EcoTyre, il primo Consorzio nazionale per numero di soci e il secondo per quantitativi raccolti che si occupa del ritiro e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso, ha messo a disposizione un suo mezzo per caricare gli PFU raccolti che saranno portati presso gli impianti di trattamento in cui verranno gestiti. Questa speciale tipologia di rifiuto, infatti, è detta ‘permanente’ e necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente causando seri danni all’ambiente e alla salute delle persone. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100% e utilizzabile per i fondi stradali, per le superfici sportive, come materiale per l’isolamento, o per l’arredo urbano.
L’iniziativa approderà in Sicilia, a Lampedusa (lunedì 1 giugno) e a Favignana (mercoledì 3 giugno), per poi sbarcare nel Lazio, a Ventotene (giovedì 11 giugno), e concludere il proprio percorso in Campania, a Procida (venerdì 19 giugno).
‘PFU Zero nelle isole Minori’ si inserisce nel più ampio progetto di EcoTyre ‘PFU Zero’, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente. Attraverso il sito internet dedicato il Consorzio può individuare e mappare i depositi di PFU abbandonati (stock storici). Spesso si tratta di situazioni difficilmente gestibili dalle amministrazioni pubbliche a causa degli elevati costi di raccolta e smaltimento. Grazie al database realizzato con il progetto PFU Zero è più semplice intervenire, collaborando con associazioni ambientaliste e altri soggetti attivi nella tutela del territorio, segnalare i depositi di PFU alle Istituzioni e rimuovere e avviare i rifiuti al corretto trattamento e recupero.
“Sul fronte dei rifiuti abbandonati non possiamo permetterci di abbassare la guardia e per questo siamo pronti a rimetterci al lavoro con Ecotyre. Il ritorno di questa campagna”, ha spiegato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo, “segna una ulteriore tappa dell’impegno che Marevivo porta avanti da anni nelle isole minori italiane intese come laboratori di sostenibilità e dove è possibile attuare best practice anche per un mercato del turismo diverso. La nostra divisione sub libererà, nei prossimi mesi, i fondali dei porti selezionati dai rifiuti e in particolare dagli pneumatici abbandonati, e contemporaneamente i nostri operatori daranno vita ad attività di educazione ambientale, che rappresenta, come sempre, un momento formativo e prezioso per i più giovani”.
“A La Maddalena”, ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre, “abbiamo dato il via alla seconda edizione del progetto di raccolta straordinaria di PFU che proseguirà in altre quattro isole minori italiane. Il successo dello scorso anno, in cui abbiamo avviato al riciclo oltre 23.000 kg di PFU e coinvolto circa 2.000 bambini, ci ha convito a replicare questa iniziativa di grande valore ambientale. ‘PFU Zero nelle isole minori’ fa parte di ‘PFU Zero’, un progetto che ci ha permesso di mappare molti stock storici su tutto il territorio nazionale grazie alle numerose segnalazioni pervenute al sito internet dedicato. L’obiettivo principale dell’iniziativa con Marevivo è quello di far sapere ai cittadini che esiste una rete completamente operativa e capillare che si occupa della raccolta gratuita degli PFU. Non c’è dunque alcuna necessità di abbandonare questi rifiuti nell’ambiente né tantomeno di gestirli in modo illegale”.
“Abbiamo fortemente voluto collaborare anche quest’anno con Marevivo ed EcoTyre nell’ambito di PFU Zero nelle Isole Minori”, ha dichiarato Fabio Canu, Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente di La Maddalena, “e abbiamo chiesto che venisse scelta la nostra bellissima isola per ospitare la prima tappa dell’iniziativa, che è anche uno degli appuntamenti della campagna europea Let’s Clean Up Europe contro il littering. Crediamo che questa sia una grande opportunità per la nostra terra. Intervenire a tutela del mare e del territorio attraverso iniziative di sensibilizzazione, soprattutto dedicate ai bambini, è ciò di cui abbiamo bisogno perché investire sulla nostra cittadinanza significa salvaguardare il valore del nostro immenso patrimonio”.
“Sono felice di aver ospitato per il secondo anno consecutivo PFU Zero a La Maddalena”, ha aggiunto Giuseppe Bonanno, Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. “Ripulire i nostri fondali dagli pneumatici che degradano l’ambiente marino, inquinandolo, è un gesto di grande civiltà nei confronti del nostro mare. Ritengo giusto che a questa iniziativa partecipino ogni anno le scuole, perché i primi che devono imparare a salvaguardare l’ambiente sono proprio le nuove generazioni. È compito del Parco proteggere l’ambiente promuovendo questo tipo di attività, che non solo portano azioni concrete ma allo stesso tempo hanno lo scopo di diffondere sin dalla tenera età i valori del rispetto e della tutela dell’ambiente”.
“Ringrazio l’Associazione Marevivo”, ha specificato il Direttore dell’Ente Parco, Ciro Pignatelli nel suo intervento, “presente su tutto il territorio nazionale con le sue iniziative legate alla tutela dell’ambiente, che ha scelto ancora una volta il nostro Arcipelago per PFU Zero, e che con il Parco collabora ai progetti di educazione ambientale nelle scuole. La tutela e la salvaguardia dell’ambiente sono alla base della 394, la legge istitutiva dei Parchi nazionali, non possiamo che auspicare di essere sempre coinvolti in iniziative come queste”.