Hy Park: traguardi e prospettive a idrogeno in Piemonte

Pubblicato il 11 aprile 2006

Nei bei 12 giorni all’idrogeno, la mostra, organizzata da Environment Park e finanziata dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Comune di Torino, ha illustrato le ricerche e le eccellenze del Sistema Piemonte Idrogeno (SPH2). I fortunati visitatori dell’Hy Park hanno avuto la possibilità di aprire una finestra sul loro futuro, toccando con mano i vantaggi derivanti dall’utilizzo del vettore pulito in molti ambiti della vita quotidiana: dal riscaldamento domestico al trasporto pubblico, dagli spazi ludici alla mobilità personale a due e quattro ruote.

I power system elettrici e termici da 7 e 50 kW, che alimentavano lo stesso Hy Park, sono stati proposti dall’Electro Power Systems, rispettivamente proiettati al mercato delle soluzioni di back up nel mondo delle telecomunicazioni e al più ampio mercato della distribuzione di energia. Lo scooter Hysyrider, proposto da Environment Park, permette un trasporto flessibile, pulito e non inquinante. Basato su un’architettura ibrida (la cella combustibile lavora in parallelo con un pacco di batterie necessario per l’avviamento), offre buoni risultati in termini di sicurezza, stabilità, autonomia, flessibilità e confort.

Ha ricevuto inoltre un notevole interesse da parte della delegazione scientifica europea, oltre che da alcune imprese, HyChair, il prototipo di carrozzina a idrogeno per disabili (ancor più in tema con la seconda edizione di Hy Park, in occasione delle paraolimpiadi), progettato e realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Alessandria. Pesa 30 kg in meno delle classiche carrozzine dotate di alimentatori al piombo e offre un’autonomia paragonabile a queste e un costo di produzione di poco superiore (considerando l’attuale produzione non in serie). La tecnologia air-breathing della quale si avvale è un sistema semplice in quanto lavora a temperatura ambiente e non ha bisogno di compressori. Dati i brillanti risultati ottenuti, la ricerca in quest’ambito non si ferma, ma si moltiplica. Numerosi, infatti, i progetti del Sistema Piemonte Idrogeno finalizzati allo sviluppo delle nuove tecnologie da applicare.