Henkel Innovation Challenge 2015

Italia sul podio di Henkel Innovation Challenge: terzo posto per Tommaso Bressa e Iva Mladenovic dell’Università Bocconi con il progetto “CyanoFix”.

Pubblicato il 27 aprile 2015

Il team belga “The Sharp Shepards” composto da Jérémy Denisty, 23 anni, e Marine Van Halle, 20 anni, studenti dell’Université Catholique de Louvain, vince l’ottava edizione di Henkel Innovation Challenge. Tra le 23 squadre che hanno partecipato alla finale internazionale in rappresentanza di 28 Paesi, si è distinto anche il team italiano, che ha conquistato il terzo posto assoluto.

La squadra belga ha convinto la giuria composta da manager Henkel con “Persil Energy Patch”, il progetto di una rivoluzionaria tecnologia pulente che, oltre a migliorare l’azione e la luminosità del detersivo Persil, è in grado di convertire l’energia prodotta dai movimenti del corpo in corrente elettrica. Ai vincitori è stato consegnato un biglietto per un viaggio intorno al mondo del valore di 10.000 euro e, insieme ai secondi e terzi classificati, avranno l’opportunità di incontrare di persona il Ceo di Henkel, Kasper Rorsted.

Il secondo posto è andato alla squadra “Darmalite”, composta da Marco del Valle e Christine Darla Bautista dell’Università delle Filippine con il progetto “Buchstrahl”, un rivestimento concepito per proteggere le superfici, neutralizzare le sostanze inquinanti e sfruttare al contempo l’energia solare.

Il team italiano composto da Tommaso Bressa e Iva Mladenovic dell’Università Bocconi è salito sul podio grazie al progetto “CyanoFix”, un’innovativa applicazione in campo medico della tecnologia del ciano acrilato. L’obiettivo del progetto è quello di utilizzare gli adesivi per aumentare l’efficacia delle operazioni chirurgiche e curare patologie tipiche del mondo occidentale come quelle del sistema cardiovascolare.

“Ci siamo concentrati sull’ambito medico, in particolare sulla chirurgia, perché è un settore ad alto tasso di innovazione e lo sarà sempre più in futuro, non solo con la sperimentazione di nuove terapie e tecniche, ma anche con lo sviluppo di strumenti per migliorare le soluzioni già esistenti. Abbiamo studiato cosa potrebbe accadere da qui al 2050, immaginando un adesivo intelligente da iniettare direttamente nella circolazione sanguigna del paziente e attivare per riparare lesioni interne, come nel caso di emorragie cerebrali”, hanno commentato i due studenti dell’Università Bocconi a margine della premiazione.

Giunta all’ottava edizione, Henkel Innovation Challenge ha coinvolto finora 35.000 studenti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno la competizione ha visto la partecipazione di 28 Paesi, tra cui Algeria e Qatar che hanno aderito per la prima volta. La sfida posta agli studenti è quella di creare un prodotto o una tecnologia con un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità in uno dei settori in cui Henkel opera, anticipando le tendenze e le esigenze delle persone nel 2050.

“Henkel Innovation Challenge è per noi una straordinaria opportunità per entrare in contatto con i migliori talenti internazionali e far conoscere Henkel come un potenziale datore di lavoro”, ha spiegato Lena Christiaans, Responsabile Employer Branding di Henkel.

Henkel è presente in oltre 75 Paesi e impiega circa 50.000 persone, espressione di 120 nazionalità. Ogni anno più di 1.500 studenti svolgono uno stage presso una delle sedi Henkel nel mondo.



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