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In calo gli investimenti delle industrie per la tutela dell’ambienteERT

Secondo una recente indagine dell’Istat, nel 2013 gli investimenti per la protezione dell’ambiente delle imprese industriali sono diminuiti del 16,9% rispetto all’anno precedente, in un contesto di riduzione sia degli investimenti fissi lordi complessivi (-10,1%) sia del valore della produzione (-6,8%).

La forte riduzione degli investimenti per la protezione dell’ambiente è il risultato di dinamiche molto differenti tra le diverse dimensioni aziendali. La spesa è stimata aumentare dell’8,6% rispetto all’anno precedente nelle piccole e medie imprese mentre si riduce del 25,4% in quelle con 250 addetti e oltre.

La stima della spesa per investimenti per la protezione dell’ambiente è risultata pari a quasi 1,4 miliardi di euro: nel 2013 sono stati investiti 452 milioni di euro dalle imprese di piccola e media dimensione e 939 milioni di euro da quelle con 250 addetti e oltre.

Per realizzare impianti e attrezzature di tipo end-of-pipe sono stati impiegati 958 milioni di euro (-16,3%) mentre la spesa per impianti e attrezzature a tecnologia integrata ammonta a 433 milioni di euro (-18,1%).

Sul totale degli investimenti fissi lordi realizzati dalle imprese quelli per la protezione dell’ambiente incidono per il 4,2%; gli investimenti ambientali per addetto risultano pari a 358 euro (-14,6%).

Il 31,2% della spesa è destinato a altre attività come la protezione e recupero del suolo e delle acque di falda e superficiali, l’abbattimento del rumore, la protezione del paesaggio e protezione dalle radiazioni e le attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezione dell’ambiente.

Nell’industria manifatturiera, in particolare, la stima del peso degli investimenti ambientali sul totale degli investimenti fissi lordi realizzati dal settore è risultata pari al 2,9%, quota in crescita rispetto al 2,4% del 2012.

La spesa maggiore è realizzata dalle industrie della fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (14,9%), della fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (14,3%) e della metallurgia (11,2%).