Edizione N° 13 del 8 marzo 2006

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 13 del 8 marzo 2006


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Bayer è una delle prime società a firmare la Carta della Responsabilità Globale
06-03-2006 Bayer è una delle prime società di tutto il mondo ad aver firmato la Carta della Responsabilità Globale. L’associazione della chimica mondiale ICCA ha presentato la Carta della Responsabilità Globale il 5 febbraio, in occasione delle Conferenza Internazionale sulla Gestione del Settore Chimico organizzata dall’ONU a Dubai, Emirati Arabi Uniti. Con questo documento Bayer si impegna a partecipare all’iniziativa di Responsabilità volontaria intrapresa dall’industria chimica per continuare a contribuire al progresso globale nei settori della sanità, della sicurezza e dell’ambiente.

La Carta della Responsabilità Globale riassume i nuovi principi dell’iniziativa per la Responsabilità Globale lanciata nel 1985 dall’industria chimica per promuovere miglioramenti continui nei settori della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Una delle novità più significative è data dall’estensione della Responsabilità lungo l’intera catena di creazione del valore. Tramite le associazioni nazionali di cui sono parte, le società di 52 Paesi si sono impegnate ad assumersi questa Responsabilità.

Materie plastiche al museo nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
08-03-2006 I visitatori e le scuole possono ora apprezzare oggetti e materiali che rappresentano la storia della plastica lunga ben 150 anni (tra cui il banco di laboratorio e gli strumenti originali del Premio Nobel Giulio Natta).

Nella “polimeroteca” numerosi materiali possono essere osservati e toccati: un modo interattivo per capire meglio il grande universo della plastica composto da oltre 40 grandi “famiglie”. Così come interattivo è il laboratorio di Chimica e Materie Plastiche che registra a oggi la prenotazione di circa 600 classi per un totale di 12 mila studenti.

La sezione Materie Plastiche è stata realizzata grazie alla sinergia d’intenti tra Museo e Assocomaplast, con la collaborazione di Federchimica – PlasticsEurope Italia, Politecnico di Milano e Famiglia Natta.

Sono intervenuti nel corso dell’inaugurazione Michele Perini (presidente Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia), Fiorenzo Galli (direttore generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia), Giacomo Mario Dutto (direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia), Riccardo Comerio (presidente Assocomaplast), Giuseppe Rossi (Federchimica – PlasticsEurope Italia) e Alberto Cigada (direttore Dipartimento “Giulio Natta” del Politecnico di Milano).

Il Presidente Perini ha sottolineato di aver “sperimentato in prima persona come imprenditore il passaggio dall’utilizzo esclusivo del metallo e del legno alla plastica, insostituibile oggi per alcune applicazioni”. Nell’aprire questa sezione – ha aggiunto Perini – possiamo dire di essere riusciti nell’intento di mettere insieme cultura, storia, tradizione e innovazione.

Il direttore generale Galli ha espresso i suoi ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato e ha aggiunto: “Siamo in un Museo che, oltre all’accezione classica di questo termine e accanto agli oggetti di un tempo, è in continua evoluzione. Lo dimostrano i 16 laboratori interattivi e non ultimo quello di chimica e materie plastiche che conta già 12 mila prenotazioni”.

Il Direttore Giacomo Mario Dutto ha paragonato la scuola agli alberi: “Per vedere i fiori e raccogliere i frutti servono anni. Attività come questa del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia possono far lavorare gli studenti con creatività e innovazione. Un domani, magari, avremo altri premi Nobel”.

Per Assocomplast ha preso la parola il presidente Comerio: “Su tutta la filiera della plastica lavoriamo per tenere alto il nome del made in Italy. Ne è una testimonianza Plast’ 06, in programma dal 14 al 18 febbraio, che è la seconda manifestazione di settore più importante al mondo. Giuseppe Rossi (Federchimica – PlasticsEurope Italia) ha sottolineato come la plastica rappresenti “senza dubbio il materiale del futuro. Negli ultimi trenta anni le materie plastiche hanno avuto un incremento del 500%, contro una crescita del 250% dell’alluminio e del 50% dell’acciaio”.

Il direttore del Dipartimento “Giulio Natta” del Politecnico di Milano Alberto Cigada passando davanti alla vetrina che ospita gli strumenti originali di Natta ha commentato che “le 12 mila prenotazioni per partecipare alle attività di laboratorio sono già un grande traguardo. Non dimentichiamo che in Italia solo due scienziati che lavoravano in laboratorio hanno ricevuto un Nobel: il biologo Camillo Golgi e il chimico Giulio Natta. In questi spazi non si respira solo il passato, ma anche l’oggi e il domani”.

Achema, 15-19 maggio: una perfetta organizzazione del viaggio
08-03-2006 Per visitare con profitto una fiera così vasta e importante, è indispensabile poter contare su una perfetta organizzazione del viaggio e dell’alloggio, in modo da potersi concentrare soltanto sulla visita degli stand, ottimizzando tempi e costi della trasferta.

Kuoni è il tour operator italiano leader nei viaggi per fiere, che da oltre trent’anni provvede alle necessità di migliaia di espositori e visitatori italiani di manifestazioni in tutto il mondo, con servizi personalizzati a seconda delle specifiche esigenze di ciascuno e con un otttimo rapporto qualità-prezzo.

È possibile prenotare la sola sistemazione alberghiera o pacchetti individuali costruiti con le migliori compagnie classiche o low-cost.

Cartesio 2006: 1.425.000 euro per l’eccellenza scientifica
08-03-2006 Sono aperte le iscrizioni (entro il 4 maggio 2006) al premio che prevede di ricompensare l’eccellenza nella ricerca e nella comunicazione scientifica con quasi un milione e mezzo di euro, per la precisione 1.425.000.

Due è meglio di uno. In realtà si tratta di due premi distinti: il primo (Premio Cartesio per l’eccellenza nella ricerca scientifica collaborativa) è rivolto a organizzazioni pubbliche e private (anche le università e le fondazioni) di diverse nazioni europee che collaborano allo stesso progetto scientifico: dalla medicina all’economia, dalla tecnologia alle scienze umane.

Saranno premiate le cinque più importanti conquiste ottenute grazie alla collaborazione tra Paesi e le èquipe vincitrici avranno un riconoscimento di € 200.000 ciascuna, mentre altri cinque finalisti ulteriori € 30.000 cadauno.

Il secondo premio (Premio Cartesio per l’eccellenza nella comunicazione scientifica) è invece per coloro che hanno già ottenuto riconoscimenti nei singoli Paesi di appartenenza e sono proposti a livello comunitario. Si tratta di migliorare la qualità dell’informazione scientifica, di renderla più divulgativa o di trovare nuovi modi per comunicare, attraverso i media o gli eventi pubblici. In questo caso, i cinque vincitori avranno ognuno € 50.000 e i cinque finalisti altri € 5.000.

Fertilizzanti: nuove sfide per il 2006
08-03-2006 Per la prima volta nella sua attività più che ventennale, Assofertilizzanti, l’Associazione italiana dei produttori di Fertilizzanti, partecipa alla Fiera Agricola di Verona per rappresentare tutti i suoi associati nella principale vetrina della filiera agricola del nostro Paese.

L’Associazione scende in campo per presentare la sua campagna di comunicazione dal titolo “Proteggi il tuo patrimonio. Alimenta la tua terra”. L’iniziativa nasce dalla considerazione che, a seguito dell’entrata in vigore della Nova Politica Agricola Comunitaria, si è assistito a un progressivo e preoccupante calo dei consumi dei mezzi tecnici in generale e dei fertilizzanti in particolare, motivato dal tentativo degli agricoltori da abbattere i costi alla luce di una crisi, quella del settore agricolo, che è ormai evidente.

“Molti agricoltori sono infatti convinti – sottolinea il Presidente dell’Associazione Narciso Salvo di Pietraganzili – che non concimare durante un’annata, non penalizza la coltura e consente di ridurre i costi. Per questo motivo, e per la prima volta, Assofertilizzanti ha promosso una campagna istituzionale per far capire all’imprenditore agricolo che la terra rappresenta una ricchezza inestimabile e saper fare buona agricoltura è un patrimonio che va salvato, anche attraverso l’uso sostenibile dei fertilizzanti.”

Durante il Convegno: “L’Industria dei Fertilizzanti e le nuove sfide” si è fatto il punto sull’andamento del settore che ha chiuso il 2005 con un calo generalizzato stimato attorno al 10-15% delle quantità vendute.

Sono stati infine presentati due comparti con interessanti prospettive per l’impiego di concimi minerali tradizionali e di prodotti organici di qualità. Esistono infatti nuovi scenari di produzione come le biomasse a scopi energetici, la cui incentivazione potrebbe portare alla sostituzione di superfici attualmente coltivate con produzioni non più remunerative per l’impresa agricola.

Un’altra parte del mercato richiede poi fertilizzanti con prestazioni molto particolari, ad alto contenuto tecnologico, oppure provenienti da filiere di sostanze organiche selezionate come nel caso dell’agricoltura biologica.

Questi comparti rappresenteranno nuove aree per la ricerca e sviluppo del settore nell’ottica di un’agricoltura sempre più sostenibile.

Protocollo di Kyoto: vantaggio economico e dovere morale
08-03-2006 Il 16 febbraio, presso la sede di Un-Guru si è tenuto il seminario di aggiornamento sul tema “Protocollo di Kyoto, vantaggio economico e dovere morale”, per fare il punto della situazione su quanto si sta facendo in Italia, soprattutto da parte delle imprese.

Il 2005 recentemente concluso ha rappresentato un anno significativo in fatto di emergenza climatica con un numero mai così elevato di uragani atlantici e di temperature record. E il tema richiama fortemente quello della produzione di energia, un settore caratterizzato da una forte produzione di gas serra.

“Il protocollo di Kyoto chiama in causa le imprese, quali protagoniste di una politica e di una strategia di lungo periodo. Ed è arrivato il momento di valutare i rischi e le opportunità dei cosiddetti meccanismi flessibili, stabiliti dal documento” commenta A. Daniele Iannotti, presidente di Un-Guru, società di consulenza strategica tra le più avanzate realtà in Italia sui temi dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale e ambientale. “Affronteremo il tema delle cosiddette emission trading (lo strumento per lo scambio dei crediti d’emissione) poiché le industrie italiane conosceranno il valore definitivo delle quote di anidride carbonica associata a ogni impianto, i limiti da rispettare per il 2005, solo alla fine dell’anno e valuteremo l’impatto economico che questo ha per il nostro sistema, anche alla luce del fatto che la nostra produzione di gas serra è in crescita”, conclude Iannotti.

Gli strumenti definiti come meccanismi flessibili dal Protocollo di Kyoto sono:

· I. Emission Trading: permette lo scambio di crediti d’emissione tra Paesi o società in relazione ai rispettivi obiettivi. Una società o una nazione che consegue una diminuzione delle pertinenti emissioni di gas serra superiori al proprio obiettivo- potrà cedere tali “crediti”.

· II. Joint Implementation: è la partecipazione a programmi di riduzione delle emissioni in Paesi “in via di transizione” per l’acquisizione di “crediti”.

· III. Clean Developement Mechanism: meccanismo in base al quale i Paesi industrializzati possono realizzare, nei Paesi in via di sviluppo progetti che conseguano un beneficio ambientale in termini di emissioni di gas serra e trasferire tali benefici (crediti) sull’obbligo relativo al proprio Paese.

Giornata mondiale dell’acqua
08-03-2006 L’istituto Oikos ha realizzato al proposito il progetto “L’acqua è preziosa, risparmiala”, finanziato con 400.000 euro da Fondazione Cariplo e Provincia di Varese.

Secondo i dati diffusi dal presidente di Istituto Oikos Rossella Rossi, oltre 800.000 cittadini di 141 comuni della provincia di Varese sono stati sensibilizzati sul tema del risparmio idrico attraverso un’efficace campagna pubblicitaria, curata dall’agenzia di Oreste Borri, e il coinvolgimento degli enti territoriali.

I veri protagonisti sono gli oltre 10.000 studenti di scuole elementari e medie che hanno aderito al progetto. Il 22 marzo presenteranno le loro campagne presso le postazioni allestite da Istituto Oikos nelle piazze di Varese, Busto Arsizio e Gallarate e inviteranno gli adulti ad assumere comportamenti più responsabili nei confronti dell’acqua. I lavori più belli saranno premiati con alcuni personal computer. Si segnalano eventi minori negli altri comuni coinvolti.

Regole più forti sui trasferimenti di rifiuti
08-03-2006 Pronunciandosi in seconda lettura sulla revisione del regolamento comunitario sul controllo dei trasferimenti di rifiuti all’interno, all’entrata e all’uscita dell’Unione europea, il Parlamento europeo ha sensibilmente rivisto le regole proposte, pur operando un compromesso per evitare una conciliazione con il Consiglio Ue (che riunisce i 25 ministri dell’ambiente) e chiudere il dossier.

Nelle fasi finali dei negoziati il dibattito si è imperniato soprattutto su due componenti fondamentali: l’attuazione della normativa e la questione delle demolizioni delle navi in disuso. Per quanto concerne l’attuazione, dal 1993 vige una normativa sulle spedizioni di rifiuti. Pare però che il regolamento non sia stato adeguatamente osservato, come testimoniano i numerosi casi di spedizioni illegali. Basti ricordare quello della ditta britannica che nel marzo scorso è stata denunciata per l’esportazione illegale di ben 60 container marittimi, pieni di rifiuti residenziali maleodoranti e in decomposizione, destinati alla Cina. I documenti contraffatti indicavano che la spedizione verteva sul recupero di carta. L’Agenzia ambientale britannica ha ammesso che, a seguito dell’ispezione sui container, il 75% delle spedizioni di rifiuti sarebbe risultato illegale. Il pacchetto di compromesso ora stabilisce che gli Stati membri hanno l’obbligo di controllare i documenti e di ispezionare fisicamente le spedizioni. Essi inoltre devono cooperare per prevenire, intercettare e condannare i frodatori.

Gli eurodeputati hanno in particolare rafforzato il testo per garantire un accesso del pubblico ai processi decisionali e alla giustizia, conformemente alle disposizioni della Convenzione d’Aarhus. Hanno inoltre fatto sì che gli stabilimenti per la raccolta di rifiuti tengano i registri in modo adeguato, e si assicurino che le informazioni sulle notificazioni di trasferimenti siano pubblicate. Inoltre, per incentivare il riciclaggio locale dei rifiuti domestici, l’Europarlamento ha votato un emendamento secondo il quale le autorità del Paese di raccolta potranno opporsi ai trasferimenti, in particolare quando si tratterà di rifiuti comunali non selezionati provenienti dalle famiglie.

Quanto alle navi destinate alla demolizione, sono state adottate misure per impedire che tali imbarcazioni finiscano, ad esempio, nei Paesi asiatici. Purtroppo le disposizioni rigorose assunte unilateralmente dall’Unione europea per garantire che la demolizione delle navi avvenga in condizioni di sicurezza e nel rispetto dell’ambiente possono essere aggirate con facilità, cambiando la bandiera della nave alla fine del suo ciclo di vita e sostituendola con quella di un Paese terzo. Di conseguenza, l’Ilo e l’Imo devono attivarsi per definire condizioni più vincolanti. “Il regolamento rafforza la normativa su due punti”, ha dichiarato Melissa Shinn, responsabile del settore per l’Ufficio europeo dell’Ambiente (Eeb). “Obbliga gli Stati membri a fare verifiche più approfondite sulle esportazioni di rifiuti, fatto che era veramente necessario rispetto alla normativa precedente. Da uno studio Impel, infatti, è risultato che almeno il 60% dei trasporti di rifiuti è illegale. In secondo luogo, i criteri applicati nel campo sono adesso più dettagliati, dunque il passo avanti è notevole. Ma qui, a nostro parere, c’è ancora molto da fare. Sarebbe necessario, ad esempio, istituire un’Agenzia europea addetta ai controlli sistematici in merito, con personale specializzato permanente”. Appena adottato formalmente, il regolamento entrerà in vigore dodici mesi dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, all’inizio del 2007.

Tratto da un articolo di Stefano Valentino, pubblicato sulla rivista Inquinamento di marzo.

“Euro 5” contro l’inquinamento
08-03-2006 Parallelamente alle nuove norme “Euro 5”, volte a ridurre le emissioni delle nuove vetture private e dei nuovi veicoli utilitari leggeri (regolamento), la Commissione intende contribuire all’emergenza di un mercato per i veicoli puliti (direttiva).

L’obiettivo è di migliorare la qualità dell’aria e di ridurre la dipendenza energetica dal petrolio, stimolando la crescita economica dell’industria europea. La proposta di regolamento introduce norme più severe sulle emissioni di particelle e di ossidi d’azoto (NOx) per i veicoli a gasolio, a benzina, le camionette e i veicoli cosiddetti da tempo libero (4×4 o Suv). Quest’ultima categoria non potrà più essere esentata dalle norme europee, poiché sarà associata alla categoria delle automobili private, e non più a quella dei veicoli utilitari leggeri.

Per le automobili a gasolio (motori diesel), la riduzione delle emissioni di particelle è fissata a 80%, ossia 5 mg/km, e a 20%, ossia 200 mg/km per i NOx. Per i veicoli a benzina, la proposta prevede una riduzione del 25% delle emissioni di NOx (60 mg/km) e di idrocarburi (75 mg/km), e per i camioncini una riduzione del 90% per le particelle e del 20% per i NOx.

Questo irrigidimento delle norme è corredato da un’armonizzazione delle regole sulla costruzione di veicoli a motore in funzione delle loro emissioni atmosferiche, sicché i nuovi veicoli diesel dovranno obbligatoriamente essere muniti di filtri a particelle, senza periodo transitorio. Non sono previsti incentivi fiscali, ma gli Stati membri saranno liberi di proporli.

Le nuove norme “Euro 5” dovrebbero essere adottate già dal secondo semestre del 2008, l’applicazione eseguita 18 mesi dopo l’entrata in vigore per le nuove consegne e 36 mesi per i nuovi veicoli. Secondo la Commissione, il costo supplementare totale derivato da quest’obbligo, stimato in 1.610 milioni di euro in 15 anni, dovrebbe essere compensato dal vantaggio per la società in termini di riduzione dell’inquinamento (1.050 milioni di euro) e di risparmio energetico (870 milioni di euro), ovvero 1.920 milioni di euro in tutto. La Commissione elaborerà ogni anno una relazione sull’applicazione della direttiva dagli Stati membri, ed esaminerà tra tre anni l’opportunità di estenderla ai veicoli di meno di 3,5 tonnellate.

Energie alternative a basso impatto ambientale: i ricercatori si alleano
08-03-2006 Progetto Speciale inserito nel Settimo Programma Esecutivo per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica tra Italia e Giappone e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri. Responsabili scientifici di questo progetto sono il professor Masaru Miyayama del “Research Center for Advanced Science and Technology” (RCAST, Università di Tolyo) e il professore Enrico Traversa del “Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche” (Università di Roma “Tor Vergata”).

“La collaborazione tra i due gruppi di ricerca è cominciata da lontano, nel 1992 – ha sottolineato Masaru Miyayama – e si è sviluppata, nel corso degli anni, fino al raggiungimento di questo risultato che oggi celebriamo”. Aldo Amati, ministro plenipotenziario dell’Ambasciata Italiana in Giappone, nel suo intervento di saluto ha manifestato “l’opportunità di implementare ulteriormente le collaborazioni di ricerca tra il nostro Paese e il Giappone sulle importanti tematiche delle nanotecnologie applicate alla produzione di energia a basso impatto ambientale”. Infatti, “per svincolare le nostre economie dal petrolio, la ricerca sulle celle a combustibile, il metodo più promettente per produrre energia senza emissioni inquinanti, sarà concentrata sullo studio di nuovi nanomateriali – materiali estremamente piccoli in scala di un miliardesimo di metro – per migliorare le prestazioni delle celle, sia a elettroliti polimerici sia a ossidi solidi” ha detto il partner italiano del progetto, Enrico Traversa.

Edoardo Magnone, il ricercatore che da più tempo lavora a Tokyo nel laboratorio congiunto, durante l’inaugurazione ha illustrato alcuni dei già numerosi risultati scientifici ottenuti, tra i quali un nuovo metodo di sintesi di nanomateriali, a basso impatto ambientale e basso dispendio energetico.

“I criteri fondamentali di crescita del nostro istituto” come ha detto il direttore del RCAST, Kazuhito Hashimoto, “sono quattro: interdisciplinarietà, mobilità, apertura e vocazione internazionale. Il nuovo laboratorio congiunto li soddisfa tutti”.

Il Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata Alessandro Finazzi Agrò, sebbene impossibilitato a essere presente all’inaugurazione, ha espresso il suo più vivo compiacimento per l’iniziativa, auspicando una fruttuosa e duratura collaborazione tra le due Istituzioni.

Tra il pubblico, che ha seguito con molto interesse tutti gli interventi, ha dato lustro alla cerimonia la presenza di Takashi Nanya, direttore del Komaba Open Laboratory che ospita gli spazi del nuovo laboratorio, di Hiroaki Yanagida, ex-direttore del RCAST, ex-presidente del “Nagoya Institute of Technology” e ora vice presidente del “Research Center for Science System”, di Teruo Kishi, anch’egli ex-direttore del RCAST e attuale presidente del “National Institute for Materials Science”, e dell’Attaché Scientifico dell’Ambasciata italiana a Tokyo, Angelo Volpi.

Il nuovo laboratorio ha ricevuto gli auguri di molte università, organizzazioni, centri di ricerca e industrie, inclusi l’attuale presidente del CNR, Fabio Pistella, l’ex presidente del CNR, Luigi Rossi Bernardi, il presidente della Società Chimica Italiana, Francesco De Angelis, Alexander Tenenbaum, direttore generale per le strategia e lo sviluppo dell’internazionalizzazione della ricerca scientifica e tecnologica del MIUR, Roberto Schmidt, presidente della segreteria tecnica scientifica del Miur, e Nicola Trevisan, amministratore delegato di Veneto Nanotech.

notizie
Come ridurre gli sprechi dei motori elettrici
14/02/2006 L’industria europea spende più di 60 miliardi di euro ogni anno in energia elettrica. Due terzi di tale valore sono consumati dai motori elettrici. Perciò l’ECCP (European Climate Change Programme) della Commissione europea ha individuato in quest’area, così come in quella dell’edilizia per il terziario, le opportunità più importanti di risparmio energetico, stimabile in oltre 150 TWh nell’industria e 120 TWh nell’edilizia. Tradotte in denaro, queste quote equivarrebbero rispettivamente a 12 e 10 miliardi di euro.

Esperienze in molte centinaia di aziende confermano che è possibile ottenere sostanziali riduzioni dei consumi tramite l’applicazione di misure affidabili ed economicamente vantaggiose.
Attraverso semplici procedure di audit energetico è possibile valutare gli investimenti migliori dal punto di vista economico – per esempio nell’ammodernamento di motori, compressori, pompe, ecc.. ad alta efficienza. Ci sono pure altre opportunità a costo zero riguardanti le operazioni di manutenzione e funzionamento degli impianti che consentono riduzioni di energia e denaro e, contemporaneamente, incrementi di qualità e affidabilità del funzionamento.

ProMot è uno strumento di supporto decisionale sviluppato all’interno di un progetto co-finanziato dal programma Save della Direzione generale energia e trasporti della Commissione europea e dalle Agenzie nazionali per l’energia di diversi Paesi europei. Per l’Italia è coinvolta la Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche di Milano. Lo scopo del tool è di aiutare gli utilizzatori di motori elettrici, sia nel settore industriale sia della grande edilizia, a verificare le possibilità di risparmio energetico dei loro impianti. Lo strumento è facilmente utilizzabile da quanti hanno conoscenze tecniche di base. Le tipologie di macchine considerate e analizzate nel database comprendono: motori elettrici, pompe, sistemi di aria compressa e sistemi di refrigerazione (pompe di calore). Sono contemplati anche altri temi, come i sistemi di ventilazione. Informazioni generali di base introducono i vari moduli.

ProMot permette di effettuare l’audit di un’installazione e di eseguire semplici ma significativi calcoli per facilitare l’acquisto di nuove macchine o motori, oppure la sostituzione o l’adeguamento di quelli già esistenti. I calcoli, di natura tecnica ed economica, utilizzano metodi e dati provenienti da data base europei, accreditati e aggiornati regolarmente.

ProMot analizza quattro tipologie di macchine e motori elettrici di base corrispondenti ad altrettanti moduli, che sono: motori e azionamenti elettrici, sistemi di aria compressa (CAS), pompe per acqua, condizionatori e refrigeratori (pompe di calore).

ProMot è consultabile on-line, oppure può essere scaricato al proprio indirizzo Internet.

Smagua 2006: si avvicina la diciassettesima edizione
17/02/2006 Questa nuova edizione di Smagua e del Salone Internazionale dell’Ambiente coincide con un momento in cui l’acqua è oggetto di dibattito permanente, sostenuto da iniziative importanti come il World Water Forum, che quest’anno si tiene in Messico in concomitanza con Smagua, e la futura Expo 2008 di Saragozza.

Il Direttore della Fiera di Saragozza, José Antonio Vicente, così ha commentato gli aspetti più rilevanti dell’evoluzione di Smagua: “È un evento internazionale di primo piano e un punto di riferimento per il settore dell’acqua e dell’ambiente. Il successo del Salón Internacional del Agua si deve al fatto che in esso si conciliano perfettamente due aspetti, quello innovatore e quello commerciale. Smagua è una grande vetrina tecnologica e una solida piattaforma d’affari, avallata da una dimostrata e importante capacità di convocazione. Tutto ciò grazie all’alto livello di professionalità ottenuto e dalle numerose proposte tecniche, tecnologie e nuovi sistemi proposti in ogni edizione riguardanti la gestione integrale dell’acqua, includendo l’aspetto ambientale”.

L’avviamento di nuove normative e accordi in materia ambientale acquisisce i problemi ambientali e dell’acqua. Influirà sull’attività di tutti i settori presenti nel Salone, nell’ottimizzazione di ambedue le risorse per mezzo di nuovi apporti tecnologici. Acqua e ambiente sono realtà unite, presentano problemi comuni e condividono una buona parte delle soluzioni.

Assieme ad altre quattro mostre che si svolgono nella Fiera di Saragozza, Smagua ha ottenuto di nuovo il riconoscimento di internazionalità da parte del Ministero d’Industria, Commercio e Turismo, poiché adempie ai requisiti riguardo a superficie, numero di espositori, tipologia dei visitatori professionisti e perché conta sul sostegno unanime del settore e delle associazioni settoriali più rappresentative. Il prestigio e il rafforzamento dell’immagine delle aziende partecipanti sono i benefici più rilevanti; tuttavia anche la categoria che riguarda il settore internazionale riporta vantaggi di tipo pratico, come lo sgravio fiscale del 25% sulle spese proprie di assistenza alla fiera, l’esenzione dell’Iva doganale e una maggior agevolazione per le pratiche e il transito di merci.

IBM e Statoil: soluzioni sicure ed efficienti per le grandi aziende petrolifere
18/02/2006 L’accordo è stato siglato da un consorzio di importanti fornitori di soluzioni per l’industria petrolifera: ABB, IBM, Aker Kvaerner e SKF. Il valore totale del progetto, della durata di tre anni e mezzo, è di circa 15 milioni di euro.

Statoil si attende, dall’uso di nuove tecnologie, di allungare la durata dello sfruttamento dei giacimenti di petrolio e gas, incrementando contemporaneamente le misure di safety e riducendo i rischi di impatto ambientale. Inoltre è previsto che le soluzioni siano applicate allo
sviluppo e produzione di nuovi impianti di produzione in aree particolarmente ostili, incluso il Nord dell’Oceano Atlantico e il Mare di Barents.

Il progetto fornirà la piattaforma operativa, che utilizza sensori intelligenti distribuiti nei pozzi di estrazione, integrando le applicazioni di processo e di interpretazione dati con le applicazioni di supporto alle decisioni di corporate.

IBM, per il progetto Statoil, ha messo a disposizione consulenti di business, esperti di tecnologia e i centri di Ricerca IBM, che attualmente costituiscono la più grande organizzazione di ricerca IT del mondo.

Il progetto offrirà al consorzio la possibilità di testare le nuove tecnologie, con l’aspettativa di rafforzare sia il sistema di imprese fornitrici dell’industria petrolifera norvegese sia gli operatori del Mare del Nord nel contesto competitivo internazionale.

Cambiamento ai vertici di DuPont Refrigerants
22/02/2006 La nuova posizione è stata creata da DuPont Refrigerants proprio per promuovere l’eliminazione graduale delle sostanze lesive dello strato di ozono nei sistemi di refrigerazione e aria condizionata. I refrigeranti DuPont Isceon 9 Series, ad esempio, consentono la sostituzione diretta dei CFC in Medio Oriente e sono un’alternativa efficace ed economica agli HCFC R-22 nei paesi della UE. Joachim Gerstel, ingegnere specializzato in tecnologia dei refrigeranti e dell’aria condizionata, vanta oltre 20 anni di esperienza nel settore.

Gerstel sarà sostituito da Walter Sorg (48 anni) alla carica di sales and marketing manager per i refrigeranti Freon e Suva nei Paesi di lingua tedesca, nonché in Benelux, Repubblica Ceca e Slovacchia. Walter Sorg, in DuPont dal 1988, ha ricoperto numerosi incarichi direttivi all’interno delle divisioni tecniche della società. Ora si occuperà anche del coordinamento delle attività di DuPont Refrigerants nella regione Emea relative ai refrigeranti nel settore automobilistico.

Greenpeace: grande successo per kids for forests
28/02/2006 Movimentate scenografie, giocolieri, trampolieri, striscioni colorati, giochi educativi, animazioni coinvolgenti e laboratori creativi per imparare a conoscere e a difendere le foreste. Un vero successo: in particolare hanno partecipato l’Istituto Marcelline di Albaro e l’istituto Ariosto di Certosa che, dopo mesi di attività e incontri con gli attivisti di Greenpeace hanno potuto anche dialogare con Sergio Baffoni, il campainer nazionale della campagna foreste di Greenpeace.

All’iniziativa, il Gruppo Locale di Greenpeace Genova, è stata lieta di invitare le istituzioni per incoraggiarle a promuovere iniziative atte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Nell’ambito della campagna internazionale per la salvaguardia delle foreste primarie, Greenpeace ha da anni avviato il progetto “Kids for Forests”, che coinvolge i bambini e i ragazzi di tutti i continenti, attraverso attività di informazione e presa di coscienza della necessità di proteggere le foreste del pianeta.

Quest’anno, a marzo, si terrà a Curitiba, in Brasile, un incontro tra i Paesi firmatari della Convenzione sulla Biodiversità (CBD). La convenzione, nata nell’ambito della più grande conferenza ambientale mai tenutasi: il “Summit della Terra” di Rio del 1992, ha rappresentato un primo fondamentale passo in direzione della salvaguardia delle più antiche foreste della terra e delle migliaia di specie vegetali e animali in esse preservate. Ormai non resta molto tempo: le foreste primarie, già scomparse all’80%, continuano a essere sistematicamente distrutte. “Ogni due secondi un’area di foresta corrispondente a un area grande quanto un campo da calcio scompare” sottolinea Sergio Baffoni.

La scuola può essere un’importante protagonista per fermare questo disastro ambientale. Per diffondere l’informazione e la partecipazione, Greenpeace intende inviare alla convenzione sulla biodiversità anche il messaggio degli studenti delle scuole di Genova, che si è concretizzato nei lavori preparati dai ragazzi durante la giornata di festa.

Air Liquide raddoppia la propria capacità produttiva di idrogeno ad Anversa
04/03/2006 Il mercato dell’idrogeno sta vivendo un’elevata crescita (+ 20% all’anno), spinta dal bisogno di conformarsi alle nuove regolamentazioni ambientali. La domanda da parte delle raffinerie e delle compagnie chimiche, attualmente, sta crescendo in maniera significativa e l’idrogeno viene usato per ridurre lo zolfo contenuto nei carburanti. Il bacino di Anversa e Rotterdam è il più grande impianto chimico e petrolchimico del mondo e rappresenta il 12% dell’intera capacità di raffinazione dell’Europa: qui è situato il più grande impianto di produzione di idrogeno di Air Liquide (100 mila metri cubi per ora).

In questo contesto, Air Liquide ha deciso di investire 80 milioni di euro nella costruzione di un secondo impianto di produzione di idrogeno presso il sito di Basf nel porto di Anversa. Questo progetto di primaria importanza rappresenta, inoltre, un passo significativo nel rapporto tra Basf e Air Liquide. Fin dal 1969, Air Liquide ha rifornito Basf dei gas industriali necessari per la sua produzione integrata.

Ad Anversa, Basf costruisce nuovi impianti che richiedono significative quantità aggiuntive di idrogeno. Una delle principali unità di produzione sarà il nuovo impianto di ossido di propilene costruito congiuntamente con Dow Chemical. Questo nuovo processo è basato sul perossido di idrogeno (H2O2) che sarà prodotto da una joint venture con Solvay, utilizzando la sua elevata tecnologia produttiva.
Il nuovo impianto Air Liquide soddisferà, inoltre, la domanda di idrogeno delle imprese situate nel bacino di Anversa e Rotterdam, attraverso il suo collegamento con la rete di tubazione di Air Liquide lunga 900 km.

Il nuovo impianto di produzione di idrogeno, identico a quello commissionato nel 2003 nel sito di Basf, è stato progettato e costruito dal dipartimento di ingegneria di Air Liquide. Con una produzione di 100 mila metri cubi orari, dunque, la capacità produttiva di idrogeno nel sito di Anversa raddoppia, confermando in tal modo la presenza del Gruppo Air Liquide nel bacino. La fase di start-up è prevista per la fine del 2007.

John Dejaeger, Presidente di Basf Anversa, ha così commentato: “Noi siamo molto soddisfatti del fatto che Air Liquide ci segua nella nostra crescita, come un vero partner industriale. La nostra competitività è fortemente supportata dalla capacità dei nostri partner di soddisfare in modo efficiente le nostre esigenze e questo progetto è una nuova dimostrazione della così tanto stimata capacità di Air Liquide”.

Francois Darchis, membro del Comitato Esecutivo di Air Liquide e Vice-Presidente di Air Liquide Large Industries Europe, ha dichiarato: “Questo nuovo investimento di Air Liquide dimostra l’elevato potenziale del mercato dell’idrogeno. L’immutata fiducia di BASF nelle nostre capacità di soddisfare le loro esigenze è un grande motivo di orgoglio, dal momento che rappresenta un riconoscimento della nostra attenzione nelle prestazioni e la nostra competitività nella gestione quotidiana dei nostri impegni industriali verso i nostri clienti”

Nerviano Medical Sciences e Mettler-Toledo al servizio della ricerca
07/03/2006 L’industria farmaceutica si trova a dover affrontare un difficile momento di svolta. La pres-sione economica per l’immissione sul mercato di nuovi farmaci non è mai stata tanto forte e nei prossimi anni i produttori di principi attivi (API) dovranno saper far fronte a questa esi-genza incrementando la propria produttività. L’adozione di tecnologie innovative e la forma-zione di competenze sempre più specialistiche offrono in tal senso una concreta – nonché forse la sola – opportunità di crescita della competitività nelle fasi di scoperta, sviluppo e pro-duzione di nuove entità chimiche.

Nato nel maggio 2004 come spin-off di Pfizer, il centro di Nerviano dispone oggi di tecnolo-gie e competenze all’avanguardia, che ne fanno la più grande struttura di ricerca, specializ-zata in campo oncologico, e di sviluppo farmaceutico in Italia e una delle maggiori a livello europeo. Da tempo Nerviano Medical Sciences ha identificato in Mettler-Toledo un partner tecnologico privilegiato nella scelta di tecnologie dedicate ai laboratori di chimica combinato-riale, sviluppo chimico e sicurezza dei processi.

Nel corso gli ultimi anni la Food and Drug Administration ha promosso l’iniziativa Process and Analytical Technology (PAT), volta a sensibilizzare i produttori di principi attivi a ricono-scere l’importanza di queste nuove tecnologie per lo sviluppo ed il controllo dei processi. Du-rante il seminario che si terrà a Nerviano, presso la sede di Nerviano Medical Sciences, ver-ranno presentati alcuni dei risultati più significativi ottenuti grazie all’integrazione di queste tecnologie nelle quotidiane attività di ricerca del centro.