Mappa degli investimenti in energia e tecnologie energetiche innovative
Una possibile soluzione all’alleggerimento dei consumi energetici è rappresentato dall’avanzamento delle tecnologie smart (o tecnologie intelligenti), le quali sono degli specifici dispositivi in grado di permettere stabilire, o meno, la necessità di prelevare dalla rete elettrica il carico di energia richiesto dall’ utenza. Tali dispositivi sono di natura elettronica e tramite sensori climatici di monitoraggio (smart meter, o ”contatori intelligenti”) che migliorano la flessibilità della rete favorendo l’utilizzo di elettricità da fonti rinnovabili. Gli investimenti concernenti tali tecnologie hanno evidenziato un incremento del 7% nel 2012, per un totale di 13,9 mln di $. Ciò è dovuto in particolar modo agli investimenti cinesi, che, con una crescita del 14% nell’ anno appena trascorso, sono ormai il il 23% (3,2 mld di $) di quelli totali nel settore dello sviluppo energetico, raggiungendo il primato negli anni 2013-2014-2015 di leader riguardo proprio il tema degli investimenti. Già nel 2009 una analisi di Pike Research stimava un investimento mondiale complessivo intorno a 200 miliardi di dollari in infrastrutture per smart grid nel periodo compreso tra il 2010 e il 2015.
La citata analisi di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) prevede, che al fine di implementare le tecnologie smart-grid per l’energia gli investimenti mondiali potrebbero arrivare anche a raggiungere i 25,2 mld di $ per la fine del 2018. Bloomberg New Energy Finance ,(BNEF) osservatorio britannico specifico del settore energetico, ha pubblicato i seguenti dati, prevedendo infatti che:
Infatti, secondo il Dipartimento delle Analisi per le energy-smart technologies del BNEF i paesi asiatici ed europei saranno i maggiori investitori nel settore tra il 2013 e il 2018 grazie ad una sempre maggiore consapevolezza dei benefici economici e ambientali oltre che dell’affidabilità di queste tecnologie. Secondo un altro osservatorio , l’Innovation Observatory (IO), gli investimenti globali dovrebbero essere pari a 378 miliardi di dollari fino al 2030, di cui almeno l’80% in USA e Cina (che, sempre secondo l’ IO prevede investimenti per 99 miliardi di dollari al 2030).
Anche per Navigant Research (società di consulenza americana) si prevedono 27,5 mld di $, ed anche secondo quest’ ultima la crescita più sostanziosa si verificherà in Asia, che ha ottenuto il primato commerciale mondiale in tema di tecnologie smart nel 2015, e che, dal 2023, crescerà ogni anno di circa 11,3 mld di $ a causa, soprattutto, di una rapida crescente urbanizzazione in regioni in via di sviluppo demografico alla quale corrisponderà un aumento della domanda energetica da soddisfare con la maggiore efficienza possibile.
In Europa gli investimenti sono cresciuti molto già dopo il 2014 grazie anche a diversi programmi di sviluppo soprattutto nel Regno Unito e in Francia. Nel solo Regno Unito saranno installati entro il 2019 circa 53 milioni di contatori elettronici smart nelle abitazioni e nelle imprese. I maggiori produttori e sviluppatori delle tecnologie elettroniche adatte agli smart-meter potrebbero essere la Smart Metering Systems (GBR), Power Plus Communications AG (GER),Siemens AG (GER), Itron e Cisco Systems (USA), General Electric (ITA), Elster Group (GER) e Toshiba (GIAP).
La specificità della situazione italiana vede, allo stato attuale, secondo stime Eurelectric circa 23 progetti per un investimento complessivo di circa 158.5 M€, di cui l’ 83.28% su reti reali, ed il 16.72% in ricerca e sviluppo. Le categorie di progetto, con i relativi investimenti % sono:
Usando come criteri di valutazione applicazione e servizi delle tecnologie smart (applicazioni con conseguente valore aggiunto per la cittadinanza), si vedono crescere le città medie nella classifica italiana dei capoluoghi con interesse a queste, nuove ed importanti, tecnologie intelligenti. Secondo lo Smart city index del 2016 prima rimane saldamente Bologna, poi sul podio anche Milano seconda e terza Torino. Peggiora Roma dal 5° (soffiatole da Parma) al 9° posto del rankin, Reggio Emilia al 6° posto, Firenze 10° e Genova 11°, Trento 32°, entra in classifica anche Lecce al 52° posto.
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