La liberalizzazione dei mercati energetici fa risparmiare le PMI

Pubblicato il 26 maggio 2017

La fine del mercato elettrico “tutelato”, che ha storicamente garantito condizioni più vantaggiose rispetto alla maggior parte di quelle proposte a libero mercato, potrebbe slittare al 1 luglio 2019 se venisse mantenuto l’emendamento di rinvio nel ddl Concorrenza. Tuttavia persisterebbero le potenziali difficoltà per le pmi derivanti dall’assenza di riferimenti tariffari connessa alla completa apertura del mercato elettrico, prevista originariamente per il 1 luglio 2018.

La stessa Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, come richiamato nel suo documento del 30 marzo 2017, osserva che, benché la capacità di selezione dei fornitori di energia risulti migliorata rispetto al passato, le competenze delle piccole imprese non sembrano ancora sufficientemente adeguate per orientarsi nel mercato libero e la loro capacità complessiva di effettuare una scelta informata resta comunque a livelli inferiori rispetto ad altre tipologie di clienti di maggiori dimensioni.

In questo contesto PMI Energy – società del sistema A.P.I., Associazione Piccole Medie Industrie dedicata alle tematiche inerenti l’energia – accompagna gli imprenditori nella sfida di acquistare energia elettrica e gas naturale al minor prezzo possibile, mediante un’assistenza integrata e qualificata, che permette loro di ottenere condizioni di fornitura più favorevoli, certe e affidabili.

Nello specifico, dall’avvio della liberalizzazione dei mercati energetici nel 2000 ad oggi, A.P.I ha assicurato alle imprese dei Gruppi d’Acquisto delle proprie realtà dedicate, un risparmio di circa 48 milioni di euro, stima complessiva rispetto ai parametri annuali di riferimento dei relativi mercati, su un acquisto di oltre 4 miliardi di kilowattora di energia elettrica e oltre 240 milioni di metri cubi di gas naturale. Il vantaggio medio per le Imprese che hanno deciso di aderire ai Gruppi di Acquisto può essere quantificato con almeno un +20% di risparmio rispetto alle condizioni di partenza, sia per quanto riguarda la componente energia per l’elettricità sia per il prezzo del gas naturale. Prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni, per l’elettricità le imprese associate hanno beneficiato di costanti riduzioni di spesa per quanto riguarda la componente energia, arrivando a risparmiare nel 2017 il 23,12% rispetto all’anno precedente e, su un periodo di cinque anni fino al 53,21%.

Questi numeri rilevano come la chiave per raggiungere le migliori performance sia da ricercarsi nel “peso” giocato dalla forza dell’aggregazione associativa, che permette di riacquisire un potere contrattuale che è da sempre tipicamente sbilanciato a favore dei fornitori. A tal fine, PMI Energy mette a disposizione delle imprese associate un’approfondita conoscenza delle logiche evolutive dei mercati e degli asset degli operatori, consentendo anche alle aziende meno energivore di conseguire risultati eccellenti, di norma accessibili esclusivamente ai grandi utilizzatori industriali.

Stefano Valvason, direttore generale di A.P.I., commenta: “Nel 2017 è stato dato l’avvio a un mperiodo di transizione che da un lato prevede la revisione delle condizioni di erogazione del servizio di maggior tutela e dall’altro vede l’introduzione di strumenti volti a promuovere il passaggio a mercato libero” e conclude: “risulta pertanto prioritario per noi accrescere la trasparenza delle informazioni sulle condizioni contrattuali ed economiche e potenziare gli strumenti di comparazione delle offerte commerciali per permettere alle nostre Associate di scegliere con sempre maggiore consapevolezza”.



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