifiuti, ai diversi portatori di interesse, ai decisori politici di raccogliere numerose informazioni per l’attuazione delle scelte, in un’ottica coerente di definizione delle strategie. La Conferenza permetterà di conoscere le ultime novità del settore attraverso gli interventi di relatori interni ed esterni al Gruppo di Lavoro internazionale ISWA che segue il tema del Trattamento biologico dei rifiuti, attraverso l’autorevole contributo di esperti del settore di fama internazionale.

Il trattamento biologico è considerato una delle strategie per la gestione sostenibile dei rifiuti. Non solo rappresenta una opzione praticabile e pienamente testata per sottrarre significative quantità di rifiuti putrescibili alle discariche, ma fornisce anche risposte ad altri temi ambientali, quali la gestione del cambiamento climatico e il mantenimento della fertilità dei suoli nel mondo. Il trattamento biologico offre varie possibilità di approccio di tipo flessibile applicabili su varia scala, fra cui il compostaggio, la digestione anaerobica, il trattamento meccanico biologico, ed è connesso con altri aspetti chiave dell’ingegneria ambientale, quali l’ottimizzazione delle operazioni di raccolta dei rifiuti biodegradabili e la riduzione dei problemi legati ai siti di trattamento.

Gestione globale dei prodotti chimici
10-05-2006 L’UE è parte in tale approccio strategico della gestione internazionale dei prodotti chimici (Saicm) che garantisce che i prodotti chimici siano fabbricati e utilizzati in modo da ridurre il più possibile gli effetti negativi per la salute e l’ambiente nell’interesse dello sviluppo durevole. Prol, ministro austriaco dell’ambiente e presidente in esercizio del Consiglio Ue si rallegra per l’accordo e lo definisce un punto importante per l’azione ambientale globale. L’accordo contiene un impegno chiaro per il principio cautelare. “Non aspettiamo che vi sia una tragedia per attuare sistemi di sicurezza” ha detto Dimas, commissario all’Ambiente, ”dobbiamo trovare un terreno di intesa sulle future politiche energetiche perché rispondano ai bisogni di sviluppo, preservandoci dalla minaccia del mutamento climatico”.

Basf It Services ha aperto una nuova holding
10-05-2006 La storica holding e l’headquarters, in precedenza situate rispettivamente in Olanda e in Svizzera, sono ora incorporate nella nuova azienda.

Sinergia e maggiore efficienza sono i principali benefici derivanti dalla concentrazione del business nella sede di Ludwigshafen. “Tutte le decisioni strategiche saranno prese in un’unica sede, indipendentemente dal paese che genera l’offerta; il management risiederà nella nostra sede di Ludwigshafen,“ commenta orgoglioso Wolfgang Erny, in nome e per conto del Board di Basf It Services, in occasione della cerimonia inaugurale. “Sono convinto che la stretta collaborazione tra lo staff che ne deriverà darà a Basf It Services una nuova spinta propulsiva”.

Ludwigshafen è la maggiore delle sedi di Basf It Services. Il sito tedesco conta infatti circa 1.700 degli oltre 2.400 impiegati dell’intera azienda. Nell’anno della sua creazione – il 2001 – Basf It Services, nata dalla fusione di oltre 50 unità IT individuali forniva servizi solo locali. Oggi, la società guida processi altamente complessi al di là di confini e sedi e serve clienti anche fuori dall’Europa, quali nel Far East.

Brillanti risultati di Alfa Laval nel 2005
10-05-2006 Alfa Laval, fornitore globale di componenti specializzati e soluzioni ingegneristiche ha, in quest’ultimo anno, ulteriormente consolidato una posizione già acquisita sui mercati internazionali grazie al rafforzamento di tecnologie già esistenti, alla fornitura di nuovi prodotti e a un’offerta personalizzata sulle esigenze del cliente.

Commentando i brillanti risultati del 2005, il CEO e presidente dell’azienda Lars Renström ha dichiarato che le previsioni per i lfuturo sono molto positive e che “ci si aspetta una forte crescita pe rAlfa Laval nella maggior parte dei mercati sia geografici sia per segmenti di clientela”.

Gli obiettivi finanziari di Alfa Laval, come emerge dal bilancio dell’ultimo esercizio, sono: una crescita di almeno il 5% annuale, il raggiungimento di un margine Ebita del 10–13% e un ritorno sul capitale impiegato (Roce) di almeno il 20%.

Per quanto riguarda gli standard finanziari il ratio debt/equity dovrà essere al di sotto di 1.0, il cash-flow proveniente dalle attività correnti del 9-12% sulle vendite mentre gli investimenti dovranno essere approssimativamente del 2,5% delle vendite.

Primo trimestre di successo per Henkel
10-05-2006 Nel primo trimestre del 2006, Henkel ha fatto registrare un fatturato di 3,048 miliardi di euro. Questo risultato rappresenta un incremento dell’11,4%. La crescita organica del fatturato, dunque, depurata dagli effetti di cambio e dalle acquisizioni/cessioni, ammonta al 5,9%. A questo risultato più che positivo hanno contribuito tutti i settori di attività, fra i quali si sono però particolarmente distinti, con un apporto superiore alla media, il business degli adesivi al consumo e per uso professionale e Henkel Technologies.

L’utile operativo (EBIT) ha fatto rilevare un incremento dell’11,7% rispetto ai risultati dell’esercizio precedente, arrivando a 295 milioni di euro. A questo traguardo hanno contribuito tutti i settori di attività. Nella divisione Detersivi, la cessione del business dei prodotti alimentari statunitense di Dial ha incrementato l’utile operativo di 16 milioni, in gran parte già reinvestiti sul mercato.

L’utile sulle vendite (EBIT), pari al 9,7%, si è mantenuto sui livelli dell’anno scorso. Il ritorno sul capitale investito (ROCE) ha fatto rilevare un miglioramento pari a un punto percentuale, passando al 13,1%. A causa del deprezzamento subito dalla partecipazione alla Lion Corporation in Giappone, gli utili da partecipazione sono leggermente scesi, passando da 17 milioni di euro agli attuali 13 milioni di euro. Il risultato degli utili da interessi è migliorato passando da -56 milioni di euro a -47 milioni di euro, soprattutto grazie al fatto che, rispetto all’esercizio precedente, non vi è più compresa la corresponsione di interessi per le obbligazioni ad alto tasso di Dial e Sovereign, e anche grazie all’iscrizione a bilancio modificata di perdite attuariali. Complessivamente i risultati finanziari sono aumentati, passando da -39 milioni di euro a -34 milioni di euro.

A causa dell’incremento degli oneri fiscali, dovuto alla cessione del business dei prodotti alimentari di Dial, anche la quota d’imposta ha fatto registrare un aumento, passando dal 25,7% al 29,1%. Gli utili trimestrali, al netto delle partecipazioni minoritarie, ammontano a 181 milioni di euro, equivalenti ad un incremento del 9,7% rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato per azione privilegiata è cresciuto a sua volta del 9,7%, passando a 1,27 euro.

Henkel conferma i pronostici fatti per il 2006 sia in termini di fatturato sia di utili. Henkel prevede condizioni generali ancora in leggero miglioramento e intende crescere nuovamente a tassi superiori rispetto ai suoi mercati.

Per il 2006 Henkel prevede una crescita organica del fatturato (depurato dagli effetti di cambio e dalle acquisizioni/cessioni) compresa fra il 3% e il 4%.

Per quanto concerne l’utile operativo (EBIT), Henkel prevede un incremento, depurato dagli effetti di cambio, del 10% circa.

Anche in merito all’utile per azione privilegiata (EPS) Henkel prevede un aumento vicino al 10%.

Air Liquide Italia: fatturato in crescita del +2,6%
10-05-2006 Le attività industriali del Gruppo Air Liquide Italia (suddivise in tre business line: Clienti Industriali, Large Industries ed Elettronica), hanno registrato un fatturato di 438,2 milioni di euro, pari a una crescita del +3,2% rispetto all’anno precedente.

Per le attività relative all’area Sanità, dopo le operazioni di conferimento dei rami “ospedaliero” e “domiciliare” in VitalAire Italia e Air Liquide Sanità Service, Air Liquide Sanità ha svolto un’attività di holding raggiungendo un fatturato di 173,4 milioni di euro per il 2005 (+1,1% sul 2004).

Air Liquide ha ottenuto questi risultati grazie alla sua strategia di innovazione continua e di valorizzazione del proprio know-how tecnologico posto al servizio dei propri clienti. Anche quest’anno il gruppo ha scelto di effettuare in Italia importanti investimenti industriali per consolidare la propria crescita; in particolare essi sono stati destinati alle tecnologie più attente all’ambiente come la produzione di idrogeno per lo sviluppo di carburanti puliti e la realizzazione di nuovi impianti di produzione dei gas dell’aria destinati alla produzione di energia elettrica da gassificazione, settore nel quale abbiamo confermato la nostra leadership.

notizie
Giuseppe Rossi eletto presidente di PlasticsEurope Italia
30/04/2006 Componente della Giunta, del Consiglio Direttivo e del Comitato di Presidenza di Federchimica, Giuseppe Rossi succede a Flavio Terruzzi (Dow Italia, Equipolymers) che ha lasciato prima della scadenza del proprio mandato a causa di un importante avanzamento di carriera che l’ha portato negli Stati Uniti.

Giuseppe Rossi, ingegnere chimico, ha compiuto gran parte della sua carriera professionale all’interno del Gruppo Montedison dove ha ricoperto numerosi incarichi, dapprima nell’area tecnica e poi in quella manageriale.

Da oltre 15 anni lavora nell’ambito delle materie plastiche, in particolare nel settore delle poliolefine. Tra gli incarichi più significativi, quello di direttore gentrale pianificazione in Montecatini, dal 1989 al 1994; Presidente della società Moplefan (attiva nei settori film e fibre di polipropilene) dal 1990 al 2001; amministratore unico di Novamont dal 1992 al 1995; consigliere di amministrazione in Montecatini e in altre consociate del Gruppo Montedison.

Ha lavorato dal 1995 al 2000 in Olanda presso la società Montell (poi confluita in Basell) dove ha ricoperto la posizione di direttore centrale per la Pianificazione Strategica nonché di responsabile delle società operative nel downstream.

Dal 2000 Giuseppe Rossi è presidente di Basell Poliolefine Italia, società del Gruppo Basell Polyolefins, leader mondiale nella produzione, nello sviluppo e nelle licenze dei processi di produzione di polipropilene e polietilene, oltre che produttore di catalizzatori per poliolefine.

Nuova business unit globale DuPont per i biocarburanti
03/05/2006 DuPont BioFuels farà leva sulle conoscenze di DuPont nel campo della biotecnologia per applicazioni agricole, ingegneria metabolica, chimica e ingegneria di processo, per accelerare la commercializzazione di soluzioni ecologiche ed economicamente competitive sui mercati dei biocarburanti, ormai in espansione in tutto il mondo.

In DuPont Biofuels saranno riuniti specifici progetti di crescita finora gestiti da DuPont a livello globale, al fine di sfruttare le opportunità di mercato e le esigenze tecnologiche di questo settore in rapida crescita. Fra i progetti in corso, i prodotti e le tecnologie di coltivazione, la bioraffineria sponsorizzata dal Dipartimento dell’Energia USA e i programmi di ingegneria metabolica finalizzati alla produzione di biocarburanti. Oggi, i ricavi annui di DuPont derivanti dai mercati globali dei biocarburanti, in particolare dalla produzione di carburante a base di etanolo da risorse agricole, ammontano a circa $300 milioni. La società prevede di incrementare considerevolmente le proprie attività, risorse e i conseguenti ricavi in tali mercati entro il 2010.

DuPont Biofuels è ora sotto la direzione di John P. Ranieri, vice president e general manager di DuPont Bio-Based Materials – Energy & Specialties. Ranieri sarà a capo di un team responsabile della realizzazione di progetti volti alla creazione di valore nel settore dei biocarburanti in tutto il mondo.

Prima di giungere in DuPont nel 2002, Ranieri, 46 anni, ha lavorato presso Aortech International, società di apparecchiature medicali. Fin dal suo ingresso in DuPont, Ranieri è a capo dei business dei materiali biologici della società.

DuPont Bio-Based Materials punta allo sviluppo di soluzioni biotecnologiche mediante l’integrazione delle proprie conoscenze in biologia, chimica, scienza dei materiali e ingegneria per soddisfare le esigenze della propria clientela globale.

Confermato il presidente del Gruppo Chimici di Assolombarda
09/05/2006 Roberto Rettani, 53 anni, laureato in chimica industriale, managing director and CEO di Bracco Imaging, è stato confermato presidente del Gruppo Merceologico Chimici di Assolombarda per il biennio 2006/2007. Gruppo che riunisce 560 imprese che occupano 48 mila dipendenti nell’area milanese.

Rettani sarà affiancato da quattro vice presidenti: Luca Manzoni (Nuncas Italia), Giovanni Milesi (Vernici E. Milesi), Giampaolo Steri (EN) e Aldo Sortino (L’Oreal Italia).

Fiore all’occhiello dell’Italia che ricicla: l’impegno di Cobat
10/05/2006 Un servizio per la tutela dell’ambiente ma anche un importante contributo per l’economia nazionale: con il piombo recuperato sono stati risparmiati 90 milioni di euro sulle importazioni di tale metallo.

Nel 2005 in Italia sono state raccolte oltre 16,6 milioni di singole batterie, da cui sono state recuperate circa 113.000 tonnellate di piombo, quasi 10.000 tonnellate di plastiche nobili (polipropilene) e neutralizzati 33 milioni di litri di acido solforico. In Italia, il Cobat (consorzio obbligatorio batterie esauste) può essere considerato precursore del sistema integrato nella gestione dei rifiuti e la giusta soluzione al problema delle batterie al piombo esauste, quelle utilizzate per l’avviamento di tutti i tipi di automezzi, nonché per i gruppi di continuità di centrali elettriche, telefoniche, di ospedali ecc.

L’anno scorso il Cobat ha superato per la prima volta la soglia delle 201.518 tonnellate di accumulatori esausti, con una percentuale sull’immesso al consumo oramai prossima al 100%, un risultato che ci allinea ai Paesi europei di alta tradizione ambientale come Svezia, Norvegia e Danimarca. Il primato è ancora maggiore se si pensa ai bassi costi applicati per assicurare la raccolta e il riciclo degli accumulatori esausti. In Italia, infatti, vige il più basso sovrapprezzo sulla vendita delle batterie nuove, notevolmente inferiore a quello applicato dai Paesi nordici: solo 76 centesimi di euro per una batteria d’automobile.

Il merito del Cobat è un successo dell’opera del Parlamento italiano, ma anche della capacità del suo management di saper conciliare interessi economici, talvolta divergenti, di imprenditori grandi e piccoli, per l’interesse generale del Paese. Anche se composto da soci privati, il Cobat svolge un rilevante compito di natura pubblica, sia dal punto di vista ecologico sia da quello economico.

Il Consorzio tutela l’ambiente, assicurando sull’intero territorio nazionale la raccolta gratuita e il riciclo di rifiuti pericolosi. Al contempo, l’attività consortile ha una forte valenza economica: ogni anno il nostro Paese risparmia sull’importazione di nuovo piombo oltre 90 milioni di euro. Da un punto di vista regionale, la Lombardia, con circa 32,5 mila tonnellate, è la regione che in assoluto ha raccolto le maggiori quantità di batterie esauste, seguita subito dalla Campania (circa 24.500 t), Emilia Romagna, Piemonte, Veneto (circa 19.00 t) e Lazio (circa17.000 t).

Festambiente compie diciott’anni
10/05/2006 Dodici giorni all’insegna dell’ecologia, del mangiar sano, della natura incontaminata, in uno scorcio di rara bellezza alle porte del Parco della Maremma. Festambiente, il festival internazionale promosso da Legambiente e giunto alla XVIII edizione, aprirà le porte il prossimo 4 agosto, per proporre fino a Ferragosto musica, cinema, artisti di strada, dibattiti, mostre, giochi per bambini, ristorazione vegetariana, stand espositivi, che daranno vita presso il Centro per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole” a una cittadella ecologica i cui abitanti avranno un obiettivo comune: la costruzione di una società in armonia con l’ambiente.

Ogni sera dibattiti e concerti con personaggi dello spettacolo, della cultura, della politica sensibili alle tematiche ambientali, arte, natura e trattamenti naturali, e per gli appassionati della “settima arte” una rassegna cinematografica pensata per dare spazio al cinema italiano, il “Clorofilla Film Festival”. Negli stand espositivi prodotti biologici, ecocompatibili, all’avanguardia nella loro realizzazione con criteri e metodi che rispettano l’ambiente, mentre nell’Ecomercato, l’originale negozio di Legambiente sono in esposizione prodotti alimentari, per la casa, di bellezza a “denominazione di origine ….ecologica”.

Senza dimenticare i bambini, con un’area appositamente attrezzata dove il gioco si incontra con l’educazione ambientale, nell’intento di trasmettere ai più piccoli, facendoli divertire, la sensibilità indispensabile alla salvaguardia del nostro mondo ormai quotidianamente minacciato.
E in occasione della diciottesima edizione, il festival dedicherà ampio spazio alla salvaguardia del Mediterraneo, grazie ad una serie di eventi, mostre e incontri legati non soltanto alla dimensione ambientale e naturalistica: sono in preparazione infatti una serie di appuntamenti dedicati alla cultura mediterranea, con il coinvolgimento di artisti, intellettuali e uomini di cultura del bacino del Mediterraneo.

Tantissime inoltre, in una cornice suggestiva come quella del Parco della Maremma, le iniziative di sensibilizzazione sul degrado del territorio, mentre altrettanto numerose saranno la pulizia di spiagge e aree boschive, escursioni per immergersi nel vasto patrimonio naturale offerto dalla Maremma, percorsi odorosi e tattili, per sentire, riconoscere e determinare le piante officinali,
percorsi da realizzare in bicicletta, oltre a passeggiate, visite guidate e iniziative di trekking alla scoperta di angoli suggestivi della Maremma.