Impatto ambientale degli impianti di depurazione..

Pubblicato il 17 marzo 2002

La procedura che quindi si può adottare consiste nel misurare le analoghe sorgenti rumorose (macchine e impianti) in contesti analoghi a quelli che andranno a comporre il futuro insediamento depurativo (Rendina, 1996). Dopo avere individuato un impianto di pari potenzialità e operante con un ciclo di trattamento analogo, si procederà al rilevamento della pressione sonora in punti recettori situati lungo il confine del sito. Tale rilevamento dovrà essere condotto distinguendo tra periodo diurno e periodo notturno. Devono essere organizzate due campagne di indagini: la prima è volta a valutare il livello acustico ambientale presente nell’area di intervento, la seconda è finalizzata a valutare i livelli acustici presenti nell’intorno dello stabilimento di riferimento. I rilevamenti, per quanto concerne la caratterizzazione acustica dell’impianto, devono essere condotti sulla base delle seguenti considerazioni. La componente di rumore di interesse è quella che si va a propagare all’esterno dell’area e che quindi va ad alterare il clima acustico della zona e a disturbare la popolazione presente nell’intorno dell’area. I punti di misura devono essere individuati sulla base della necessità di registrare i rumori emessi dalle attività acusticamente maggiormente intrusive e sulla necessità di non registrare rumori residui estranei, quali il rumore del traffico nell’area circostante. In assenza di insediamenti depurativi analoghi, l’alternativa è data dal riferimento a valori di potenza sonora delle varie sorgenti individuali, esistenti nella letteratura scientifica. Una volta caratterizzata l’emissione sonora prodotta dall’impianto in progetto, occorre individuare un metodo di stima dell’impatto acustico a distanza. A tale scopo esistono strumenti previsionali, quali il modello di simulazione Predictor, utilizzato nello studio condotto, in grado di assegnare (simulare) un valore di pressione sonora ad ogni recettore o ad una griglia di recettori nell’area di localizzazione dell’impianto. La simulazione della propagazione sonora deve tener conto della direzionalità dell’emissione; nello studio di impatto condotto è stato elaborato un metodo che prevede le seguenti fasi: l’individuazione di un baricentro acustico, ottenuto dalla localizzazione e dai risultati dei punti di rilevamento localizzati lungo il confine dell’impianto di riferimento, a cui è stata attribuita la funzione di sorgente puntuale virtuale e la cui potenza sonora calcolata rappresenta la potenza emessa dall’intero impianto. Inoltre, poiché l’emissione non è omnidirezionale, sono stati calcolati alcuni coefficienti di direttività (dati dal rapporto tra il valore di pressione sonora rilevato sperimentalmente e quello che si avrebbe avuto nel caso di propagazione semisferica).
È stata inoltre simulata l’area di studio con la localizzazione della sorgente, di barriere naturali ed artificiali e dei recettori. Dall’applicazione, infine, della formula di calcolo del modello Predictor, che tiene conto dei diversi fattori di attenuazione, si ottiene la previsione dei livelli di pressione sonora. Gli elementi qui forniti per la valutazione degli impatti derivanti dall’esercizio degli impianti di depurazione sono da considerarsi essenziali ma non esaustivi delle problematiche che possono insorgere in relazione alle sensibilità sito-specifiche; tuttavia possono considerarsi punti fondamentali di linee guida per la predisposizione di studi di impatto ambientale per depuratori consortili.