Green New Deal, presto il bando Mise per passare dalle parole ai fatti
In arrivo dal Ministero dello Sviluppo economico il primo bando nazionale per sostenere concretamente investimenti e progetti del Green New Deal europeo
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Trasformare l’Europa nel primo continente a impatto zero. È questa la sfida lanciata dalla Commissione europea attraverso il Green New Deal e che si può concretizzare attraverso una serie di progetti da realizzare all’interno di ciascuno Stato membro.
L’Italia deve e vuole fare la propria parte. Per questo il Mise (Ministero dello sviluppo economico) è al lavoro per presentare il primo bando nazionale in grado di sostenere gli investimenti e la realizzazione di progetti a carattere innovativo e ad elevata sostenibilità ambientale.
Non si conoscono ancora i dettagli precisi del provvedimento come criteri e modalità di partecipazione. Il sostegno dovrebbe però consistere, secondo quando riportato da ItaliaOggi, nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 15% delle spese ammesse associato a un finanziamento a tasso agevolato a copertura del 50%-70% dei costi sostenuti. La soglia d’ingresso dovrebbe essere un valore minino dei progetti di almeno 3 milioni di euro.
Chi intende partecipare dovrà presumibilmente indicare all’interno del piano i benefici che intende raggiungere sotto il profilo sociale, economico e ovviamente ambientale. I temi e quindi i campi di applicazione sono molteplici: dalla decarbonizzazione dell’economia (al fine di ridurre/azzerare le emissioni di CO2), all’economia circolare e modelli di sviluppo sostenibile che non arrechino danni all’ambiente, dalla riduzione dell’uso della plastica che rischia di “soffocare” gli oceani alla rigenerazione urbana con il recupero del patrimonio immobiliare (si pensi alle numerose aree dismesse) al turismo sostenibile, per arrivare agli interventi di adattamento e mitigazione degli effetti sul territorio, il cosiddetto dissesto idro-geologico.
L’approvazione del bando del Mise per i progetti green e sostenibili è il primo passo, non certamente quello definitivo. Da qualche parte d’altronde bisogna pur partire per migliorare sensibilmente la qualità della vita riducendo inquinamento di aria, acqua, suolo. Un passaggio obbligato per avere alimenti più sani e un ambiente più pulito.
Fonte foto Pixabay_geralt
Franco Metta
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