Le opportunità del fotovoltaico in Africa

Pubblicato il 27 luglio 2017

Il futuro dell’energia, in Italia e nel mondo, è nel fotovoltaico. Lo sottolinea Gianni Silvestrini, presidente del Comitato Scientifico di Key Energy, il principale appuntamento fieristico nazionale dedicato alle energie rinnovabili (Fiera di Rimini, 7-10 novembre 2017), nella cui cornice si svolgono i nuovi eventi Key Solar e Key Storage, dedicati alle tecnologie solari e all’accumulo energetico da rinnovabili. Da ricordare anche Key Efficiency, incentrato sulle tecnologie, i sistemi e le soluzioni per un uso intelligente delle risorse e Key Wind, focalizzato sull’eolico e organizzato con il supporto di ANEV. L’evento si svolge in contemporanea con Ecomondo, la grande vetrina internazionale della Green Economy.

“Dopo anni di difficoltà – spiega Silvestrini – il comparto del fotovoltaico vede di nuovo aprirsi prospettive interessanti. Un orizzonte che è stato registrato anche dalla nuova Strategia Energetica Nazionale, che indica un obiettivo di oltre 60 TWh al 2030. Per raggiungere questo target, oltre 2,5 volte l’attuale produzione solare, occorre alzare progressivamente il livello della potenza installata fino a sei-sette volte rispetto ai livelli attuali. Secondo Solar Power Europe, l’Associazione europea delle imprese del fotovoltaico, le installazioni italiane nel quinquennio 2017-21 cresceranno di una quantità compresa tra 2.300 e 5.500 MW”.

Il solare, spiega ancora Silvestrini, riparte in Italia in coerenza con la corsa in atto nel mondo. Per semplificare, si possono considerare quattro aree di intervento:

a) la manutenzione dei 700.000 impianti esistenti ed il revamping di una parte di essi, reso più agevole dalle nuove norme del GSE. Queste attività, che nel 2016 hanno comportato un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, tenderanno quindi a crescere;

b) il segmento che riguarda i nuovi impianti, sempre più frequentemente abbinati a sistemi di accumulo. Si tratta di un’area destinata ad allargarsi notevolmente nei prossimi anni grazie al calo dei prezzi di moduli e batterie e all’adozione di nuove norme (come lo “scambio sul posto di condominio o di quartiere”);

c) la rapida riduzione dei costi renderà fattibile anche la realizzazione di grandi impianti “utility scale”. Questa terza area di intervento, negli ultimi anni scomparsa per la mancanza di incentivi, vede aprirsi prospettive molto interessanti. La scorsa settimana in Germania sono state aggiudicate aste solari per 57 €/MWh. Un valore che, nelle condizioni di soleggiamento dell’Italia meridionale, potrebbe avvicinarsi a 40 €/MWh, un prezzo competitivo con la produzione termoelettrica. Del resto, già si vedono le prime installazioni senza incentivi anche da noi, come è il caso dei cinque grandi impianti per 63 MW inaugurati ad aprile a Montalto di Castro;

d) infine, gli interventi all’estero, dove la presenza italiana è già significativa. La crescente attenzione dell’Europa volta a favorire le condizioni di sviluppo nell’Africa subsahariana tenderà a far crescere notevolmente queste iniziative.

“Proprio per questo – conclude il presidente del Comitato scientifico – Key Energy ha stabilito un rapporto di collaborazione con la rete RES4Africa, per mettere meglio a fuoco le prospettive che si stanno aprendo.  E, sempre a Key Energy, a novembre si terranno diversi convegni che affronteranno le tipologie di intervento del solare sopra descritte per metterne a fuoco le potenzialità”.

“Quando parliamo di Africa – dichiara Roberto Vigotti, segretario generale di Res4Africa – è importante essere consapevoli dei diversi e innovativi modelli di business (mini-grid, off-grid, sviluppo reti urbane e sub-urbane, accesso all’energia, ecc.) e le opportunità derivanti dalle tecnologie. I nuovi modelli di business associati allo sviluppo delle filiere rinnovabili, possono contribuire alla nascita di innumerevoli partnership commerciali lungo tutta la catena del valore. Viene dunque proposto un nuovo modello di approccio globale, dove le nuove tecnologie guidano i processi e favoriscono nuove aggregazioni fra entità pubbliche e private, con accesso a finanziamenti adeguati a coprire i costi dello sviluppo. In tale ottica, è altresì fondamentale sviluppare le potenzialità e le capacità del capitale umano locale”.

“Dopo anni difficili – rileva Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare –  il settore sta finalmente vivendo un periodo di grande fermento. Fermento dovuto a molti fattori: nuove disposizioni normative positive e prezzi degli impianti in discesa in primis. Nonostante ci sia ancora molto da fare sul lato normativo, diversi operatori sono tornati ad investire e una manifestazione come Key Solar rappresenta sicuramente un momento di aggregazione importante per la community del fotovoltaico e della generazione distribuita da fonti rinnovabili”.



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