Il fotovoltaico italiano è pronto a ripartire

L’approvazione del Quarto Conto Energia ha riportato ottimismo tra gli analisti e gli operatori del fotovoltaico. Italia seconda solo alla Germania

Pubblicato il 23 maggio 2011

È quanto emerso nel corso del convegno che Mce – Mostra Convegno Expocomfort (la manifestazione dedicata all’impiantistica civile e industriale e nella climatizzazione che si terrà dal 27 al 30 marzo 2012 in Fiera Milano) ed Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano hanno organizzato a Fiera Milano nell’Auditorium Stella Polare. Un appuntamento ideato per fare il punto sullo sviluppo del fotovoltaico in Italia e tracciare la possibile evoluzione di medio e lungo periodo.

Il convegno è stato aperto da Massimiliano Pierini, exhibition director di Mce, che ha sottolineato l’importanza assunta dal fotovoltaico nell’economia italiana e rimarcato la scelta di inserire all’interno di Mce – Mostra Convegno Expocomfort uno speciale focus sul fotovoltaico, nell’ambito dei settori del riscaldamento e delle energie rinnovabili, dove saranno presenti le eccellenze in tema di solare, geotermico, cogenerazione e biomasse.

Vittorio Chiesa, direttore Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, si è soffermato sull’evoluzione del fotovoltaico italiano (che ha chiuso il 2010 con 7.200 MW di potenza installata su 200.000 impianti), sottolineando l’importanza che la definizione del quadro normativo avrà nei mesi a venire. “Restano ancora da definire alcuni aspetti interpretativi - ha sottolineato -, ma intanto si è fatta chiarezza sugli obiettivi e gli incentivi, mettendo così fine all’incertezza degli ultimi mesi”. Chiesa si è soffermato sui possibili sviluppi del mercato: “La riduzione dei contributi pubblici spingerà i produttori ad agire sulla leva dei costi per recuperare una redditività del 10%: ci sono margini di miglioramento in tal senso”, ha aggiunto.

Reinhold Buttgereit, segretario generale Epia (European Photovoltaic Industry Association), ha presentato un’analisi comparata dei sistemi incentivanti nei principali paesi del Vecchio Continente, sottolineando l’importanza assunta dal mercato italiano, ormai secondo alla sola Germania (che può contare su 17.150 MW di potenza cumulata). Un risultato ribadito da Gerardo Montanino, direttore generale Gse (Gestore Servizi Energetici), che ha presentato, in video conferenza da Roma, i risultati del Terzo Conto Energia, caratterizzatosi per un’accelerazione dei grandi impianti rispetto alle prime due edizioni dello schema incentivante.

Il convegno si è concluso con una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle principali associazioni del settore. Vincenzo Quintani, membro del cda del Gifi, ha espresso soddisfazione “per l’incremento degli obiettivi nazionali di sviluppo del fotovoltaico e per l’approvazione del nuovo schema incentivante che riapre le porte alla bancabilità dei progetti”. Maurizio Esitini, direttore di Assistal, ha richiamato l’attenzione sugli aspetti innovativi del decreto riguardanti gli impianti per edifici e sul ruolo che nella nuova stagione potranno giocare gli installatori. Marco Pigni, direttore di Aper ha lamentato “le complicazioni dell’iter procedurale introdotte dal nuovo decreto”, auspicando interventi per ovviare a questo problema. Una questione ribadita Francesca Marchini, segretario generale Assosolare, che ha auspicato misure per accelerare gli iter autorizzativi, sottolineando “il valore acquisito negli anni dalla filiera italiana, che rappresenta la base più importante per uno sviluppo di lungo periodo del mercato fotovoltaico nel nostro paese”.

Mce – Mostra Convegno Expocomfort: www.mcexpocomfort.it

Energy & Strategy Group: www.energystrategy.it



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