Il Gruppo Idrobase chiude il semestre a +26%
Il gruppo ha fronteggiato fin da subito la crisi, mantenendo la sua produttività su livelli sostenuti. Ora punta sui nuovi prodotti e sull’espansione nei mercati extraeuropei e dell’Europa dell’Est.
Il Gruppo Idrobase, costituito da quattro aziende, ognuna specializzata in una nicchia del mercato dell’acqua in pressione, chiude il primo semestre 2011 con un +26% rispetto allo stesso periodo del 2010. Si tratta di un aumento di fatturato che va al di là dei pur ambiziosi obiettivi di crescita (+12% su base annuale) preventivati da Bruno Ferrarese e Bruno Gazzignato, e che sta lanciando il gruppo ben oltre gli 8 milioni di fatturato ipotizzati per il 2011.
È stata un’ascesa costante quella del Gruppo Idrobase nel corso dei propri 25 anni di attività interrotta solo dalla grave crisi mondiale del 2009 in cui comunque il gruppo ha contenuto le perdite in un -9% rispetto al -30% medio che ha colpito il settore della pulizia industriale.
Una crisi già brillantemente superata nei primi mesi del 2010 in cui il Gruppo Idrobase aveva superato i risultati ottenuti nel 2008. In questo primo semestre 2011 migliorano i risultati per tutte le aziende del gruppo grazie anche alle tante novità di prodotto introdotte nel mercato a cavallo del 2010/2011 su cui il gruppo ha lavorato sottotraccia nell’ultimo biennio: dalle idropulitrici Idrobase per l’industria pesante alle linee di accessori per costruire e riparare qualsivoglia idropulitrice del Club dei Riparatori, dai sistemi di rinfrescamento di Perfect Cool agli impianti industriali di nebulizzazione di Idrotech, in particolare, che registrano gli aumenti più considerevoli rispetto al recente passato.
La crescita più considerevole è legata allo sviluppo commerciale nei mercati Extra-Ue e quelli dell’Europa dell’est e la Russia in particolare, mentre si consolida il dato con riferimento ai Paesi Ue e al mercato italiano. Oggi Idrobase, grazie a una capillare presenza mondiale di 1.400 distributori esporta in ben 82 Paesi. Nella speciale “top five” figurano soprattutto Russia, Giappone, Argentina, Australia, Kazakistan e Messico, un dato significativo della politica del gruppo che si è messa in gioco a tutto tondo allargando il proprio raggio di azione e ricerca a livello mondiale.
Idrobase: www.idrobase.com
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