L’Italian Hydrogen Summit di H2IT
La filiera dell’idrogeno chiede una strategia nazionale certa, stabile, con una prospettiva di lungo periodo, che dia confidenza agli operatori di mercato e che dichiari l’ambizione del Paese di svolgere un ruolo strategico
-
- Tweet
- Pin It
- Condividi per email
-
![](https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2023/07/chemistry-6155495_1280-300x212.jpg)
Una strategia condivisa e supportata a livello istituzionale per rendere l’Italia leader a livello internazionale nel settore idrogeno. È questa la richiesta unanime dei protagonisti del comparto, emersa in occasione del primo Italian Hydrogen Summit, l’evento organizzato da H2IT, Associazione Italiana Idrogeno, che ha riunito istituzioni nazionali ed europee, aziende, esperti e operatori del settore. Al centro dell’incontro, l’enorme potenziale del vettore idrogeno, il quale oltre agli investimenti in continua crescita dei privati -attualmente rappresentano la parte trainante-, può contare sui 3,64 miliardi di euro destinati dal PNRR allo sviluppo del settore.
Le parole dei manager e degli esperti intervenuti confluiscono tutte in un unico messaggio: l’idrogeno è una delle opzioni fondamentali per la decarbonizzazione di tanti settori, dalla mobilità, all’industria, fino alle infrastrutture. Rappresenta un’opportunità unica per l’Italia sia sotto il profilo economico che sotto quello della sicurezza e della transizione energetiche su cui il nostro Paese punta con decisione. Occorre però una visione unica, una vera e propria strategia che possa consolidare l’attuale fase di sviluppo di progetti idrogeno, permettendo alle aziende di operare in un quadro più sicuro che non metta a rischio gli investimenti fatti e ne abiliti di nuovi.
“Investimenti” è una delle parole chiave per il futuro di questo vettore energetico. Lo dimostrano anche i dati della seconda edizione dell’Osservatorio H2IT: I numeri sul comparto idrogeno italiano , con il settore privato chiamato a svolgere un ruolo trainante per la crescita. Il 65% delle aziende ha registrato un aumento negli investimenti sull’idrogeno nel 2022 e la stragrande maggioranza di essi (70%) proviene da risorse interne delle stesse aziende. Le risorse investite danno, in molti casi, vita a innovazioni tecnologiche concrete. È proprio la mancanza di un quadro normativo chiaro (78%) che mette in difficoltà le imprese, tanto che il 55% indica come prioritario la messa a punto di una strategia nazionale (55%).
Questi alcuni dei temi emersi durante la sessione plenaria dell’Italian Hydrogen Summit, che ha visto la partecipazione di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Stefano Grassi, Capo Gabinetto del Commissario Europeo all’energia Kadri Simson e Jorgo Chatzimarkakis, CEO di Hydrogen Europe, che sono intervenuto insieme ad Alberto Dossi, Presidente di H2IT, per approfondire l’impatto dell’adozione dell’idrogeno sull’agenda politica e sulle strategie italiane ed europee da qui al 2050.
Numerose le aziende e gli enti che hanno animato le tavole rotonde tematiche. Tra queste, Alstom Ferroviaria, Edison Next, ENEA, Eni, FBK, FNM, GSE, Industrie De Nora, Iveco Group, Next Chem, Pietro Fiorentini, Rina, Sapio, Snam, Tenaris, Toyota Italia. Dalla discussione sono nati importati spunti di riflessione.
Le agenzie nazionali, viste come abilitatori del sistema idrogeno hanno delineato il ruolo della ricerca a supporto dello sviluppo del settore idrogeno in Italia, attraverso la collaborazione con l’industria, e hanno affrontato tematiche cruciali come il supporto alla ricerca e innovazione, lo sviluppo tecnologico, la normativa, la formazione e il reskilling della forza lavoro.
La discussione si è poi spostata su alcuni temi chiave come quello del ruolo dell’Italia come hub energetico; le aziende hanno sottolineato l’importanza di pianificare lo sviluppo delle infrastrutture nazionali, di accelerare l’installazione di impianti rinnovabili, di aumentare la capacità manifatturiera degli elettrolizzatori e favorire la produzione di idrogeno a basse emissioni da processi anche diversi dall’elettrolisi. Fondamentale, sotto questo aspetto, il ruolo degli hub logistici e delle reti di trasporto.
Per lo sviluppo di una mobilità a idrogeno si conferma l’importanza delle Hydrogen Valley, centri di produzione e consumo di idrogeno rinnovabile in grado di abilitare gli usi finali. Ammontano a 500 i milioni stanziati per questi progetti attraverso il PNRR che giocano un ruolo chiave nell’avvio di un mercato dell’idrogeno. I progetti vincitori del bando sono in totale 54, con un grande protagonismo del Mezzogiorno, dove è destinato il 50% dei fondi. L’alto numero di proposte progettuali approvate (di cui molte non sono state finanziate per mancanza di fondi) dimostra la capacità della filiera di rispondere alle esigenze nazionali con progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Nell’ottica di un ampliamento di questi progetti, è fondamentale il rafforzamento delle competenze degli enti territoriali e la semplificazione dei percorsi autorizzativi.
Infine, affinché possa svilupparsi una mobilità idrogeno in tutte le tipologie, trasporto stradale, ferroviari nonché marittimo sarà imprescindibile un piano di sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento di idrogeno, e l’incentivo all’acquisto di mezzi a zero emissioni, come i veicoli a idrogeno.
La decarbonizzazione dell’industria e l’innovazione tecnologica sono state protagoniste dell’ultimo confronto dove i player del settore, che puntano a sviluppare tecnologie e componenti “Hydrogen ready“, hanno sottolineato l’opportunità di posizionarsi in questo mercato in forte sviluppo. Le aziende protagoniste di progetti di sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno rinnovabile o a bassa emissione di carbonio hanno più volte rimarcato il tema su incentivi e accesso ai finanziamenti e la formazione di nuove figure professionali.
“L’idrogeno sarà un elemento fondamentale per la transizione ecologica di settori industriali strategici per il nostro Paese e a oggi difficili da decarbonizzare, come quello siderurgico, il comparto della carta, la chimica, la ceramica, il cemento e il vetro – ha commentato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Il Governo ha messo in campo ingenti risorse a supporto delle imprese per sostenere la creazione di una filiera italiana dell’idrogeno ed è impegnato per creare un quadro normativo e regolatorio di riferimento certo e stabile, in grado di favorire gli investimenti del settore: vogliamo che anche rispetto a questa partita l’Italia possa rivendicare il ruolo che è in grado di interpretare”.
“Fino a pochi anni fa organizzare un evento del genere, alla presenza del Governo, delle istituzioni e dei player della filiera sarebbe stato impensabile” ha dichiarato Alberto Dossi, Presidente di H2IT. La filiera idrogeno è giovane, ma sta già raggiungendo traguardi importanti presentandosi oggi robusta e coesa e, soprattutto, senza smettere mai di guardare al futuro. Finora l’innovazione è nata dall’azione delle singole imprese o dalla collaborazione tra di esse, ma ora tutto il comparto chiede a gran voce una strategia nazionale che accompagni tutte le realtà in questo percorso.
La filiera vuole veder nascere una Strategia Nazionale sull’Idrogeno, che dichiari l’ambizione del paese di svolgere un ruolo strategico, che dimostri che il settore sarà supportato da politiche e risorse adeguate, necessarie e imprescindibili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Per un profondo sviluppo che metta a frutto tutto il potenziale della filiera serve un piano completo che copra tutte le fasi di sviluppo non solo nel breve, ma anche nel medio e lungo termine. Questa strategia deve coinvolgere attivamente aziende, istituzioni e territori, che dovranno lavorare insieme per facilitare l’implementazione dei progetti idrogeno su tutto il territorio nazionale e garantire all’Italia un ruolo di rilievo nella costruzione di questo nuovo mercato. H2IT vuole facilitare la costituzione di questo quadro strategico e continuerà ad offrire a tutti gli interlocutori, come fa già da anni, tutta l’esperienza e competenza rappresentata dalle aziende ed enti che ne fanno parte, e vuole mettersi al servizio per il coinvolgimento di tutti i protagonisti, dai colossi dell’industria alle start-up più promettenti, fino alle istituzioni nazionali ed europee”.
L’Italian Hydrogen Summit è stato anticipato ieri da un’iniziativa speciale. H2IT, in collaborazione con il Progetto EVERYWH2ERE, alla presenza dell’Assessore ai trasporti della Regione Lazio Fabrizio Ghera, ha illuminato in modo sostenibile la Piramide Cestia, uno dei simboli più iconici della città eterna, utilizzando per un giorno l’energia prodotta da un generatore a idrogeno. L’illuminazione della Piramide, a partire dalle ore 21:00 di ieri, ha rappresentato simbolicamente il potenziale dell’idrogeno come fonte di energia pulita e sostenibile per il nostro domani.
Fonte foto Pixabay_akitada31
Contenuti correlati
-
Hewlett Packard e Danfoss insieme per ridurre il consumo energetico nei data center
Hewlett Packard Enterprise e Danfoss collaborano per la fornitura di HPE IT Sustainability Services – Data Center Heat Recovery, un modulo di recupero del calore pronto all’uso che contribuisce a gestire e valorizzare il calore in eccesso...
-
Efficienza energetica e decarbonizzazione al centro di Metef 2025
Dopo un periodo che ha visto il comparto affrontare diverse sfide, l’industria dell’alluminio sta mostrando segnali incoraggianti di ripresa. I dati del 2024 rivelano, infatti, un quadro positivo: l’indice degli ordini dei laminati ha registrato un incremento...
-
Un nuovo Salone dedicato all’idrogeno all’interno di Key
L’idrogeno, soprattutto quello verde derivante da elettrolisi alimentata da energia pulita, risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione: l’Unione Europea prevede di arrivare a 20 milioni di tonnellate entro il 2030, di cui 10 milioni...
-
Zero Carbon Target, la certificazione ambientale per aziende e enti
Arriva anche in Italia Zero Carbon Target, il percorso di certificazione ambientale per aziende ed enti. Questo nuovo inizio segna un passo decisivo verso l’adeguamento alle esigenze dettate dalla recente direttiva europea UE 285/2024, garantendo un servizio...
-
Regolatore di pressione di Emerson per veicoli a idrogeno
Emerson introduce il regolatore di pressione a due fasi Tescom Serie HV-7000, progettato per ottimizzare il controllo dei consumi e migliorare l’affidabilità nei veicoli alimentati a idrogeno. Facili da installare, i regolatori della Serie HV-7000 garantiscono un’erogazione...
-
Sede Siemens sempre più sostenibile col nuovo impianto fotovoltaico e colonnine per la ricarica
È stata raggiunta un’ulteriore tappa nel percorso di decarbonizzazione intrapreso da Siemens, presso il suo quartier generale a Milano: si amplia l’impianto fotovoltaico e la disponibilità di colonnine per la ricarica elettrica, a testimonianza di come digitalizzazione...
-
Componenti in bioplastica di Phoenix Contact per un’industria elettronica più sostenibile
Phoenix Contact punta a prodotti progressivamente sempre più sostenibili. Esistono già soluzioni nelle categorie di prodotto dei morsetti per circuiti stampati, dei connettori e delle custodie per l’elettronica che hanno migliorato significativamente l’impronta di carbonio grazie all’ottimizzazione...
-
Henkel, fatti non parole per la sostenibilità ambientale e sociale
Prosegue senza sosta l’impegno di Henkel per l’implementazione della strategia globale di sostenibilità. Il Rapporto Sviluppo Sostenibile 2023 documenta i risultati che l’azienda ha raggiunto nel 2023 e i progressi compiuti per la neutralità carbonica, la promozione...
-
Idrogeno verde: produzione ragionata per assicurare la sostenibilità
Un nuovo report pubblicato da Danfoss Impact rivela che, poiché la produzione di idrogeno è destinata ad assorbire più della metà dell’attuale domanda di energia elettrica entro il 2050, l’efficienza energetica nella sua produzione è fondamentale. È...
-
Trattamenti galvanici più sostenibili
Il produttore di impianti galvanici Omig e Schneider Electric hanno firmato una collaborazione che ha come obiettivo quello di rendere il processo di galvanizzazione il meno inquinante possibile Omig è nata nel 1959 nella provincia lombarda di...
Scopri le novità scelte per te x
-
Hewlett Packard e Danfoss insieme per ridurre il consumo energetico nei data center
Hewlett Packard Enterprise e Danfoss collaborano per la fornitura di HPE IT Sustainability Services – Data Center...
-
Efficienza energetica e decarbonizzazione al centro di Metef 2025
Dopo un periodo che ha visto il comparto affrontare diverse sfide, l’industria dell’alluminio sta mostrando segnali incoraggianti...
Notizie Tutti ▶
-
Economia circolare, Siemens e Osai GreenTech al recupero dei metalli preziosi dai Raee
Nell’economia lineare l’estrazione, la lavorazione e lo smaltimento dei metalli preziosi comportano un consumo...
-
Hewlett Packard e Danfoss insieme per ridurre il consumo energetico nei data center
Hewlett Packard Enterprise e Danfoss collaborano per la fornitura di HPE IT Sustainability Services...
-
Efficienza energetica e decarbonizzazione al centro di Metef 2025
Dopo un periodo che ha visto il comparto affrontare diverse sfide, l’industria dell’alluminio sta...
Prodotti Tutti ▶
-
Refrigeratori di acqua di processo ecologici di Parker a basso GWP
Parker Hannifin ha sviluppato Hyperchill Plus-E, un nuovo refrigeratore ecologico per processi industriali utilizzato...
-
Soluzioni di automazione Bosch Rexroth per la produzione di batterie per EV
La domanda di soluzioni per l’accumulo di energia è in questa fase storica più...
-
Da Honeywell un software per la produzione efficiente di celle delle batterie
Battery Manufacturing Excellence Platform di Honeywell è una soluzione software basata su intelligenza artificiale...