La Cina guarda all’Italia per l’efficientamento energetico

Pubblicato il 21 giugno 2016

Negli ultimi 5 anni la Cina ha investito oltre 250 miliardi di dollari nel settore dell’efficienza energetica, un settore dove l’Italia potrebbe avere un ruolo fondamentale. Ne è convinto l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia, che da anni ha fatto della white economy il suo marchio di fabbrica, rendendo la sua azienda e l’Italia un polo di eccellenza del risparmio energetico.

Innovazione, riduzione dei consumi e gestione aziendale orientata alla sostenibilità ambientale: tutto questo è la white economy, quella che oggi più che mai sembra essere la chiave per lo sviluppo del business del futuro. Ed è proprio Avvenia che ora rimane l’unico dei grandi player a capitale privato ad essere al 100% italiano dopo che nei giorni scorsi un altro importante marchio nazionale della white economy è stato messo in portafoglio da un’azienda straniera.

La fila dei corteggiatori anche per Avvenia è stata lunga, ma l’impegno assunto dalla famiglia Campaniello a fare rimanere italiana l’azienda ha prevalso. «Non abbiamo intenzione di vendere a un concorrente. Vogliamo continuare a sviluppare progetti a medio e lungo termine e non siamo interessati a massimizzare i ricavi nel breve termine come fanno altri. Siamo nati come un’impresa di famiglia e intendiamo restare tale» spiega il dottor Francesco Campaniello, direttore generale di Avvenia, che per il prossimo quinquennio si prefigge di raddoppiare le dimensioni della società creata da suo padre Giovanni e di uscire maggiormente dai confini italiani, all’interno dei quali oggi si realizza oltre l’80% del fatturato.



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