Indagine Enea-Federambiente sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia

Pubblicato il 14 novembre 2006

L’indagine ha messo in evidenza che il mercato del recupero energetico a livello nazionale è in costante progresso, in linea con quanto accade a livello europeo. Oltre all’aumento dei quantitativi di rifiuti trattati si riscontra un più marcato incremento del recupero energetico, in particolare per l’energia elettrica e anche il recupero dei residui di trattamento è in fase di sviluppo. Le emissioni gassose, alla luce degli sviluppi normativi e dell’evoluzione tecnologica, si sono notevolmente ridotte in termini quantitativi rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dei microinquinanti organici e inorganici.

A fine 2005 erano operativi sul territorio nazionale 52 impianti, con una capacità di trattamento complessiva pari a circa 17.000 t/giorno. La maggior parte degli impianti censiti (34 su 52) ha una capacità di trattamento non superiore alle 300 t/giorno, mentre la capacità media su base annua risulta pari a circa 105.000 tonnellate.

Nel 2004 sono stati trattati circa 4,2 milioni di tonnellate di rifiuti costituiti principalmente da rifiuti urbani residui (65%), da flussi (21%) da essi derivati (frazione secca, CDR) tramite trattamenti di tipo meccanico-biologico e, in misura minore, da rifiuti speciali (14%); il quantitativo complessivo di rifiuti di origine urbana è stato pari a circa 3,64 milioni di tonnellate, corrispondente all’11,7% della produzione totale.

L’apparecchiatura di combustione di più larga diffusione è costituita dai combustori a griglia che rappresentano circa l’80% in termini di linee installate e circa l’83% in termini di capacità di trattamento; il combustore a letto fluido copre invece circa il 15% sia in termini di linee installate sia di capacità, mentre il forno a tamburo rotante svolge un ruolo marginale.

Il recupero energetico viene effettuato nella quasi totalità degli impianti (49 su 52) e prevede in tutti i casi la produzione di energia elettrica. In soli otto impianti, tutti situati nel Nord Italia, è prevista la produzione combinata di energia elettrica e termica su base stagionale. Dall’esame dei dati degli ultimi anni si rileva un incremento significativo per la produzione di energia elettrica, mentre la produzione di energia termica rimane pressoché costante.

Per quanto riguarda il trattamento dei fumi finalizzato alla rimozione delle polveri e dei gas acidi si rileva che il sistema maggiormente impiegato è quello di tipo “a secco” (iniezione di reagente in polvere costituito da calce o bicarbonato di sodio), che copre circa il 50% della capacità totale di trattamento. Sono in aumento i trattamenti di tipo “multistadio” (costituiti dalla combinazione in serie di più tecniche di trattamento), presenti soprattutto negli impianti di recente costruzione.

In tema di controllo degli ossidi azoto, si rileva che la riduzione selettiva non catalitica in camera di combustione è di gran lunga il sistema più utilizzato; il sistema catalitico (SCR) è presente in nove impianti, quasi tutti di recente costruzione.

Il controllo dei microinquinanti organici e inorganici viene effettuato tramite assorbimento su carboni attivi, di norma iniettati assieme al reagente alcalino. Inoltre quattro impianti effettuano il monitoraggio in continuo del mercurio e quattro impianti effettuano il campionamento in continuo delle diossine.

In termini di emissioni in atmosfera tutti gli impianti rispettano i valori limite previsti dalla normativa pro-tempore vigente (DM 503/97 al momento dell’indagine), salvo rare eccezioni assoggettate alle disposizioni emanate dell’Autorità Locale competente.

Dal trattamento termico dei rifiuti sono stati prodotti nell’anno 2004 circa 800.000 tonnellate di scorie e circa 200.000 tonnellate di residui dal trattamento dei fumi, questi ultimi quasi tutti smaltiti in discarica. Per quanto concerne le scorie, invece, si registra una tendenza allo sviluppo del recupero, anche se la maggior parte di esse (circa l’80%) è ancora smaltita in discarica.