Isofoton e la ricerca fotovoltaica nella UE

Isofoton è l’ente spagnolo che maggiormente si dedica allo sviluppo di progetti europei di R+S in tecnologia fotovoltaica, partecipando a più del 10% dei progetti in corso su scala europea

Pubblicato il 3 gennaio 2012

In occasione del suo trentesimo anniversario, Isofoton, protagonista tecnologico del settore fotovoltaico spagnolo, fa il bilancio dell’attività di R+S+i nell’ambito europeo. L’Unione Europea possiede diversi strumenti per appoggiare la ricerca e lo sviluppo in tecnologia fotovoltaica.

I più rilevanti sono il Settimo Programma Quadro (Seventh Framework Programme for Research and Technology Development, denominato FP7) e le iniziative cosiddette Nmp, che appoggiano progetti di nanotecnologia, nanoscienza e nuovi processi di produzione e sviluppo di materiali. Dal 2007 al 2013 l’Unione Europea ha finanziato 39 progetti di R+S+i in tecnologia fotovoltaica, i quali si possono raggruppare in 7 categorie tematiche o cluster. La somma totale che la UE ha stanziato per tali progetti ammonta a 142,8 milioni di euro, dei quali il 90% proviene dal FP7. Questi dati sono stati tratti dalla relazione pubblicata dalla Commissione Europea “Photovoltaics and nanotechnology: from innovation to industry”.

Isofoton prende parte a 4 progetti di R+S nei 4 cluster tecnologici sulla fabbricazione di dispositivi fotovoltaici esistenti. In altre parole, il fabbricante di Malaga partecipa in modo diretto a più del 10% dei progetti in corso riguardanti la tecnologia fotovoltaica su scala europea, collocandosi quindi come prima azienda privata europea per numero di progetti.

Isofoton sta sviluppando attività di R+S nelle quattro linee di lavoro che l’Unione Europea ritiene abbiano maggior potenziale per l’industria a medio termine. Isofoton figura nella lista degli enti più importanti assieme a centri di ricerca di riconosciuto prestigio, quali l’Istituto Fraunhofer Ise (Germania), l’Ecn (Olanda), l’Imec (Belgio) o la Scuola Politecnica Federale di Losanna (Svizzera). Il secondo ente spagnolo, l’Università Politecnica di Madrid, si trova al diciottesimo posto. Tra i primi venti non vi è nessun’altra azienda europea.

Il notevole sforzo di Isofoton in quanto a R+S+i è giustificato dalla convinzione che, quanto maggiore è il controllo di una tecnologia in tutta la sua catena di valore, tanto minore è la probabilità di commettere errori strategici.

Isofoton: www.isofoton.it 



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