Il premio Descartes per la ricerca assegnato a un progetto sugli adesivi naturali

Pubblicato il 4 gennaio 2006

Gruppi di ricerca europei sulla genetica, i cambi climatici, l’astronomia, le scienze sociali e l’amministrazione medica, come la comunicazione scientifica hanno ricevuto il prestigioso EU Descartes Prize dal Commissario dell’Unione Europea per la scienza e la ricerca Janez Potoĉnik durante una recente cerimonia d’onore a Londra.

Il premio di un milione di euro quest’anno è stato ripartito tra cinque team pan europei che hanno realizzato le principali innovazioni scientifiche nelle aree di ricerca chiave europee. Inoltre, per il primo anno premi di 30.000 euro ciascuno sono stati assegnati a cinque ulteriori concorrenti. Complementare al premio per la ricerca, il premio per la comunicazione scientifica di 250.000 euro, ora al secondo anno, è stato assegnato a cinque comunicatori scientifici per il loro successo nel portare la scienza e la tecnologia a un auditorio europeo più ampio.

Per quanto riguarda il Premio Descartes per la ricerca si segnala la premiazione del progetto Tannin Adhesives che riguarda adesivi naturali a base di tannini per prodotti compositi in legno a emissione bassa o nulla di formaldeide.

L’Europa occidentale attualmente consuma circa 3,2 milioni di tonnellate di adesivi per la produzione di pannelli in legno all’anno. I materiali sintetici utilizzati nel processo produttivo, soprattutto la formaldeide, possono presentare rischi per la salute. I materiali alternativi, che a loro volta possono comunque essere tossici, sono ritenuti meno efficaci. I tannini naturali estratti dalla corteccia degli alberi e trattati con formaldeide possono servire come adesivi particolarmente efficaci, ma possono dare origine a residui non reagiti nei pannelli finiti, limitandone quindi l’interesse a livello commerciale. Il progetto sugli adesivi a base di tannini ha prodotto una serie di scoperte sulla reazione di questi tannini naturali con più agenti reticolanti. I ricercatori hanno sviluppato nuovi processi chimici che non solo eliminano l’utilizzo di formaldeide come sostanza principale per innescare la reazione chimica, ma ne evitano la creazione come sottoprodotto secondario. La prima conquista dei tre partner che partecipano al progetto è stato dimostrare che il tannino è in grado di polimerizzare in presenza di catalizzatori di silice o di silicati disciolti, senza l’aggiunta di formaldeide o di altri aldeidi. Inoltre, essendo la reazione rapida, offriva l’opportunità di maggiore produttività ed economia nella gestione industriale.