Le comunità energetiche rinnovabili potrebbero garantire il 40-45% del fabbisogno energetico italiano

Le comunità energetiche possono essere una risorsa strategica per il fabbisogno nazionale ma l’Italia sconta ancora un ritardo dovuto alla mancanza di adeguati decreti attuativi, che consentano un’accelerazione nello sviluppo di questo asset importante per l’approvvigionamento energetico del paese. Questa è l’analisi sviluppata da Elmec Solar, l’azienda varesina che si occupa di fotovoltaico e di sostenibilità energetica, che lancia un appello affinché il tema entri nell’agenda politica.
“In Italia è necessario colmare rapidamente il ritardo sul piano legislativo, ritardo che acuisce la sofferenza del sistema Paese visti i prezzi dell’energia elettrica mai stati così alti”, afferma Alessandro Villa, Amministratore Delegato di Elmec Solar e Membro del Consiglio di Italia Solare. “I decreti attuativi per le norme che recepiscono le direttive europee in tema di comunità energetiche devono essere approvati con la massima urgenza a vantaggio delle imprese, dei cittadini e dell’ambiente”.
Secondo quanto rilevato da Elmec Solar dall’ultima edizione del Barometro del Fotovoltaico – l’analisi che fa il punto sulla situazione del mercato dell’energia solare in Italia – emerge infatti la possibilità di coprire il 40-45% del fabbisogno energetico italiano solamente con un’organizzazione reale ed efficiente di comunità energetiche su tutto il territorio.
Ma secondo la rielaborazione dei dati pubblicati da Legambiente da parte di Elmec Solar, ad oggi, sono solo 16 (delle 100 mappate a giugno 2022) le comunità energetiche rinnovabili che sono riuscite a completare l’intero iter di attivazione presso il GSE (Gestore dei servizi energetici). Di queste 16, inoltre, solo 3 hanno ricevuto i primi incentivi statali poiché l’attivazione è rallentata dalla mancanza di adeguati decreti attuativi che consentano di raggiungere il MegaWatt per ogni comunità energetica rinnovabile.
Quello che è importante evidenziare è che, nonostante le difficoltà, la comunità energetica è una soluzione che sta via via facendosi strada, riscontrando un reale interesse da parte di imprese e cittadini. Tra i potenziali aderenti figurano, infatti, aziende con impianti importanti, cittadini in veste di Prosumer pronti ad utilizzare la corrente che l’azienda non consuma durante i momenti di chiusura – ad esempio durante le festività o durante l’intervallo di pranzo – e viceversa aziende interessate ad usufruire della produzione degli impianti residenziali quando le famiglie sono fuori casa per lavoro o impegni.
La comunità energetica è un bisogno che parte dal basso, dai cittadini, ma che va organizzata in modo efficiente per non disperdere risorse e avere un reale impatto positivo sul sistema. L’energia prodotta deve essere consumata in quel preciso momento ed è per questo che è necessario avere utenti con diversi profili di consumo e di produzione. Serve valutare attentamente la combinazione tra le varie tipologie di Prosumer che vanno dall’azienda che consuma di giorno e non consuma durante i giorni festivi alle famiglie che hanno un profilo di consumo opposto fino ad altri edifici come le aziende ospedaliere che hanno un profilo di consumo ancora diverso.
Per la realizzazione e progettazione di una CER diventa quindi fondamentale analizzare più profili di consumo inserendoli in un insieme tale da poter trarre il maggior beneficio dall’efficienza energetica di sistema.
Inoltre, è altrettanto necessario tenere in considerazione già dalla fase progettuale l’eventuale contributo alla rete elettrica nazionale. Solo in questo modo è possibile valutare efficacemente quanti e quali sono i necessari ampliamenti della rete elettrica per far fronte alla decarbonizzazione.
“Le comunità energetiche possono essere quindi una reale opportunità per il territorio, le aziende, gli utenti privati, gli enti pubblici per poter raggiungere il prima possibile il benessere di cui abbiamo bisogno come cittadini, nel rispetto del pianeta e dell’ambiente in cui viviamo. Per riuscire a sfruttare al meglio le potenzialità, è dunque fondamentale uno studio attento delle esigenze dei potenziali aderenti alla comunità energetica. Un cambio necessario soprattutto in vista del raggiungimento degli ambiziosi e importanti, ma improcrastinabili, obiettivi di riduzione dell’impronta negativa che l’uomo sta lasciando sul pianeta. Un passaggio che ci deve vedere tutti allineati e sinergici nel portare avanti progetti come quello delle comunità energetiche rinnovabili,” conclude Alessandro Villa.
Contenuti correlati
-
Professioni del futuro: arriva il Solar Energy Trainer
La sostenibilità paga. E non è solo un modo dire perché con l’iniziativa di EnergRed da oggi è possibile scegliere un percorso di alta formazione retribuito per diventare Solar Energy Trainer, mettendosi alla prova nella prospettiva di...
-
Agricoltura sostenibile, trasformare le biomasse in biochar
Il laboratorio Bioenergy & Biofuels al NOI Techpark, diretto dal prof. Marco Baratieri, è uno dei partner del progetto Alps4GreenC, finanziato dal programma Interreg Alpine Space, che mira alla creazione di una catena di valore transnazionale basata...
-
Il Decreto PNRR rappresenta una svolta per le energie rinnovabili
“La prospettiva di un decreto che rafforzi il PNRR, con attenzione verso la semplificazione per i progetti di energia rinnovabile, rappresenta una grande svolta per l’indipendenza energetica e per la sostenibilità. Occorre entrare nel vivo dell’attuazione del...
-
Efficienza energetica nelle applicazioni motore con i variatori Altivar di Schneider Electric
Schneider Electric si è aggiudicata il premio “Most Climate-Positive Carbon Handprint Product Award” assegnato nell’ultima edizione della Climate Week di New York (2022). Questo riconoscimento è assegnato ai prodotti che hanno un significativo impatto positivo in termini...
-
Accordo Enfinity Global-Statkraft 191 GWh all’anno di elettricità pulita in Italia
Enfinity Global e Statkraft hanno firmato alcuni contratti di acquisto di energia solare in Italia. L’energia impegnata sarà prodotta da un portafoglio fotovoltaico di tre impianti utility-scale di 112 MWp di proprietà di Enfinity Global. Gli impianti,...
-
Greentech: ecco i trend 2023 tra riqualificazione energetica e riduzione dei consumi
Per orientarsi con consapevolezza in un contesto in continua evoluzione è importante comprenderne appieno le dinamiche: per questo Termo, azienda italiana all’avanguardia nel settore del Greentech, ha identificato i 5 trend che caratterizzeranno il 2023 e...
-
Misura e collaudo: gli strumenti must have per gli installatori
Il settore dell’energia solare è previsto in forte crescita nel 2023. Pertanto, gli installatori e i certificatori di impianti fotovoltaici dovranno disporre dei migliori strumenti per poter lavorare con la massima efficienza e sicurezza, afferma Fluke. Mentre...
-
Una tecnologia per depurare le acque reflue con costi minimi
Iride Acque si è ispirata a una tecnologia usata in passato per depurare l’aria: l’ha modificata e applicata al trattamento dei reflui industriali. Ha trasformato così un processo estremamente costoso in un obiettivo alla portata di tutte...
-
Transizione verso l’energia verde: collaborazione fra Dassault Systèmes, McPhy e Visiativ
Dassault Systèmes, McPhy Energy e Visiativ stanno collaborando per guidare la transizione verso l’energia verde, consentendo a McPhy di aumentare la competitività delle sue attrezzature per la produzione e la distribuzione di idrogeno a basse emissioni di...
-
Sostenibilità e territori: la blockchain entra nella PA
80 i Comuni i pionieri dell’innovazione, che, per la prima volta, utilizzano le blockchain all’interno della Pubblica Amministrazione. Un progetto ambizioso reso possibile dalla collaborazione dell’associazione nazionale Rete dei Comuni Sostenibili con la startup Traent che ha...