Lo studio Cleantech conferma la crescita degli investimenti in tecnologia ecosostenibile

La maggior parte delle 308 realtà globali coinvolte nello studio sostiene che gli investimenti in tecnologia “verde” hanno consentito di aumentare del 5% le entrate annuali.

Pubblicato il 18 dicembre 2009

Secondo un recente studio di Ernst & Young presentato pochi giorni prima del vertice sul clima di Copenaghen, nonostante l’andamento piuttosto incerto della situazione economica, le più grandi imprese del mondo stanno investendo e investiranno in maniera sempre crescente nello sviluppo e nell’acquisizione di soluzioni Cleantech.

“Cleantech Matters”, questo è il nome dello studio condotto su 308 “Global Executives”, ha evidenziato il ruolo critico che le grandi corporation giocheranno nel ridisegnare la nuova frontiera di sviluppo per il settore, che consisterà nel trovare una via per colmare l’enorme distanza che attualmente si registra tra lo studio in laboratorio delle nuove soluzioni e la loro conseguente immissione nel mercato.

L’indagine ha ulteriormente messo in luce che le più grandi società del mondo stanno velocizzando l’acquisizione di prodotti e servizi a basso impatto ambientale per creare un vantaggio competitivo basato sulla ricerca di efficienza e lo sviluppo sostenibile. I loro investimenti puntano all’efficienza di costo, a nuovi flussi di entrate e a obiettivi interni legati ai temi della sostenibilità e del cambiamento climatico.

Secondo numerose aziende coinvolte nella ricerca, gli investimenti in tecnologia “verde” hanno consentito di aumentare del 5% le entrate annuali, dimostrando dunque la grande importanza di un piano di azione relativo a queste soluzioni, che si concentri sul rendimento delle risorse e sullo sviluppo sostenibile.

Due terzi dei partecipanti all’indagine hanno risposto che le soluzioni Cleantech sono riuscite a coinvolgere tutta l’azienda grazie a una forte sponsorizzazione interna del management, e l’85% ha dichiarato di aver accelerato, in maniera significativa o moderata, la velocità della risposta strategica della propria azienda per adeguarsi a un clima ormai diverso rispetto a due anni fa.

La crisi economica ha fatto ben poco per placare l’appetito delle aziende per la tecnologia “verde”: anzi l’indagine mostra che potrebbe addirittura aver innescato l’effetto contrario. Circa il 55% degli intervistati ha rivelato che l’uscita dalla crisi velocizzerà l’implementazione delle strategie Cleantech all’interno delle proprie aziende.

Il risultato finale è che gli investimenti nel Cleantech sono stimolati sempre di più dal tentativo di accrescere l’efficienza nelle operazioni e di generare nuovi flussi di entrate. A sostenere questi sforzi è la grande consapevolezza che la tecnologia “verde” porterà a dei ritorni finanziari nel breve periodo. Nel delineare la strategia basata su soluzioni Cleantech per le loro aziende, gli intervistati hanno indicato come fattore più importante “l’efficienza nelle operazioni per ridurre i costi” insieme a quello di “soddisfare gli obiettivi di sostenibilità interna e di cambiamento climatico” e non molto lontano da questi due hanno posizionato l’esigenza di “incrementare le entrate tramite prodotti e servizi nuovi o già esistenti”. Inoltre, il 77% considera “molto importante” il beneficio sui costi, che è il principale elemento per determinare l’investimento in prodotti e servizi Cleantech per le aziende.

Ernst & Young: www.ey.com



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