In Italia il costo livellato dell’energia più basso d’Europa
In Italia è del 10% più basso rispetto alla media europea il costo livellato dell’energia, ossia l’indice della competitività delle diverse tecnologie di generazione di energia elettrica diversificate per tipo di fonte energetica e per durata della vita media degli impianti.
A metterlo in evidenza è EnergRed, basandosi sui dati dell’Energy Innovation Report 2021 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano e sull’applicazione dei modelli economici ed ingegneristici di EnergRed di cui l’azienda è proprietaria.
I ricercatori Dorina Polinari e Giorgio Mottironi hanno inoltre potuto rilevare che il 20% del costo dell’energia per le aziende è legato alle accise che si versano allo Stato Italiano per l’autoconsumo.
“Senza contare i costi indiretti quali danni ambientali e socio-sanitari, i costi di generazione da fonti fossili arrivano a pesare fino a 0,20 euro per ogni chilowattora contro i 0,06 euro del solare fotovoltaico”, sostengono i ricercatori di EnergRed.
“Il costo principale rimane comunque legato alla tecnologia” dichiara l’ingegner Moreno Scarchini, ceo di EnergRed. “Il levelized cost of energy della tecnologia fotovoltaica è tra i più bassi in assoluto, ovvero circa 0,06 euro per chilowattora. Le fonti fossili che competono con le capacità produttive del fotovoltaico hanno invece un Lcoe variabile tra 0,06 e 0,20 euro per chilowattora”.
“In Italia per le aziende tale costo è stimato in 0,70 e 0,80 euro per chilowattora, calcolati su una taglia di 600 kWp, ed è ipotizzabile che arrivi anche a 0,95 euro per chilowattora per le dimensioni imprenditoriali più piccole”, aggiunge l’ingegner Paolo Cecchini, cto di EnergRed
EnergRed, tuttavia, grazie alle proprie capacità e metodologie progettuali, è già riuscita portare questo costo a 0,061 euro per chilowattora: il 35% in meno rispetto ai dati del mercato per un impianto di taglia compresa tra i 100 kWp ed i 250 kWp. E addirittura a 0,054 euro per chilowattora nelle regioni del Sud, che sono più assolate, facendo segnare un record per il costo in autoconsumo dell’energia per le aziende.
L’obiettivo di EnergRed è ora quello di rendere entro la fine del 2022 il fotovoltaico la fonte di energia più conveniente per le aziende, portando l’Lcoe a 0,054 euro per chilowattora in tutta Italia, anche senza bisogno di investimenti per acquisto o gestione dell’impianto.
Alle aziende sarebbe così garantito un beneficio diretto variabile tra i 3.045 ed i 3.800 euro per kWp di potenza fotovoltaica installata, grazie al risparmio derivante dall’autoconsumo. A cui si aggiungerebbero anche altri 400 euro per kWp derivanti dal “valore dell’asset”, considerando il suo intero ciclo di vita.
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