Minsait, Red Hat e Intel virtualizzano la gestione delle sottostazioni elettriche

Pubblicato il 22 settembre 2022
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Minsait, una società di Indra, ha collaborato con Red Hat e Intel per portare sul mercato una soluzione aperta e scalabile con funzionalità di sicurezza avanzate per la virtualizzazione delle sottostazioni elettriche, che può essere utilizzata sia nel segmento delle installazioni primarie che in quello delle sottostazioni secondarie (o sottostazioni di trasformazione). L’obiettivo principale di questa collaborazione è di creare un’architettura di edge computing completa che copra tutti i processi operativi necessari dopo la digitalizzazione di questi asset e che sia compatibile con gli elevati requisiti di sicurezza e tempo reale necessari in questi ambienti operativi.

Onesait Phygital Edge consentirà la virtualizzazione omogenea e interoperabile dei dispositivi e delle applicazioni attualmente presenti nelle sottostazioni, utilizzando hardware generico ed elementi discreti di sensorizzazione e aggiornamento. I principali vantaggi della virtualizzazione degli asset saranno la semplicità di gestione da remoto, una scalabilità locale flessibile, maggiore resilienza ai guasti e la possibilità di implementare nuove applicazioni basate sull’intelligenza artificiale per migliorare le operazioni e supportare i processi decisionali e aziendali.

Onesait Phygital Edge integra, inoltre, funzionalità di cybersecurity di Intel e Red Hat negli ambienti hardware dedicati e nel sistema operativo nelle loro specifiche versioni di Edge Computing. Intel Trusted Platform estende le funzionalità del TPM.2.0 e si integra con i moduli PKI e Key Vault di SIA (azienda leader nella cybersecurity attraverso la quale Minsait fornisce servizi in questo settore) per verificare l’identità degli elementi che partecipano alla rete (Identity of Things) e la crittografia delle informazioni che scambiano.

Avere dispositivi interconnessi significa che le informazioni che gestiscono sono sempre più sensibili ed esposte a incidenti informatici, per cui è di vitale importanza fornire capacità di protezione. L’utilizzo di certificati digitali negli ambienti IT/OT, in questo caso offerti nel cloud SIA, è fondamentale per la loro sicurezza.

Da parte sua, Red Hat fornisce sia Red Hat Enterprise Linux, il sistema operativo at the edge (sistema operativo per infrastrutture non presidiate con un robusto ciclo di vita), sia Red Hat OpenShift con un singolo nodo per l’orchestrazione distribuita.

Grazie all’ecosistema collaborativo creato dalle tre aziende, questa soluzione per il mercato dell’energia consentirà agli operatori dell’alta e bassa tensione di accelerare la digitalizzazione dei processi, di virtualizzare l’hardware e di iniziare a implementare un’infrastruttura adattabile e resiliente in risposta alle sfide di riconfigurazione del business attualmente in corso.

La soluzione è attualmente in fase di implementazione in ambienti dimostrativi estesi all’interno delle infrastrutture di diversi grandi operatori energetici europei. I risultati ottenuti nelle fasi precedenti includono una riduzione del 47% dei costi di manutenzione e del 55% dei tempi di implementazione di nuovi casi d’uso che integreranno lo schema completo di “prosumption” (gestione attiva della domanda, centrale elettrica virtuale, ecc.)



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