Key Energy, spazio alle start up della Green Economy
Tra creatività e necessità, Key Energy e Ecomondo danno spazio al mondo ridisegnato dalle start up italiane della Green Economy. Così, da un cestino della spazzatura si ottengono in casa materie prime seconde derivate dagli scarti smistati dall’intelligenza artificiale, mentre con altre frazioni di rifiuti si produce energia elettrica. Nei campi agricoli preparati con mezzi a batterie al litio, il controllo della produzione si fa da smartphone, mentre sui campi sportivi si corre su piste ricavate da suole di scarpe sportive. Dagli abiti smessi si recupera il 100% delle fibre tessili, che diventano oggetti di design su richiesta del cliente. Nelle città turistiche, infine, i bagni pubblici in fibra di canapa e alimentati da pannelli solari si spostano dove serve, su ruote.
Fantasia, competenze tecnologiche e spinta a scaricare a terra soluzioni per l’economia circolare e le energie rinnovabili si uniscono alle tecnologie IoT che migliorano la qualità della vita e riducono l’impatto sull’ambiente. Questi i tratti caratteristici delle start up selezionate da Italian Exhibition Group con ICE Agenzia e ART-ER (Attrattività Ricerca Territorio), Società Consortile dell’Emilia-Romagna. Sono 21 per le filiere tecnologiche di Ecomondo e 12 quelle per Key Energy che espongono nell’area “Start Up e Scale Up Innovation” della Hall Sud del quartiere fieristico di Rimini per incontrare investitori o partner industriali. Quattro di queste, Let It Trees.com Società benefit di Rimini, Andaco – Ekoplastic di Perugia, Re Learn di Torino impegnate nella preservazione dell’ambiente, nella raccolta smart dei rifiuti e la LIF Energy di Roma che ha realizzato un software per calcolare il costo di produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili, sono state fondate nel corso del 2021.
Per la sezione dedicata alle tecnologie per la gestione smart e valorizzazione dei rifiuti urbani o industriali, oltre alla Andaco – Ekoplastic e Re Learn, a Ecomondo si incontreranno le milanesi Frieco Società Benefit che con più soluzioni opera nella filiera della triturazione dove vanta anche un brevetto, Grycle ha un cestino smart per separare i rifiuti e More for the Planet che ha un brevetto per il trattamento dei rifiuti industriali. E ancora le emiliano-romagnole Eso Recycling di Rimini che trasforma vecchie scarpe da jogging in pavimentazione per l’atletica, Zero3 di Ravenna realizza sensori per captare il gas e Basca di Modena che lascia alle macchine il lavaggio delle cisterne industriali; le venete 9-Tech di Venezia e K-INN Tech di Padova sono rispettivamente impegnate nello smaltimento degli impianti fotovoltaici e, per lo spin-off dell’Università di Padova che lavora con i catalizzatori per abbattere gli inquinanti gassosi. La Wizard di Ancona compatta i rifiuti all’interno delle aziende con risparmio di spazi e performance, Nazena di Trento e la genovese Futuredata, danno rispettivamente nuova vita ai rifiuti tessili e a quelli elettronici. Infine, la praghese Cyrkl. Per la sezione Agrifood, Agricolus di Perugia e la milanese Algaria. Per soluzioni nel campo della bioeconomia, la BOW di Napoli e Nabiotech di Brescia. KiRa Technology di Cesena ha realizzato microgeneratori domestici che utilizzano biomasse e la torinese NTA Technical Solutions servizi di pulizia industriale a basso consumo di acqua.
Per la sezione dedicata al solare e storage, sempre nella Hall Sud oltre a LIF Energy si troveranno le torinesi i-TES, che produce batterie a cambiamento di fase e Sunspeker che realizza stazioni di ricarica per veicoli elettrici e la eGreen Chain di Macerata che opera nella consulenza per l’installazione degli impianti. Per i sistemi di monitoraggio digitale, a Rimini, espongono la bresciana R4 e Spartan Tech di Milano che, rispettivamente, monitorano e gestiscono il ciclo dei rifiuti. Sul fronte dell’efficienza energetica, troviamo la milanese Ener2crowd che su una piattaforma fa incontrare domanda e offerta ai fondi di investimento green e Ioota – Jarvis che a Bologna applica la IoT agli edifici. Per la micromobilità, FB Innovation – Pin Bike di Bari. Mentre la milanese Mugo ha realizzato un software che stima l’impronta di carbonio dei nostri stili di vita. La maceratese Rost realizza una motozappa 4.0 al litio adatta alle serre, e la ravennate Beeing realizza infine arnie urbane da osservazione per scongiurare l’estinzione delle api.
Alcune di queste imprese sono state selezionate per partecipare al “Premio Start Up per il clima 2021” organizzato da Italy for Climate e Step Tech Park, in collaborazione con Ecomondo e Key Energy e dedicato alle start up italiane impegnate nel contrasto al cambiamento climatico. Il premio, che selezionerà il progetto più innovativo, efficace e promettente per il raggiungimento della neutralità climatica dell’Italia – in termini di riduzione della CO2 e transizione verso una società a basse emissioni – sarà consegnato giovedì 28 alle 11:30 sul palco nella Hall Sud.
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