Il Cic a Expo 2015

Pubblicato il 8 giugno 2015

“Unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta”. È stata definita così la Fattoria Globale 2.0, la nuova area inaugurata ad Expo Milano 2015 dalla World Association of Agronomists (WAAforEXPO2015) e da Conaf (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali). Sponsor dell’iniziativa il Cic (Consorzio Italiano Compostatori), che organizzerà una serie di 12 eventi all’interno dello spazio, affrontando altrettanti temi come il cibo, gli scarti, il suolo, il riciclo, il biometano e le bioplastiche.

La Fattoria Globale, progettata dall’architetto Enzo Eusebi, occupa una superficie di 350 m2 ed è collocata nell’area Nord Est 12 di Expo. Un noce piantato a terra è il segno di riconoscimento del padiglione: quest’albero rappresenta simbolicamente lo “spazio” della fattoria dove si svolgevano le pratiche di comunità: il riposo, la riflessione, la meditazione, la progettazione, la discussione, il futuro.

Tanti i temi al centro degli eventi che animeranno la Fattoria Globale: si parlerà di biodiversità e miglioramento genetico, di sostenibilità e produttività, di sviluppo e identità locale, di cambiamenti climatici e territori di produzione. Ma i riflettori saranno puntati anche sull’alimentazione e gli scarti alimentari. Proprio in questo ambito si inserisce il Cic, che forte della sua esperienza nel campo del compostaggio, porterà il suo contributo alla “fattoria del futuro”.

Trasformare gli scarti organici in compost può essere uno dei modi per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse. L’impiego del compost come ammendante sui terreni, oltre a mantenerne la fertilità, permette di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili utilizzate per produrre fertilizzanti chimici, riducendo allo stesso tempo la quantità di scarti organici da avviare alle operazioni di smaltimento.

Come per tutti gli ammendanti l’impiego del compost ha la funzione di migliorare la qualità del suolo, consentendo di conservarne nel lungo periodo la fertilità, il suo stato strutturale, la capacità di assorbire e rilasciare acqua e di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente assimilabile da parte della pianta, promuovendo tutte le attività biologiche del suolo.

“Saremo ad Expo per far conoscere l’importanza del compost, un fertilizzante naturale che oltre a restituire sostanza organica alla terra gioca un ruolo fondamentale nel contenimento delle emissioni”, ha sottolineato Massimo Centemero, direttore del Cic. “Secondo l’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante, uno 0,15% di sostanza organica in più nel suolo, equivale a fissare nello stesso una quantità di CO2 corrispondente alle emissioni complessive dell’intera nazione italiana per un anno”.



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