Libro bianco dell’energia: dieci mosse per il rilancio dell’Italia

Pubblicato il 13 marzo 2007

Attivare al più presto gli impianti utilizzando le più evolute tecnologie disponibili tramite iter autorizzativi efficienti ed efficaci per la realizzazione di infrastrutture; investire in R&S, promuovendo la diffusione di una corretta cultura dell’energia; favorire la creazione di una partnership tra clienti e fornitori. Questo, in sintesi, il messaggio riportato nel Libro bianco voluto dall’Associazione Energia – Anie, con il supporto di Anima, e realizzato da un Comitato comprendente i maggiori esperti del settore di Abb, Auma, Siemens, con il contributo di Ansaldo Energia e la collaborazione scientifica del Cespri (Università Bocconi).

A livello energetico, l’Italia dipende attualmente per oltre l’80% dall’importazione di gas dall’estero. L’alta vulnerabilità del nostro Paese, per quanto riguarda gli approvvigionamenti, è in aumento per la forte dipendenza dal gas – quasi il 50% delle centrali elettriche è alimentato con questo combustibile – le cui riserve nel Nord del continente sono in continuo calo.

L’industria termoelettromeccanica conta oggi in Italia, includendo anche l’indotto, 4.500 imprese e 78.000 addetti. Il fatturato aggregato nel 2006 ha superato gli 8 miliardi di euro e posiziona l’industria italiana al terzo posto in Europa, preceduta da Germania e Francia. La produzione industriale registra un calo significativo (-25% la contrazione dei volumi prodotti dal 2000 al 2005) e dal fronte occupazionale vengono segnali ancor meno incoraggianti: negli ultimi dieci anni il comparto ha perso il 18% degli addetti.

Le performance aziendali evidenziano negli ultimi anni livelli di redditività del business sofferenti; i maggiori oneri derivanti da un sensibile incremento dei prezzi delle materie prime non sono stati adeguatamente compensati con più elevati ricavi. Le realtà industriali del comparto sono pertanto poste di fronte ad inevitabili scelte di riposizionamento competitivo. Dal quadro delineato emerge come sia necessario pianificare interventi nel breve periodo per supportare lo sviluppo del settore energia con particolare focus sul comparto elettrico, concentrandosi su adeguate e coerenti direttive.

Dieci i suggerimenti che emergono dal Libro bianco, da attuare immediatamente per ottenere dei risultati tangibili in un’ottica di medio-lungo periodo. La finalità del Libro bianco è favorire la definizione di una politica energetica che sostenga le sfide che il mercato offrirà nei prossimi anni, favorendo una convergenza dei decisori internazionali. Le direttive dovranno accogliere una nuova linea di politica energetica europea e supportare esclusivamente azioni aventi un’efficace attuazione e un elevato impatto sul sistema energetico. Soltanto in questo modo l’Italia potrà perseguire lo sviluppo del sistema economico nazionale e proporsi in un ruolo strategico a livello continentale come hub sia per il gas, sia per la trasmissione di energia elettrica.